Da iShares giunge una nuova proposta di Etf settoriali

Il nome di iShares si riferisce a una società di investimento di diritto tedesco costituita ai sensi della Direttiva comunitaria 611 del 1985: i suoi riferimenti vanno a diversi comparti, come ad esempio le telecomunicazioni, le bevande, il petrolio, i prodotti chimici, la ricerca di base, i media e la cura sanitaria. Non è quindi un caso se questa stessa società ha deciso di “inondare” letteralmente Borsa Italiana di Exchange Traded Fund di tipo settoriale. La giornata iniziale di negoziazioni sarà quella di domani, quindi gli investitori interessati dovranno osservare con la massima attenzione il segmento Etf Plus, più precisamente l’ambito relativo agli Oicr indicizzati. I settori coinvolti sono ben diciannove, molti dei quali sono già stati citati in precedenza.

Azionario Giappone, Usa ed Eurozona: investire con gli Etf

etf-usa-giappone-eurozonaCome investire con gli Etf sull’azionario di Paesi come il Giappone, gli Stati Uniti o l’Europa? Ebbene, al riguardo sul circuito di Borsa Italiana S.p.A. sono quotati, tra gli altri, tre specifici Etf emessi da Lyxor International Asset Management S.A. che investono sull’azionario dei Paesi sopra citati. Per l’Europa c’è il Lyxor Etf Euro Stoxx 50, con codice ISIN FR0007054358, e commissione totale annua di gestione pari allo 0,25%; in data odierna l’Etf indicato ha chiuso con un prezzo ufficiale di 26,19 euro rispetto ad un massimo annuale di 30,67 euro toccato l’11 gennaio 2010, ed un minimo annuo di 25,27 euro toccato lo scorso 25 maggio 2010. Per gli Stati Uniti c’è invece il Lyxor Etf Msci Usa, con codice ISIN FR0010296061, e commissione totale annua di gestione pari allo 0,35%; in data odierna l’Etf indicato ha chiuso con un prezzo ufficiale di 84,91 euro rispetto ad un massimo annuale di 89,43 euro toccato il 13 maggio 2010, ed un minimo annuo di 73,73 euro toccato lo scorso 5 febbraio 2010.

Etf: Source supera i 5 miliardi di euro nel Vecchio Continente

european_countries-300x223Il matrimonio tra Source, società che fornisce prodotti exchange traded per gli investitori, e il continente europeo si sta rinsaldando grazie a radici sempre più profonde e proficue: gli strumenti finanziari che sono stati scambiati nel cosiddetto “Vecchio Continente”, infatti, hanno oltrepassato l’invidiabile quota di 5 miliardi di euro, a conferma che gli Etf settoriali vanno davvero forte in questo preciso momento storico ed economico. L’annuncio è giunto direttamente dalla stessa Source, la quale poteva vantare a marzo ben 5,2 miliardi di Exchange Traded Fund, secondo quanto è stato rilevato dal sistema di compensazione tedesco Cascade; si tratta, senza dubbio, di un traguardo non indifferente, ancora più sorprendente se si pensa che la piattaforma in questione ha fatto il suo debutto solamente un anno fa.