Downgrade per Sony e Panasonic

Sony e Panasonic, due tra i più noti marchi dell’industria elettronica giapponese, sinonimo di innovazione di tradizionale qualità in tutto il mondo, sono appena stati declassati da una delle principali agenzie di rating del mondo, Fitch, che ha definito “junk” (“spazzatura”) il giudizio sul merito delle società. Ma vediamo insieme per quali motivi è stata assunta tale decisione, e cosa potrebbe ora accadere agli investimenti in Sony e in Panasonic alla luce di queste preannunciate novità.

Sony torna dopo nove anni ai bond convertibili

Investire in Sony, se ne parlava giusto un mese e mezzo fa, ma l’argomento è ancora molto attuale: tanto è vero che il colosso nipponico dell’elettronica sta cercando di riprendersi da ben quattro anni consecutivi di perdite (sette mesi fa Sony era in perdita per 6,4 miliardi di dollari), un traguardo ambizioso che potrebbe essere raggiunto grazie alle obbligazioni convertibili. In effetti, la multinazionale di Tokyo sta pianificando nel dettaglio l’emissione di questi bond per un importo complessivo di 150 miliardi di yen (circa 2,5 miliardi di euro per la precisione).

Investire in Sony

Momento positivo per Sony. La compagnia giapponese ha infatti chiuso il secondo trimestre fiscale dell’anno (l’esercizio è iniziato il 1 aprile) con una perdita netta dimezzata rispetto allo scorso anno. Il rosso continua a contraddistinguere il conto economico dell’azienda nipponica, ma quanto meno i primi risultati degli sforzi compiuti dal colosso dell’hi-tech giapponese sembrano trovare i favori contabili. Vediamo allora come si è concluso il secondo trimestre per l’azienda, e come se la stanno cavando i principali concorrenti.