Intesa Sanpaolo: un miliardo di euro di dividendi

intesa-sanpaoloGrazie alla buona tenuta dei ricavi, e ad una redditività registrata e conseguita trimestre dopo trimestre lo scorso anno, il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo nelle prossime settimane, a valere proprio sull’esercizio 2009, distribuirà ben un miliardo di euro di dividendi nella maniera seguente: 8 centesimi di euro per remunerare le azioni Intesa Sanpaolo ordinarie, e 9,1 centesimi di euro per i titoli Intesa Sanpaolo a risparmio. E’ questa, infatti, la proposta che è stata formulata dal Consiglio di Gestione all’Assemblea ordinaria degli azionisti convocata per il 28 aprile prossimo; in caso di approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti, il dividendo sarà messo in pagamento in data 27 maggio 2010 con stacco della cedola fissato per la data  del 24 maggio del 2010. In base alle quotazioni delle azioni Intesa Sanpaolo al 18 marzo scorso, il Gruppo bancario fa presente come per le azioni ordinarie, alla luce dell’ammontare fissato per la cedola, il dividend yield sia pari al 2,7%, mentre per i titoli a risparmio questo sale ed è pari al 4,1%.

Fiat: dividendo azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio

fiat-dividendoIl Consiglio di Amministrazione della Fiat si è riunito in data odierna per approvare i dati del quarto trimestre 2009 e dell’intero esercizio della casa automobilistica torinese; a conclusione del CdA, il Consiglio, tra l’altro, ha proposto per le tre tipologie di azioni, ordinarie, privilegiate e di risparmio, il pagamento del dividendo; il monte dividendi, che dovrà essere approvato dall’Assemblea degli azionisti, è pari a 244 milioni di euro, che scende a 237 milioni di euro se si escludono le azioni proprie detenute da Fiat. Il Consiglio di Amministrazione ha proposto l’ammontare dei dividendi considerando il 30% del saldo risultante tra i profitti netti consolidati dell’esercizio 2008, e la perdita netta consolidata conseguita nel 2009. La decisione di Fiat di riprendere con la distribuzione dei dividendi, in accordo con quanto recita una nota emessa dalla società torinese, riflette la convinzione che Fiat abbia la capacità di generare utili anche se il contesto di mercato presenta dei tratti significativamente differenti; inoltre, il pagamento della cedola segue anche i segnali di normalizzazione e di stabilizzazione del mercato dei capitali che rappresenta per il gruppo Fiat una fonte di finanziamento.

Azioni e dividendi: gli investitori valutano il rendimento

monitor-azioni-italiaSpesso può sorgere il dubbio circa il particolare andamento di certi titoli azionari e il loro rendimento: gli investitori possono allora chiedersi il motivi di tali performance borsistiche, ad esempio il perché questi titoli, pur beneficiando di alti dividendi, vengano poi disdegnati. Un caso concreto e molto attuale è quello del titolo Acea, azienda che non è in alcun modo sul punto di fallire o di rischiare la bancarotta: il prezzo delle azioni è in continuo calo, ma, ciò nonostante, gli investitori non hanno aderito in massa. Si tratta di un comportamento finanziario abbastanza comprensibile. In effetti, quando si va a calcolare il cosiddetto “dividend yield” di una determinata azione, vale a dire il suo rendimento offerto dal rapporto tra la cedola del titolo e il suo prezzo, è molto importante sapere anche qual è l’anno di riferimento di ciò su cui si va a investire: il dato temporale è fondamentale proprio perché ci sono dei casi in cui tra un anno e un altro potrebbero essere incorse delle significative differenze per quel che concerne i termini dell’utile netto.