Risparmio e investimenti: buone notizie per i prossimi mesi

Dopo parecchi anni di difficoltà legate alla crisi finanziaria ed economica, l’economia italiana, in termini di prodotto interno lordo nazionale, è tornata a crescere anche se a ritmi fin troppo moderati. Di conseguenza anche tra le famiglie italiane inizia a vedersi la luce in fondo al tunnel dopo mesi e mesi di ristrettezze. Non a caso, secondo l’ultima indagine condotta, a valere sul mese di aprile del 2011, dall’Osservatorio della Findomestic, gli italiani da qui ad un anno rilevano una maggiore propensione al risparmio, ovverosia a mettere qualche soldino da parte. Trattasi di una buona notizia visto che gli italiani storicamente sono un popolo di risparmiatori; non a caso, se al debito pubblico, elevato per il nostro Paese, associamo anche i livelli del debito e del risparmio privato, allora l’Italia diventa uno dei Paesi più solidi rispetto ad altre economie industrializzate del Vecchio Continente che hanno un debito pubblico più basso.

Natexis e Jp Morgan sono pronti ad offrire fondi monetari

Il mercato dei fondi comuni di tipo monetario, vale a dire quegli strumenti in cui il denaro ceduto viene usato per l’acquisto di titoli di Stato nazionali o esteri, aveva bisogno di una fresca ventata di novità: quest’ultima è arrivata finalmente con una offerta congiunta, visto che sia JP Morgan Chase, società globale di servizi finanziari con oltre novanta milioni di clienti a disposizione, che Natixis, banca francese di investimento (la sede centrale si trova a Parigi, mentre i due azionisti di riferimento sono Banque Populaire e Groupe Caisse d’Epargne), nonché controllata della prima, sono pronte a lanciare sul mercato di riferimento questi specifici prodotti. C’è un intento ben preciso in questo senso, dato che si vuole riconquistare in qualche modo la fiducia dei risparmiatori, sempre più intimoriti dagli effetti provocati dalla crisi globale e intenzionati a ricominciare dall’inizio per quel che concerne l’allocazione dei loro capitali.

Certificati: il fascino per la cedola non tramonta mai

cdeposito-300x232I mercati finanziari sono tornati finalmente ad avvertire una certa fiducia da parte dei risparmiatori, sempre più propensi a diversificare il loro portafoglio in strumenti meno tradizionali: le prime settimane del 2010 hanno messo in luce un pieno ritorno alla normalità dopo i momenti negativi della crisi. Per quel che riguarda soprattutto i certificati, il primo mese di quest’anno è stato caratterizzato da importanti trattazioni sul Sedex, visto che sono stati raggiunti i 50-60 milioni di scambi giornalieri, più del triplo rispetto allo stesso periodo del 2009. L’offerta è dunque molto varia, ma quali sono le tipologie di questo particolare strumento finanziario più adatte a questa fase di mercato? In questi primi due mesi del 2010, l’interesse maggiore è andato ai certificati che puntano a generare un rendimento cedolare piuttosto che un capital gain; nello specifico, si tratta, in particolare, degli Express Certificates e dei Bonus Certificates.