Datalogic annuncia una semestrale record

Continuano a crescere in progressione gli indicatori economici di Datalogic S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nel mercato dei lettori di codici a barre. Il Consiglio di Amministrazione della società si è infatti riunito per esaminare ed approvare i dati di bilancio al 30 giugno del 2011, caratterizzati innanzitutto da una crescita dell’Ebitda margin del 16%, e da ricavi di vendita saliti del 10,2% a 210,2 milioni di euro rispetto ai 190,8 milioni di euro di giro d’affari conseguito nel primo semestre del 2010. A livello di Gruppo, pur tuttavia, Datalogic chiude il semestre con un utile netto in contrazione, da 11,2 a 7,8 milioni di euro per effetto di oneri straordinari legati alla nuova Supply Chain del segmento ADC. Senza tale onere non ricorrente l’utile netto sarebbe cresciuto del 22,6% a 14 milioni di euro. Migliora inoltre la posizione finanziaria netta consolidata, che è negativa per 71,9 milioni di euro rispetto ai -76,5 milioni di euro al 31 dicembre dello scorso anno.

Datalogic: ricavi H1 2011 salgono a due cifre

Nei primi sei mesi del 2011 i ricavi di vendita di Datalogic S.p.A., società per azioni quotata in Borsa a Piazza Affari e leader al mondo nel comparto dei lettori di codici a barre, sono saliti a due cifre rispetto allo stesso periodo dell’anno 2010. A comunicarlo è stata proprio Datalogic precisando che, stando ai dati preliminari, i ricavi da vendita sono cresciuti del 10% nel periodo gennaio-giugno 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno 2010. Al riguardo Mauro Sacchetto, Amministratore Delegato di Datalogic S.p.A., ha sottolineato come i dati preliminari sui ricavi di vendita della società dimostrino e confermino le potenzialità di crescita con un tasso che, tra l’altro, risulta essere superiore a quello dei mercati di riferimento. Il tutto a fronte di un miglioramento tanto della produttività quanto dell’efficienza industriale, accompagnata dall’espansione in mercati ad elevato potenziale di crescita come quelli di Asia ed America Latina.

Investire in cultura: ISBN, sistema unificato per l’identificazione dei libri

isbnTutte le opere di natura editoriale, siano esse su supporto cartaceo o elettronico, vengono univocamente identificate con un codice chiamato ISBN, ovverosia l’International Standard Book Number. Per chi i libri oltre a leggerli li colleziona come vera e propria forma di “investimento”, è al corrente del fatto che l’ISBN permette di identificare in maniera univoca e senza errori un libro, ragion per cui quando si ricerca un testo, magari in libreria, o in biblioteca, è proprio l’ISBN il codice su cui si fa riferimento per trovarlo. L’ISBN viene richiesto di norma dalle case editrici, ed è composto da 13 cifre; lo standard è univoco indipendentemente dal Paese dove il libro è stato stampato e pubblicato dalla casa editrice, il che significa che il codice è univocamente riconosciuto anche a livello internazionale.