L’Ice modifica le tasse di negoziazione di alcuni futures

IntercontinentalExchange Incorporated, la società americana che gestisce l’omonima piazza finanziaria (vedi anche Ice acquista Nyse Euronext), ha deciso di fissare dei tetti per quel che riguarda alcune tasse di negoziazione. Il riferimento deve andare ai contratti futures sul cacao, lo zucchero e il caffè che sono solitamente scambiati presso il Liffe (London International Financial Futures and Options Exchange). In pratica, si punta a raggiungere lo stesso livello dei contratti energetici e a un periodo di tempo complessivo pari a cinque anni.

Ice acquista Nyse – Euronext

L’Intercontinental Exchange (Ice) ha annunciato ufficialmente di aver concluso un accordo che la condurrà ad acquistare Nyse Euronext per 33,12 dollari per azione in un’operazione del valore complessivo di oltre 8 miliardi di dollari. Sulla base della valutazione effettuata, la società di Borsa avrebbe oggi un valore di mercato pari al 38% in più rispetto alla quotazione del giorno precedente alla conclusione dell’intesa. Ad affermarlo è una nota societaria, che di fatto ufficializza l’avvenuta conclusione delle negoziazioni tra le parti

Intercontinental Exchange: il crollo delle soft commodities

Il sapore di questi giorni del cacao e dello zucchero sta tendendo decisamente verso l’amaro: le due commodities, ma non solo esse, hanno infatti subito una caduta importante nel corso delle ultime contrattazioni americane, come principale conseguenza del fatto che gli investitori preferisono rifugiarsi sul dollaro a causa dello scenario economico non certo incoraggiante. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che la Federal Reserve ha annunciato due giorni fa un programma che consentirà agli Stati Uniti di affrontare la recessione, ma a costo di vendere entro i prossimi nove mesi le holding con le scadenze minori. Si è trattato di una misura necessaria e urgente, soprattutto alla luce dei deboli dati cinesi per quel che concerne il manifatturiero. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, occorre sottolineare come i contratti futures relativi al cacao siano giunti al loro livello più basso dell’ultimo anno.

Contratti futures: il funzionamento dell’Intercontinental Exchange

Gli investitori che sono interessati a puntare sui contratti futures possono fare riferimento a una piazza finanziaria specifica: si tratta dell’Intercontinental Exchange, l’operatore che è meglio conosciuto con la sigla Ice e che vanta una fondamentale leadership in merito al segmento “over the counter”. L’offerta è molto variegata e comprende contratti che si basano essenzialmente sui prodotti petroliferi, il gas naturale, l’acciaio e il ferro, le commodities agricole (tra cui possiamo citare il cacao, il caffè, il cotone, il succo d’arancia e lo zucchero), ma anche derivati, opzioni e i Russel Index futures. Un pregio di tale mercato è la sua veloce operatività, dato che la piattaforma in questione è in grado di scambiare i prodotti in meno di tre millisecondi, garantendo al contempo la massima trasparenza, una gestione accorta dei rischi e un’ampia liquidità. Un esempio potrà chiarire ancora meglio tale funzionamento, quello dell’Ice Brent Crude, il contratto che fa riferimento alla qualità Brent del greggio.

I futures sul cotone volano ai massimi grazie alla domanda cinese

È un vero e proprio boom quello messo a segno dal cotone nella settimana che si è appena conclusa: i contratti futures che osservano da vicino le performance di questa commodity hanno infatti subito un rialzo importante presso l’Intercontinental Exchange di New York, realizzando così un record agevolato in larga misura dalla domanda globale proveniente dalla Cina. Tra l’altro, molto influente in questo senso è stata anche la devastante grandinata che ha danneggiato le colture del Texas. Le esportazioni del cotone dovrebbero crescere del 4,2% a dicembre, addirittura il livello più alto da quando questa fibra ha cominciato a essere scambiata 140 anni fa; entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che il contratto in questione è stato in grado di ottenere un profitto di 65 centesimi di dollaro quest’anno, contraddistinguendosi come miglior commodity dell’indice Thomson Reuters/Jefferies Crb (il riferimento finanziario che fornisce un’accurata rappresentazione degli investimenti nei beni e nelle materie prime).