Rbs propone un certificato legato al titolo Unicredit

La giornata finanziaria odierna sarà caratterizzata anche e soprattutto per l’emissione relativa al Sedex di Borsa Italiana: è in questo segmento, infatti, che Royal Bank of Scotland ha deciso di lanciare un Bonus Plus Certificate su azione Unicredit. Di cosa si tratta per la precisione? Anzitutto, questo certificato di investimento andrà a beneficiare della liquidazione monetaria e della modalità europea di esercizio che si è avuto modo di riscontrare in molti altri casi. D’altronde, gli ultimi certificati di Rbs sulle principali commodities risalgono alla metà dello scorso mese di settembre.

Da Bnp Paribas due Bonus Plus su titoli azionari italiani

Il suono delle trombe di Bnp Paribas si è espanso ieri per tutta Piazza Affari: più precisamente, il Sedex ha accolto due nuovi certificati di investimento del gruppo bancario francese, il quale si è avvalso in tal senso dell’operato di Arbitrage Issuance BV. Gli strumenti in questione sono molto interessanti soprattutto per la loro caratteristica principale, vale a dire l’osservazione da vicino di titoli azionari del nostro paese. Entrando nel dettaglio della quotazione, c’è da dire che si tratta di Bonus Plus Certificates: il primo di essi (il codice Isin è NL0009329796) verrà associato all’andamento delle azioni di Enel, con tre caratteristiche da tenere bene a mente, vale a dire lo strike pari a 4,14, la scadenza fissata al prossimo 1° aprile del 2011 e il primo livello barriera a 3,52.

Bonus Plus di Eni: il premio è garantito anche in caso di ribasso

La ricerca più importante di un risparmiatore quando si trova di fronte al prodotto finanziario da sottoscrivere è quella del rendimento alla scadenza: l’Ente Nazionale Idrocarburi (Eni) sembra proprio essere venuto incontro a questa specifica esigenza, in particolare con il Bonus Plus, strumento che avrà una durata pari a un anno e mezzo e garantirà un premio pari al 6%, il che equivale a dire sessanta euro per ogni certificato di investimento (ovviamente, ogni sottoscrizione deve essere adeguata al profilo di rischio che si intende assumere). Il meccanismo è molto semplice; in pratica, al momento della scadenza il cliente potrà ricevere il valore nominale, ovvero mille euro per ogni prodotto, ma soltanto nel caso in cui la quotazione del titolo Eni non avrà subito ribassi superiori ai trenta punti percentuali della valutazione iniziale.