Oro può salire sopra 1.800$ con riconferma Obama

La rielezione di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti d’America ha avuto un effetto molto positivo sulla quotazione dell’oro, che è tornato a salire con decisione dopo aver sperimentato un trend discendente di un mese da inizio ottobre a inizio novembre. La scorsa settimana l’oro ha chiuso con un rialzo superiore al 3% su base weekly, tornando sopra 1.730 dollari l’oncia dopo aver toccato il minimo più basso degli ultimi due mesi in area 1.672 dollari l’oncia. Il massimo di inizio ottobre scorso di 1.796 dollari è ancora distante, ma ora le prospettive sono tornate nettamente positive.

L’oro si è apprezzato molto nonostante la forza mostrata dal dollaro americano nelle ultime sedute. Infatti, il metallo giallo è storicamente legato da una correlazione inversa con il biglietto verde ma negli ultimi giorni si è assistito a un meccanismo di decorrelazione. Secondo Michiyoshi Kato, presidente di Mizuho Corporate Bank, “con Obama la politica monetaria resterà espansiva anche nei prossimi anni, favorendo uno scenario economico inflattivo e ribassista per la divisa americana che si rifletterà in un allungo dei corsi per il lingotto”.

Secondo le rilevazioni Bloomberg, il target medio sull’oro delle banche d’affari e dei broker internazionali stimato per il 2013 è aumentato a 1.840 dollari l’oncia. Ciò vuol dire che l’oro ha al momento un potenziale upside del 6% rispetto ai valori correnti che si aggirano intorno a 1.736 dollari l’oncia. Tuttavia, alcune banche d’affari si sono anche spinte oltre affermando di aspettarsi quotazioni tra 1.900 dollari e 2.000 dollari l’oncia entro metà 2013. Indicazioni rialziste arrivano anche dagli Etp, che detengono oro fisico in grado di coprire circa un anno di produzione mineraria.

Intanto, dalla Cina arrivano importanti indicazioni sul fronte della domanda. L’import cinese di oro da Hong Kong è cresciuto del 30% rispetto al mese precedente e del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sfiorando quota 70 tonnellate. L’oro sta diventando sempre più un asset strategico nelle scelte di asset allocation di Pechino, che sta diminuendo il peso in dollari americani. Secondo le stime di Gfms, società di consulenza leader del settore, la domanda cinese supererà quella indiana nel 2012 diventando la prima a livello gobale.

Oro e Argento ai minimi da inizio settembre 2012

Non è di certo un buon momento per i metalli preziosi, che da inizio mese hanno messo in piedi una robusta correzione in un clima di maggiore incertezza sui mercati finanziari per i problemi del debito di Spagna e Grecia, ma anche a causa del nervosismo che precede le elezioni presidenziali americane di inizio novembre. Oggi i metalli preziosi hanno aggiornato i minimi più bassi da oltre un mese: l’oro è sceso a 1.706$ l’oncia, mentre l’argento a 31,6$ l’oncia.

Dove può arrivare il prezzo dell’oro?

L’oro è stato il miglior asset di investimento negli ultimi dieci anni. Nessun’altra asset class è riuscita a fare meglio: né l’azionario americano, né i bond, né i mercati emergenti, né il mattone. Dieci anni fa il metallo giallo valeva poco più di 300 dollari l’oncia, oggi ne vale quasi 1.800 dollari. Ciò vuol dire che chi avesse investito 10.000 euro dieci anni fa, oggi si ritroverebbe quasi 50.000 euro. Nel settembre 2011 la quotazione spot dell’oro ha toccato 1.921 dollari l’oncia, il livello più alto di sempre.