Agenzie di rating bocciano le economie occidentali

In America come in Europa aleggia lo spettro di una nuova fase di rallentamento dell’economia, che potrebbe sfociare in una nuova fase di recessione. Anche per questo l’Agenzia di rating S&P nello scorso weekend ha abbassato il rating sul debito dell’America. Gli Stati Uniti, per la prima volta nella loro storia, non hanno più la tripla AAA, il che significa che non è più il Paese più affidabile al mondo nel rimborsare il proprio debito. L’innalzamento del tetto sul debito, raggiunto a fatica nei giorni scorsi, non è così passato inosservato a fronte di un’economia statunitense che è ancora fragile e che, con a capo l’Amministrazione guidata dal Presidente Barack Obama, è chiamata per i prossimi anni ad affrontare delle sfide difficili.

Mercati azionari ed obbligazionari: cresce la paura

A finire sotto i riflettori della Procura di Trani, a seguito dell’attacco speculativo, peraltro ancora in corso, sulle azioni a Piazza Affari e sui titoli di Stato, sono le Agenzie di rating, ed in particolare Standard & Poor’s e Moody’s. Le due agenzie, lo ricordiamo, hanno di recente “minacciato” di abbassare il rating sul debito pubblico italiano nel caso in cui l’economia dovesse continuare a crescere con il contagocce, ed anche nel caso in cui dovessero esserci squilibri sui conti pubblici. Le Agenzie di rating, intanto, hanno rivendicato a gran voce la loro autonomia e la loro indipendenza, ma Adusbef e Federconsumatori, due delle Associazioni di Consumatori più attive in Italia nel difendere i risparmi dei cittadini, in tempi non sospetti hanno denunciato proprio l’operato delle Agenzie di rating unitamente al fatto che la Consob si ostina a non sospendere sui mercati le vendite allo scoperto.

Edg: in Germania si valutano i certificati con appositi rating

Appare quasi scontato ricordare che un investimento nei certificati finanziari rappresenta forse una delle strategie di portafoglio più rischiose per i soggetti interessati a questo comparto: quest’ultimo periodico storico ed economico sta infatti confermando come l’esposizione in questione sia piuttosto pericolosa, sia a causa di rischi comuni ad altri prodotti, come i titoli azionari e obbligazionari, sia per la particolare struttura che presentano i certificati. Il mondo delle attività derivative, però, potrà ora beneficiare di un nuovo metodo di classificazione in grado di rendere più sicuro e affidabile l’investimento. La novità, per il momento, è stata introdotta soltanto in territorio tedesco, dove Edg (European Derivatives Group) sta mettendo a disposizione uno strumento di calcolo qualitativo e quantitativo degli strumenti finanziari, il cui funzionamento è molto simile a quello dei rating delle varie agenzie.