Come investire in Africa secondo Frontline Capital Advisors

Nel 2012 i tassi di crescita di molti paesi africani hanno superato quelli dei mercati sviluppati. Dal 2000 ben undici paesi africani sono cresciuti a un tasso medio superiore al 7% e nove di questi sono paesi dell’Africa sub-sahariana. Secondo Clifford Mpare, presidente e amministratore delegato di Frontline Capital Advisors, fondata ad Accra (Ghana) nel 2009, questi paesi africani rappresentano un gruppo d’elite che dovrebbe registrare tassi di crescita compresi tra il 7% e il 10% all’anno tra il 2012 e il 2016. Tra questi paesi troviamo Etiopia, Sierra Leone, Liberia, Tanzania, Angola e Mozambico.

Ghana: entro la fine dell’anno il lancio di bond settennali

Il governo del Ghana spera vivamente di quotare i propri bond a sette anni entro la fine del prossimo mese di dicembre: secondo il ministro delle Finanze, Kwabena Duffour, bisogna sfruttare al massimo l’entusiasmo relativo al lancio dei titoli a tre e cinque anni, già avvenuti nel corso del 2012, dunque le aspettative sono molto alte. Lo stesso Duffour ha spiegato come i negoziati in questione saranno utili per aprire il mercato obbligazionario di breve termine ai residenti, favorendo allo stesso tempo la gestione dell’indebitamento per quel che riguarda la nazione africana.

Il Ghana emette bond triennali per sostenere la propria valuta

La banca centrale del Ghana è pronta a emettere titoli obbligazionari a tre anni per un importo complessivo di trecento milioni di cedi: si tratta di una cessione di bond che è stata pensata appositamente sia per gli investitori domestici che per quelli stranieri, con un’asta apposita. Secondo lo stesso istituto di credito africano, la quotazione a cui si sta facendo riferimento ha l’obiettivo di sostenere le commissioni più urgenti del governo di Accra, anche se non sono pochi quelli che vi hanno intravisto una mossa e un intervento per stabilizzare la debole valuta locale, magari attraendo il maggior numero di dollari dagli investitori esteri. La banca, inoltre, ha fortemente bisogno di rimpinguare le proprie riserve interne e ha intenzione di venire incontro alla crescente richiesta di valuta straniera.