Contratti futures: suini e bovini in controtendenza

I contratti futures collegati alla carne bovina sono calati ieri per la prima volta nel corso di questa settimana, principalmente a causa della speculazione relativa alla domanda per il manzo americano, prevista in declino per le pessime condizioni economiche del continente europeo: al contrario, gli strumenti che invece osservano da vicino le performance dei suini sono saliti ai massimi degli ultimi tre mesi. Un altro motivo che ha spinto al ribasso appena citato è stato sicuramente il sesto calo consecutivo dell’indice Standard & Poor’s 500, il rallentamento più evidente e durato dallo scorso mese di agosto.

Futures e bovini: contratti in rialzo per la domanda di carne

I contratti futures relativi ai bovini sono cresciuti fino al loro livello record dopo l’aumento della domanda interna e di esportazioni per quel che concerne la carne americana: le scorte in questione non sono però così ampie, anzi sono in rialzo anche i costi delle catene di ristoranti, come ad esempio Chipotle Mexican Grill Incorporated e Texas Roadhouse Incorporated. Nel dettaglio, la quotazione raggiunta lo scorso 1° luglio era stata la più bassa dal 1973, con le tariffe relative alla carne al dettaglio ai massimi nel corso del successivo mese di agosto, gli ultimi dati governativi che si hanno attualmente a disposizione. Tra l’altro, proprio a causa di questa situazione, il Giappone potrebbe incentivare le restrizioni sull’import di tale commodity.

Suini: a ottobre record dei futures grazie alla Cina

Se si vuole comprendere meglio il boom dei contratti futures relativi ai suini, bisogna analizzare nel dettaglio i dati commerciali provenienti dalla Cina: l’ultimo report sulle esportazioni dell’ex Impero Celeste ha infatti messo in luce dati importanti, non ultimi quelli collegati a tali strumenti finanziari. Le ottime performance dei futures in questione sono ovviamente quelle di questo mese di ottobre, con record importanti eguagliati e addirittura superati. Nello specifico, il Chicago Mercantile Exchange ha fatto registrare venerdì scorso l’incredibile quotazione di 93,55 dollari; i trader più esperti di questo segmento così particolare hanno spiegato chiaramente che i contratti non erano mai andati al di sopra degli ottanta dollari, dunque si può ben comprendere il rumore che si è levato in tal senso.

Futures: calano suini e bovini a causa delle decisioni cinesi

La caduta dei contratti futures relativi ai bovini e ai suini è stata piuttosto imprevista: in particolare, questi due strumenti finanziari strettamente correlati al settore primario hanno subito l’influenza della domanda statunitense, la quale ha mostrato degli evidenti segni di rallentamento. La giornata di ieri, infatti, è stata caratterizzata da un calo di 1,8 punti percentuali da parte dei contratti collegati ai suini, il peggior declino da un mese a questa parte, tanto che la quotazione attuale è pari a 90,41 centesimi di dollaro per ogni singola libbra. Un’altra notizia che è stata determinante a tali fini è il fatto che la Cina importerà carne di maiale americano per far crescere i prezzi della carne nazionale, una indiscrezione che è giunta direttamente dalla Us Commodities Incorporated.

Bovini: quotazioni record per i futures a Chicago

I futures sui bovini rappresentano uno di quegli strumenti finanziari di cui si parla troppo poco, eppure anche le loro performance devono essere tenute in alta considerazione: ne è una conferma la quotazione record raggiunta proprio da tali prodotti al Chicago Mercantile Exchange, un andamento al rialzo che altro non è che la diretta conseguenza della maggiore domanda statunitense di carne e manzo, ma i livelli non sono bassi nemmeno nelle altre parti del mondo. Le mandrie bovine americane sono al livello più basso degli ultimi 53 anni, anche perché le esportazioni di carne hanno subito un incremento pari a diciannove punti percentuali nel corso del 2010 (1,04 milioni di tonnellate), secondo quanto rilevato dallo Us Department of Agricolture. Come è noto, poi, i costi internazionali del cibo sono giunti a livelli record a febbraio, come è stato messo in evidenza dalle Nazioni Unite.