Previsioni bond paesi emergenti 2013 secondo Jp Morgan Am

Nonostante la corsa messa a punto negli ultimi mesi, i bond dei paesi emergenti restano ancora molto attraenti per la maggior parte dei gestori dei fondi di investimento. E’ chiaramente indispensabile una certa selettività se si vuole trovare valore ed evitare brutte sorprese e/o eccessivi rischio (come il caso dell’Argentina, tornata di nuovo a essere a rischio default). Ad ogni modo, in termini relativi, le obbligazioni dei paesi emergenti offrono ancora rendimenti più elevati rispetto a quelli dei paesi maturi, con 240-250 punti di spread sui bond governativi americani.

Investire in obbligazioni americane nel 2013 secondo Ing

L’economia americana sta fornendo buone indicazioni nelle ultime settimane, sebbene la crescita continui ad avvenire a ritmi modesti e l’occupazione resti su livelli preoccupanti. A seguito della riconferma di Barack Obama alla Casa Bianca, non ci saranno cambiamenti nelle strategie di politica monetaria della Federal Reserve, che continuerà a mantenere i tassi di interesse ai minimi storici e i rendimenti di Treasury Bond su livelli molto bassi. Questo contesto dovrebbe favorire ancora per molto tempo le obbligazioni societarie americane.

Investire in obbligazioni asiatiche a fine 2012

Negli ultimi anni l’appeal verso i bond asiatici è cresciuto sempre di più e oggi sono tra i più richiesti dagli investitori in ottica di diversificazione dei portfolios. A spingere money manager e grandi investitori verso questi titoli sono i buoni fondamentali economici della regione dell’Asean, ovvero del Sud-Est asiatico: bilanci statali in ordine, bassa dipendenza dal debito esterno, surplus dlla bilancia dei pagamenti, elevate riserve valutarie. Rispetto al passato il rischio-contagio dalle economie occidentali è più limitato, anche se l’area non è immune ai crolli del mercato.