McDonald’s lancia sul mercato bond a tre e sette anni

Siamo tutti abituati a parlarne in altri termini, soprattutto alimentari, ma McDonald’s è un’azienda come un’altra e in quanto tale si comporta in questa maniera. Rientra proprio in tale missione aziendale l’ultima emissione obbligazionaria del colosso americano della ristorazione, con ben novecento milioni di dollari in bond: questi ultimi includono una porzione con la scadenza a sette anni, con tanto di cedola che ha marcato un vero e proprio record al ribasso. Entrando maggiormente nel dettaglio dell’operazione, la multinazionale di Oak Brook ha provveduto a lanciare cinquecento milioni di dollari di strumenti finanziari che beneficiano di una durata triennale e di un interesse fissato a 0,75 punti percentuali.

McDonald’s, nuova offerta di Dim Sum Bond

I Dim Sum Bond prendono il nome da una prelibatezza della cucina cinese, ma i riferimenti culinari terminano qui: si tratta, infatti, di titoli obbligazionari che sono denominati in yuan e quotati presso la Borsa di Hong Kong. Tra le società che si stanno maggiormente segnalando per tali offerte c’è sicuramente McDonald’s, la celebre multinazionale attiva nel campo della ristorazione. La compagnia americana si sta avventurando nel secondo lancio in assoluto di tali bond, ma come si spiega tanto interesse per la Cina e l’ex colonia britannica? L’unico precedente è datato 2010, quando venne proposto un bond con scadenza a tre anni e un importo complessivo di duecento milioni di yuan.

McDonald’s propone una nuova obbligazione in valuta cinese

Obbligazioni corporate e Cina, il matrimonio è possibile e promette davvero molto bene: McDonald’s, la nota catena di fast food, ha infatti deciso di lanciare nell’ex Impero Celeste, primo caso di compagnia di tipo non finanziario, dei bond denominati appunto in yuan, per la precisione a Hong Kong. L’ammontare complessivo è pari a 200 milioni di yuan e si tratterà di un’emissione al 3% con scadenza fissata tra tre anni. Hong Kong è stata scelta come banco di prova in questo senso, anche perché non si deve dimenticare che il comparto obbligazionario della Cina è accessibile alle imprese straniere soltanto da pochi mesi. McDonald’s punta molto su questa strategia di investimento, anche e soprattutto alla luce dei mille ristoranti aperti in territorio asiatico negli ultimi tempi. È da febbraio, quindi, che le regole finanziarie cinesi non sono più le stesse e non deve pertanto sorprende una obbligazione in yuan da parte di una società che non ha la propria sede nella nazione asiatica.