Il sukuk di Goldman Sachs accende la polemica sulla supervisione

Il debutto islamico di Goldman Sachs con il suo sukuk da due miliardi dollari ha spinto molti esperti a chiedere una maggiore supervisione per quel che concerne queste emissioni finanziarie: gli intenti della banca americana sono di tipo societario, in particolare si punta alle emergenze finanziarie di breve termine, ma secondo il punto di vista dei paesi arabi e asiatici gli istituti di credito non islamici dovrebbero rendere molto più chiari i loro piani di investimento, con una supervisione e un monitoraggio che possano essere più rigorosi possibile. La legge della Shariah, come è noto, impedisce di accumulare denaro per guadagnare degli interessi sulle attività. Altre emissioni simili non hanno destato particolari preoccupazioni, come accaduto nel caso della National Australia Bank Limited e della Banque Saudi Fransi, ma stavolta si punta il dito contro il colosso statunitense.

Hong Kong sempre più affascinata dal mondo dei sukuk

Anche Hong Kong sembra non essere riuscita a resistere al fascino dei sukuk, i titoli obbligazionari che sono conformi alla legge della Shariah e che vietano, ad esempio, i tassi di interesse: l’ex colonia britannica sta infatti valutando con la massima attenzione quale tipologia è più conveniente sottoscrivere, visto che forse in pochi sanno che si possono distinguere vari sukuk, tra cui Ijarah, Musharaka, Mudaraba e Murabaha. In effetti, sarà necessario comprendere quali saranno i vantaggi maggiori in termini di profitti fiscali e di disponibilità finanziarie.

Source: gli Etc sul palladio sono conformi alla Shariah

Gli investitori finanziari hanno ormai imparato ad associare il nome Source ad Etf ed Etc: la compagnia, la quale è proprio specializzata in prodotti di questo tipo, sta lavorando d’intesa con diverse banche, tra cui possiamo citare Bank of America, Goldman Sachs, Nomura e Morgan Stanley, oltre che con altri operatori di mercato. Le collaborazioni in questione non sono certamente casuali e sono volte a lanciare due nuovi Exchange Traded Commodities, i quali faranno espresso riferimento alle quotazioni del palladio. Come ha confermato la stessa Source, poi, gli strumenti sono conformi ai dettami della legge della Shariah, dunque si tratta di un investimento idoneo anche per la finanza islamica. I due Source Physical Platinum P-Etc hanno ricevuto una importante approvazione due settimane fa da parte del board degli Shariah Scholars.