Si allarga il differenziale tra Btp e Bonos

Si attesta ancora sopra i 160 punti base il differenziale tra Bund e Btp per la scadenza decennale. Nelle ultime ore, lo spread è arrivato a quota 165 bp e i rendimenti a dieci anni si attestano al 2,51%. La differenza con i Bonos è di 30 bp. Lo spread dei Bonos viaggia infatti sui 135 punti. Il differenziale sta per toccare il picco massimo dunque tra titoli italiani e titoli spagnoli, come nel 2012. 

Invesco consiglia prudenza sui bond nel 2013

Dopo essere stato una delle asset class più profittevoli del 2012, l’obbligazionario viene giudicato meno attraente per i prossimi mesi da molti gestori di fondi. Tra questi c’è anche Paul Read, uno dei due responsabili del fixed income del colosso americano del risparmio gestito Invesco. Secondo Read, nei prossimi dodici mesi non esiste il rischio di un crollo delle quotazioni nel mercato del reddito fisso e neppure quello di un sell-off dei bond governativi e dei corporate bond.

Asset allocation portafogli difensivi 2013

Il rally di inizio anno degli asset più rischiosi (azioni, mercati emergenti, bond della periferia europea) sta senza dubbio generando un processo di riselezione degli strumenti da inserire nei portfolios più difensivi. Si è aperta la caccia al rendimento, sui timori che i tassi possano restare molto bassi per diverso tempo e che l’inflazione possa rialzare la testa nei prossimi mesi. I flussi di denaro si stanno spostando velocemente dai “porti sicuri” (bond paesi “core”, oro, franco svizzero, etc.) agli asset più rischiosi. La sensazione è che possa esserci un rialzo in doppia cifra per l’azionario mondiale.

Torna la tensione sui differenziali, Spagna sopra Irlanda

Cambio di rotta per il mercato dei titoli di Stato; dopo un’apertura positiva dell’azionario a cui è seguita una riduzione dei differenziali in Eurozona gli investitori cambiano opinione sul post-elezioni in Grecia e torna la sfiducia.

Il differenziale sale ancora e la situazione peggiore si registra in Spagna sui Bonos, seguiti dai titoli di Stato Irlandesi. Dopo l’euforia per aver sventato l’uscita dall’area Euro gli investitori tirano un respiro di sollievo, visto che le conseguenze di una spaccatura interna alla Moneta Unica erano imprevedibili. Tuttavia ora si guarda al futuro che se questa mattina sembrava sostenibile ora spaventa i mercati.