Obbligazioni Telefonica e Mediobanca

Telefonica Sa, la principale compagnia spagnola per quel che concerne l’ambito telefonico, e Mediobanca hanno rinnovato l’appetito degli investitori per quel che concerne i titoli finanziari: si tratta di un elemento da tenere in ampia considerazione, visto che si sta parlando della Spagna e dell’Italia, non certo i due paesi più virtuosi dell’intera eurozona. Entrando maggiormente nel dettaglio, la società iberica ha provveduto a emettere titoli obbligazionari in scadenza nel 2020 e per un importo complessivo di 1,2 miliardi di euro.

Kexim conquista gli investitori grazie ai Samurai Bond

Export-Import Bank of Korea, banca coreana che è meglio nota con l’acronimo Kexim o Eximbank, ha emesso ben cento miliardi di yen (circa 1,5 miliardi di euro) di Samurai Bond: si tratta di un vero e proprio record per quel che concerne offerte di questo tipo, un livello massimo che ovviamente si riferisce a un prestatore che fa capo alla Corea del Sud. La vendita in questione include anzitutto 51,4 miliardi di yen in titoli obbligazionari che beneficiano della scadenza a due anni e di un rendimento pari a 1,11 punti percentuali. Questo vuol dire che il ritorno economico appena menzionato è superiore rispetto al tasso swap denominato in valuta nipponica di settanta punti base.

Posco si affida ai Samurai Bond dopo ben cinque anni

Posco, compagnia coreana che vanta il terzo posto mondiale per quel che concerne la produzione di acciaio, ha provveduto a vendere 41,4 miliardi di yen (circa 560 milioni di euro) di Samurai Bond: si tratta, come è noto, di quei titoli obbligazionari giapponesi che vengono emessi da società estere, in questo caso una pianificazione davvero imponente e dalle caratteristiche piuttosto interessanti. Volendo essere ancora più precisi, il colosso di Pohang ha offerto trenta miliardi di yen di obbligazioni a tre anni, i quali vantano un rendimento pari a 1,67 punti percentuali (125 punti base oltre il tasso swap denominato in valuta nipponica); per il resto, bisogna sottolineare che i restanti 11,4 miliardi beneficeranno di un arco temporale maggiore, pari a cinque anni (ritorno economico pari al 2,03%).

Invesco, gli Etf sintetici saranno più trasparenti

Invesco ha individuato in un prodotto finanziario specifico la propria predilezione: si tratta dei cosiddetti Etf sintetici, strumenti che sono in grado più di altri di dare spazio a una struttura basata sul denaro cash. Gli Exchange Traded Fund a replica fisica, infatti, riproducono le performance di un determinato indice e provvedono ad acquisire i titoli del sottostante. Il varo di offerte di questo tipo ha un intento specifico, vale a dire quello di ottenere la maggiore trasparenza possibile, quindi di fornire informazioni sempre più aggiornate e dettagliate. La stessa Invesco punta a un numero non troppo elevato di fondi, così da privilegiare in maniera netta il lato più core dell’investimento. Un approccio che viene seguito, inoltre, è quello dello swap based, in particolare quando la liquidità dei titoli è molto ampia.