Wells Fargo risorge con utili record

Wells Fargo, tra i primi istituti di credito statunitensi a pubblicare i propri conti trimestrali, può ben brindare alla definitiva inversione di tendenza. L’azienda ha infatti affermato che negli ultimi tre mesi dell’anno, l’utile è cresciuto del 24 per cento su base annuale a 5,1 miliardi di dollari, con un profitto record per azione di 91 centesimi. L’utile netto per tutto il 2012 è invece salito del 19 per cento rispetto al 2011 a 18,9 miliardi di dollari (profitto record per azione di 3,36 dollari).

Wells Fargo offre due tranche di bond a tre anni

Wells Fargo & Company, uno tra i più importanti istituti di credito di tutti gli Stati Uniti, ha venduto ben 2,75 miliardi di dollari in obbligazioni triennali, includendo in questa offerta anche una quotazione a tasso fisso gestita a metà per la precisione: la banca americana ha approfittato immediatamente della recente pubblicazione dei profitti del primo trimestre di questo 2012 (il periodo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e marzo), visto che sono stati registrati ben tredici punti percentuali di incremento da questo punto di vista. Ebbene, entrando maggiormente nel dettaglio della cessione obbligazionaria, c’è da dire che due miliardi di dollari dell’importo complessivo hanno riguardato un tasso fisso pari a 1,5 punti percentuali, vale a dire 115 punti base al di sopra della medesima scadenza messa a disposizione dal Tesoro a stelle e strisce.

Bond Eni, accontentata anche la clientela retail

Eni viene incontro anche agli investitori retail proponendo titoli obbligazionari destinati anche ad essi: l’operazione è stata resa possibile grazie a un importante incremento dell’importo da collocare, il quale passerà quindi dall’attuale miliardo fino a 1,35 miliardi di euro, come annunciato in via ufficiale dalla stessa spa. C’è comunque da precisare che la settimana in corso rimarrà ancora piuttosto nebulosa e oscura per quel che concerne i dettagli della domanda, visto che l’ente stesso ha intenzione di attendere fino a venerdì per svelare queste stime specifiche, anche perché si dovrà riconoscere un rendimento lordo a questi prodotti finanziari. Qualche indiscrezione, però, esiste già e parla di una domanda relativa al tasso fisso per un ammontare di 1,1 miliardi e il resto da destinare al tasso variabile.