Investire nelle obbligazioni corporate per limitare i rischi

obbligazioni corporateDopo qualche anno di forti rialzi, il mercato azionario ha mostrato molte incertezze, e così i piccoli investitori potrebbero richiedere prodotti più sicuri, tra i quali le obbligazioni corporate.

Per gli analisti, pur essendoci un minimo di rischio, così come è normale, questo settore è attualmente sicuro.

Anche se c’è un indebitamento maggiore del mercato, questo viene pareggiato dalla crescita economica.

I prodotti su cui puntare

Ci sono molti prodotti su cui puntare, seguendo varie strategie. Queste sono il fulcro di questo tipo di investimenti. Una strategia da seguire è quella dei titoli garantiti da prestiti, con tassi variabili. Si tratta degli ABS, denominati in pounds britannici. Con questi titoli potrete incassare la cedola seguendo i tassi di interesse di Bank of England, che sta attuando un rialzo progressivo per il prossimo triennio.

Anche la BCE ha acquistato questi prodotti, migliorandone la reputazione. Ma a differenza della banca centrale britannica, quella europea non aumenterà i tassi fino all’anno prossimo, e solo se la situazione sarà favorevole.

Altre obbligazioni da tenere d’occhio sono le falleangel, legate ai requisiti patrimoniali delle compagnie assicurative. Si tratta di obbligazioni speculative interessanti, dopo che le banche centrali ne hanno forzato la vendita, abbassandone i prezzi. Ma gli conta molto anche l’emittente, quindi fate attenzione a cosa comprate.

Investire in obbligazioni corporate italiane – aprile 2013

L’investimento nelle obbligazioni corporate italiane sembra essere una tradizione dura a tramontare. A confermarlo sono i dati più recenti, che ribadiscono quanto sia elevato l’interesse degli investitori (italiani e stranieri) nei confronti di tali titoli di debito. Vediamo allora quali sono le tendenze attualmente in atto, e cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane.

Deutsche Bank, i nuovi Etf soddisfano tutti i gusti

Deutsche Bank, istitutori credito tedesco che vanta una leadership importante a livello nazionale ed europeo, ha deciso di venire incontro a diverse esigenze degli investitori finanziari: l’offerta di Exchange Traded Fund da parte dell’emittente di Francoforte sul Meno è infatti molto diversificata e si caratterizza per un unico punto comune, il classico marchio X-trackers. Di quali proposte si tratta? Anzitutto, si può cominciare con l’Etf che andrà a osservare da vicino le performance dell’indice S&P 500: il codice Isin di riferimento è LU0490619193, con investimenti mirati nelle società americane ad alta capitalizzazione (le cosiddette “blue chip”) e una commissione di gestione annua che è stata fissata allo 0,30%.

Telemar pianifica una vendita di bond dopo le previsioni di Pimco

La maggior vendita annuale di obbligazioni corporate da parte del governo del Brasile ha condotto a un livello record i costi relativi ai prestiti di questo comparto: si è giunti a cifre così alte, che Pimco (Pacific Investment Management Corporation) ha previsto un totale di dodici miliardi di dollari per quel che riguarda le offerte di fine anno. In questo contesto rientrano anche i business di Telemar Norte Leste, la maggiore compagnia di telefonia fissa di tutta la nazione sudamericana e Suzano Papel e Celulose Sa, numero due carioca in relazione alla produzione di polpa di cellulosa, visto che le due aziende hanno intenzione di vendere i propri bond all’interno dei mercati internazionali, e almeno entro la fine del 2010. Come si può spiegare questa situazione? In pratica, i costi brasiliani dei presti hanno raggiunto il loro calo maggiore negli ultimi due mesi, secondo quanto stimato dal Cembi Index di Jp Morgan Chase.