Investire in bond legati all’inflazione nel 2013 secondo Banca Generali

La riconferma di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti è un segnale di mantenimento dello status quo. La politica fiscale sarà più restrittiva rispetto a quella proposta dal repubblicano Mitt Romney, mentre la politica monetaria sempre molto accomodante con tassi a zero per molto tempo ancora e quantitative easing illimitato fino a quando non avverrà una ripresa confortante nel mercato del lavoro. Il pericolo fiscal cliff (“precipizio fiscale”) è il rischio maggiore per l’economia americana nei prossimi mesi. Tuttavia, sembra improbabile la soluzione più drastica mentre appare plausibile quella di una proroga di una parte degli sgravi fiscali in scadenza.

Quali Btp comprare per battere l’inflazione nel lungo periodo

Se ci si vuole tenere lontani dai Btp Inflation Linked, ovvero i titoli di stato italiani indicizzati all’inflazione, che potrebbero presentare qualche problema legato alla volatilità e alla liquidità, battere l’inflazione nel lungo termine con i tradizionali Btp può essere possibile a patto di assumersi un maggiore rischio tassi. Infatti, l’ombrello per proteggersi dallo spauracchio dell’inflazione può essere aperto tranquillamente guardando avanti nel tempo. Oggi il tema della difesa dei risparmi dall’erosione del potere d’acquisto, a causa dell’incremento generalizzato dei prezzi, è senza dubbio molto sentito dai risparmiatori.

Anima Sgr punta su Bot e Btp

In una recente intervista rilasciata al canale finanziario Class Cnbc, la tv di Class Editori, il direttore generale di Anima Sgr, Armando Calcaterra, ha svelato alcune strategie di investimento della società di gestione del risparmio milanese a seguito delle recenti mosse di politica monetaria delle principali banche mondiali. Calcaterra suggerisce di puntare sull’Europa, ma più in particolare sugli asset denominati in euro in modo tale da controllare più facilmente anche il rischio valutario. Il dg di Anima punta forte sui titoli di stato italiani.