Wall Street: uno sguardo nel futuro. Crescita o ridimensionamento?

wall-streetIl mercato americano è in costante crescita, con Wall Street che sale da dieci anni a questa parte. Ma la crescita continuerà? A chiederselo sono in molti, tra le pressioni politiche di Trump, la crescita economica e quella finanziaria.

I fattori

Trump vuole cambiare l’America, e ora le sue misure stanno iniziando i loro effetti. I tagli fiscali cominciano a dare una scossa all’economia, ma ci sarà da verificare anche i costi per le casse dello stato.

In questo momento comunque, l’economia statunitense sembra essere in buona salute, anche se gli economisti si chiedono se la fase positiva continuerà. Questo in quanto l’economia viene posta alla metà di un ciclo. Nessuna frenata dunque per il momento, e forse anche un’ulteriore accelerazione. I dati sono positivi, i migliori dagli anni ’60, e non ci sono segnali di inversione.

A Wall Street sono sicuri che la politica di Trump porterà ancora un 20-25% allo S&P500, grazie alla fiscalità del presidente.

La fiducia è alta, e le previsioni positive anche per l’anno prossimo, quando vi saranno probabilmente forti utili.

Dall’altra parte c’è la crescita, ormai decennale, che prima o poi dovrà finire. Gli analisti sono quindi sempre prudenti, in attesa di vedere segnali di inversione. Per il momento la base economica USA è solida, se un’inversione ci sarà, non avverrà senza preavviso, in modo da mettere i risparmi al sicuro.

Occhio al titolo Bper Banca e Unipol Banca: acquisizione in arrivo

UnipolPer gli investitori, ma anche per chi si vuole avventurare da profano in investimenti su qualche piattaforma di brokeraggio, consigliamo di tenere d’occhio il titolo Bper Banca e Unipol nei prossimi mesi. Ci sono infatti voci di acquisizione, per l’istituto di credito emiliano, che gode di buona salute e detiene quasi il 5% del mercato italiano.

La banca con sede a Modena avrebbe infatti nel mirino l’acquisizione di Unipol Banca, con un’accelerazione proprio negli ultimi giorni.

I rumours

I giornalisti specializzati hanno infatti riferito dell’interesse dell’ex Popolare dell’Emilia Romagna verso Unipol Banca, con un’accelerazione che vedrebbe l’acquisizione definita per il primo semestre del prossimo anno. E dopo l’acquisizione, la banca emiliana vorrebbe procedere con una fusione tra le due banche. I titoli di Bper Banca, Unipol Banca e anche Unipol Gruppo potrebbero subire oscillazioni e rivalutazioni. A questo proposito ricordiamo le parole di Marco Cimbri, amministratore delegato diUnipol: “Noi stiamo lavorando su Unipol Banca cercando di ottenere i migliori risultati di gestione. Se strategicamente pensiamo che in futuro il sistema bancario debba affrontare un’ulteriore fase di consolidamento, e noi lo crediamo, allora il futuro della banca è di farla confluire” e “Bper è un’opzione”.

Le voci parlano di pagamento in cash, senza scambio di azioni, in quanto Unipol detiene già parte di Bper Banche, e potrebbe arrivare al 20%, già autorizzato della Vigilanza di Piazza Affari. Il titolo di Bper Banca è sceso dello 0,8%, Unipol è salito del 3,7%.

I titoli in evidenza a Milano. Occhio a d’Amico e Fca

damicoSi segnano alcuni titoli alla borsa di Milano, che segnano dei buoni rally e delle prese. Il primo titolo in evidenza è quello di d’Amico, i cui titoli sono stati addirittura sospesi lunedì perché il rally era troppo sostenuti. Il titolo ha segnato un rialzo del 12%, prima di essere sospeso, in apertura di settimana. A spingere il titolo in alto è stato il nuovo rating di Kepler Cheuvreux, che ha rivisto giudizio e target price.

Il target price passa da 0,11 a 0,20, e gli analisti di Kepler spostano il giudizio da Hold a Buy. Nel complesso il titolo colleziona, dalle agenzie, 3 buy e 1 hold, e il target price massimo arriva a 0,26 euro, dopo l’annuncio della vendita della nave MT High Trader che ha portato nelle casse della quotata 8,6 milioni di dollari con il lease back.

Oggi continua il rally del titolo, che guadagna il 2,15% e arriva a 0,1518 euro.

FCA e CNH

Altri titoli in evidenza sono quelli che traggono vantaggio dalla distensione tra Cina e Stati Uniti. Pechino abbasserà i dazi sui veicoli USA, e così la FCA e CNH Industrial vanno in rally a Milano. Lunedì la FCA ha segnato subito un +3,8% e la Cnh un +3,5%, superando il rialzo medio della borsa, del 2,2%. Ma per Fca ci potrebbero essere altri acquisti, dopo la revisione del rating da parte di Fitch.

Oggi però arrivano le prese di profitto, che portano a perdere più dell’1% per il titolo FCA.

Wall Street e bancari italiani in evidenza

Questo pomeriggio si segnala una Wall Street performante, come da previsioni, mentre fanno la parte dei protagonisti, a Milano, i bancari italiani.

A New York tutto secondo le analisi, con il Dow Jones a +0,94%, S&P 500 a +0,96% e Nasdaq a +1,1%. Il Nasdaq vola dopo i record di acquisti dei clienti nerd per il black friday. Amazon è l’azienda protagonista, mentre sul Dow Jones si segnala la performance del petrolio.

I bancari italiani

A Milano invece, giovano le parole concilianti di Matteo Salvini sul rapporto deficit/Pil. Lo spreaad scende sotto i 300 punti e le banche possono respirare, così come la borsa di Milano che segna un ottimo +3,15% per il Ftse Mib. A trainare infatti, sono i bancari, con Ubi Banca che segna il 6,7%. Tanti acquisti anche per Banco Bpm (+5,95%), Unicredit (+5,89%) e Intesa Sanpaolo (+5,7%).

La diminuzione del differenziale tra i Btp e i Bund porta e banche italiane in un nuovo clima, dopo i giorni cupi dello scontro tra Europa e Governo italiano. La notizia sull’apertura della trattativa tra il nostro paese e l’Europa dovrebbe impedire la procedura di infrazione. Anche il presidente della Commissione Europea si è espresso con toni conciliatori verso l’Italia, e il governo sta pensando di portare il target dal 2,4% al 2-2,1%.

I titoli in vista oggi: Carige e Tim

TIMSono due i titoli che oggi stanno salendo alla borsa di Milano: Carige e Tim. Per motivi diversi, i due titoli sono in rally. Per Carige si tratta di una boccata d’ossigeno, visto che il titolo era sprofondato a quotazioni imbarazzanti.

Così basta la conferma del rating CCC+ da parte di Fitch a far volare il titolo in borsa a +12%. L’agenzia di rating ha tolto lo stato di sorveglianza negativa, visto che il rafforzamento patrimoniale permetterà alla banca di rispettare i requisiti prudenziali. Vedremo se sarà l’inizio di una lenta ripresa delle azioni della banca, che attualmente valgono 0,00012 euro l’una. Il prossimo passo sarà il collocamento del prestito subordinato.

Tim

Anche la Tim va in rally a Milano, con il +3,19% alle 11:47, dopo il via ufficiale alla convergenza con Open Fiber.

Grandi novità nel consiglio di amministrazione dell’azienda, al centro dello scontro tra Vivendi e Fondo Elliott. Dopo le dimissioni di Sparkle e Persidera, si attendono ora anche quelle di Inwit. Le agenzie di rating mantengono il loro giudizio su Buy, mentre il target price si aggira sui 0,64 euro.

A giovare al titolo della tlc, la nomina, già annunciata, di Luigi Gubitosi come Amministratore Delegato di Tim, arrivata nella serata di ieri.

Questo non ha smorzato i toni tra i due colossi che si contengono il controllo della quotata, e i francesi della Vivendi vogliono già da ora chiedere una nuova assemblea, per riprendere il controllo.

Banca Carige: azioni in rialzo dopo stop allo scoperto solo in apertura

BANCA CARIGELa Consob ha deciso di bloccare per oggi le vendite allo scoperto per le azioni di Banca Carige, che riescono così a guadagnare ben il 15% in apertura. Ma l’euforia dura poco, e le azioni iniziano a scendere già dopo un’ora, arrivando a perdere il 5%.
La situazione delle banca resta difficile, così come quella delle sue azioni, che hanno subito un tracollo ormai da tempo. Il capitale azionario della banca infatti, vale oramai meno della sua sede genovese.

La situazione

La situazione della banca è pessima. Finora tutti gli interventi non hanno sortito effetti, e si attende ancora il piano di rilancio che prevede l’emissione di bonds e quindi l’aumento di capitale.

Ma con le azioni a 0,0025 euro, il capitale azionario della banca è di appena 100 milioni di euro, come detto, men del prezzo di mercato della sede centrale.

La banca non riesce a far fronte alla spirale di ribassi, e dovrà procedere alla ricapitalizzazioni facendo prezzi ancora più favorevoli. Una serie di interventi che sembrano essere il classico cane che si morde la coda.

Domani, il consiglio di amministrazione varerà l’accorpamento delle azioni, portando il rapporto di 1 a 1000, ovvero un nuovo titolo ogni 1000 vecchi titoli. Basterà?

Buyback azionario. A Wall Street è record di ricompera della proprie azioni

Buyback azionarioIl Buyback azionario è la ricompera delle proprie azioni da parte delle società quotate, e quest’anno si è segnato un record alla borsa di New York. Un fenomeno importante perché impatta decisamente sul mercato azionario.

I dati di Wall Street

I dati rilasciati da DataTrek indicano che nel 2018, le quotate dello S&P 500 newyorchese hanno riacomprato titoli per 646 miliardi di dollari. Si tratta di un +29% rispetto all’anno precedente. Ma il 2018 non è ancora finito, e a quanto trapela, sarebbero pronti altri 350 miliardi da impiegare fino a Natale. Questo porterebbe il Buyback totale attorno ai 1.000 miliardi.

Il Buyback riduce le azioni della concorrenza e sostiene le aziende, anche se è molto criticato da più analisti. Questo perché la ricompera droga il mercato con capitali che invece potrebbero essere investiti in impieghi produttivi, specialmente nel medio-lungo termine.

A spingere il fenomeno del buyback di quest’anno, è stato il taglio delle tasse di Trump, nel qudro di una politica di salvaguardia dell’economia nazionale.

Dopo però l’esaurimento degli incentivi, il buyback tornerà in forse. Il problema, per le aziende americane, è il costo delle azioni ricomprate, maggiore del valore reale, che potrebbe ritorcersi contro di loro una volta svanito l’effetto del beneficio fiscale trumpiano.

Male i mercati azionari. Anche il Nasdaq va in rosso

Ore 16:26. Oggi i mercati azionari sono sotto pressione, con perdite un po’ ovunque. E anche l’apertura di Wall Street segna un negativo sui tecnologici, che non fa ben sperare. Il Dow Jones, dopo una buona apertura, va appena sotto la parità, così come lo S&P. Il Nasdaq invece apre male e continua ancora peggio, con l’indice a -1,35%. I mercati americani iniziano a risentire delle elezioni di medio termine, che si terranno tra una settimana.

La volatilità americana

Questo significa che i mercati d’oltre Oceano potrebbero subire forti pressioni, in cui i mass-media, e i loro sondaggi, potrebbero essere protagonisti. A pagare al momento sono i tecnologici ma anche gli altri indici potrebbero subire delle conseguenze.

Poi l’indice Pmi servizi Usa di ottobre, che è cresciuto solo dello 0,1, a 54,8 punti rispetto ai 54,7. In realtà si tratta di un andamento positivo rispetto alle previsioni. Male i mercati azionari asiatici e Milano, mentre l’Europa riesce a recuperare.

A Milano la Consob ha comunicato un aumento della partecipazione in de Longhi da parte di APG Asset Management, che ora detiene più del 10%. La APG Asset Management ha voluto anche far notare l’impiego di propri capitali nell’operazione, che però non ha portato vantaggi concreti, per il momento, al titolo De Longhi, che va in rosso dello 0,17%.

Azioni: rally di Safilo e Ansaldo. Oggi le trimestrali

ansaldoLa mattinata alla borsa di Milano si apre con due rally importanti, per le azioni di Safilo e Ansaldo. Le due quotate portano su Piazza Affari. Per Ansaldo Sts si tratta di un rialzo dell’8% dopo l’accordo tra Hitachi e Hitachi Rail Italy Investments che acquisirà le quote di Elliott International, Elliott Associates e The Liverpool Limited Partnership. Si tratta del 31,794% del capitale sociale.

Ma la Hitachi Rail Italy Investments non si fermerà a questa quota, lanciando un’Opa su tutte le azioni ordinarie di Ansaldo-STS.

Le altre azioni e le trimestrali

Ottimo rally anche per Safilo, le cui azioni segnano un +6%, dopo la conferma del nuovo finanziamento da 150 milioni concesso dagli istituti di credito. Pronta una linea di credito Term Loan di 75 milioni e una Revolving Credit Facility con lo stesso credito che scadranno il 30 giugno 2023.

A concedere la linea di credito sono state Banca Imi, Bnp Paribas Succursale Italia e Unicredit con quest’ultima che ha fatto anche da banca agente.

Ma arriva anche l’annuncio di una possibile estensione fino a 200 milioni, anche con altre banche che potrebbero intervenire in seguito. Oggi ci saranno anche le pubblicazioni di alcune trimestrali da parte delle quotate al Ftse Mib, come Cir, Cerved, Cofide, Fiera Milano e Saras.

Abbassati rating per Intesa e Bpm. Rally Ferragamo in Borsa. Giallo Carige

salvatore-ferragamo-azioni-borsa-giugnoL’apertura settimanale a Milano si apre con il taglio dei rating per due banche italiane, da parte di Credit Suisse. Banco Bpm diventa underperform, con un target price a 1,7 euro. Intesa Sanpaolo vede invece il suo rating scendere a neutral e il target price a 2,3 euro.

Anche la Snam ha subito un taglio del target price, ma da parte di Kepler Creuvreux, che ha però lasciato il rating su neutral. Il prezzo dell’azione viene fissato all’obbiettivo di 4,4 euro. Poi la Banca Akros ha alzato il rating di Stm a buy.

Questa mattina si segnala il rally delle azioni Ferragamo a Milano, con un +7,6%. Si rilassa il comparto bancario, grazie al raffreddamento dello spread italiano. Bene anche la Magneti Marelli (+4,9%), dopo la vendita ai giapponesi di Calsonic Kansei. Brutto stop invece per Ferrari, giù dell’1,36%. Male anche Saipem che sta perdendo lo 0,75%.

Il giallo Carige

Continua il momento negativo per Banca Carige, con l’aggiunta di un giallo. Dopo aver perso la metà della capitalizzazione, la banca è chiamata al recupero con un aumento di capitale drastico. Ma i giudizi delle agenzie di rating sono impietosi, e anche Fitch abbassa il giudizio sulla banca.

Si aggiunge anche il giallo, svelato da Repubblica, sull’intervento di Banca d’Italia. Senza l’aiuto della banca centrale, non ci sarebbe stata la maggioranza delle due liste (Mincione e Malacalza). Il quotidiano lo ha evidenziato dopo la pubblicazione dei verbali dell’ultima assemblea.

Le azioni a Milano oggi. Occhio a Fincantieri. Buzzi Unicem giù

FincantieriGiornata interessante per le azioni alla borsa di Milano e non solo, con uno sguardo su Fincantieri. Sarà ancora una giornata interlocutoria, anche se inizialmente si pensava al ribasso, a causa dello spread italiano. Poi l’influenza di Wall Street, che ha chiuso i negativo, anche se di pochissimo. Male Tokyo, con il Nikkei a -0,8%.

Ma Milano non risente dei due negativi, anche perché la giornata appare piuttosto piatta.

I titoli da guardare

Sono pochi i titoli che potrebbero destare l’interesse degli investitori. Un possibile rimbalzo potrebbe arrivare da FCA, dopo il tonfo di ieri con una chiusura a -4,9%. Poi c’è Generali, che sta rimodellando i suoi equilibri interni e potrebbe muoversi. Notizie anche su Monte dei Paschi e delle voci che la vorrebbero nazionalizzata. Infine Astaldi, che ha ottenuto il concordato dal tribunale e ora deve muoversi per salvarsi.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi torna a 310 punti base. Intanto brutta caduta di Buzzi Unicem. L’azienda cementifera cade subito del 4% dopo il profit warning di Heideberg Cement. A influenzare negativamente il settore del cemento, le pessime previsioni sugli ordinativi Usa e l’aumento delle materie prime. Poi c’è un -2,2% di Stm e un -1% di Leonardo, mentre avanza Moncler (+0,9%).
Occhio a Fincantieri, in rialzo dopo l’accordo con MCS per la costruzione di quattro nuove navi da crocera.

Mercati emergenti: gli sviluppi di questo mese

mercati emergentiSi sta molto parlando in questi ultimi tempi dei mercati emergenti. Già il mese scorso era stato fatto un punto della situazione, in particolare per la crisi di alcuni mercati, Turchia e Argentina in testa, che avrebbero potuto influenzare negativamente gli investimenti.

La situazione attuale

I mercati emergenti potranno trarre vantaggio dalla lenta e piccola crescita, che allo stato attuale sembra costante. Le esportazioni migliorano, in Occidente. Poi ci sono le piccole crescite degli aggregati monetari ed un accesso al credito migliore, potranno lasciare spazio a più ampie manovre delle banche centrali nei paesi emergenti. L’estate ha visto le crisi valutarie di Argentina e Turchia, che hanno coinvolto anche altre valute emergenti.

Il peso argentino ha perso il 25,6%, la lira turca il 6,75%, il rand sudafricano il -10,8%, il rublo il 7,4%.

Se Turchia e Argentina hanno pagato le loro politiche economiche, gli altri paesi sono stati influenzati dalla bassa crescita occidentale e dalla politica monetaria della Federal Reserve. A pagare sono stati i fondi obbligazionari dei mercati emergenti, che hanno perso 1,5 miliardi di dollari a settembre.

Bene ha fatto il nuovo accordo tra Stati Uniti e Messico, con il paese di lingua spagnola che ha potuto aumentare la sua produzione di componenti per auto.

Massima allerta sui Bond Astaldi. Rischio fallimento e banche allegre

Sui Bond Astaldi è scattata l’allerta, perché la quotata è a forte rischio fallimento. Infatti l’Astaldi è in concordato in bianco, con i conti sotto controllo da parte delle autorità. Se non riuscirà a mettere a posto il bilancio entro un certo tempo, dovrà dichiarare fallimento. Se non troverà investitori e ridurrà il debito, tutto crollerà.

La questione bond

Il problema riguarda chiaramente anche gli azionisti e chi ha acquistato i bonds. Per gli azionisti la batosta è forte. Il prezzo delle azioni è crollato del 90%. Anche per gli obbligazionisti le cose non vanno bene, visto che il valore dei bonds è sceso del 65%.

I più colpiti sono gli obbligazionisti dei bond convertibili 4,875% al 2024 e dei bond high yield 7,125% al 2020. Si tratta di obbligazioni minime da 100mila euro acquistate dagli investitori istituzionali.

Ora sono obbligazioni molto rischiose, che girano sul mercato secondario. A quanto sembra le banche vogliono chiaramente disfarsene, e quindi bisogna fare molta attenzione a quello che vi propongono. Non perché non è lecito rischiare, ma perché Astaldi è a forte rischio fallimento.

Gli investitori istituzionali hanno girato questi titoli sul mercato, e si possono trovare su Borsa Italiana e EuroTLX.

Essendo piattaforme senza intermediario, è probabile che vi siano investitori non al corrente di quanto sta succedendo alla quotata. E sono già molti gli investitori che le hanno acquistate online.

Comparto bancario in sofferenza. Male Unicredit e Carige

unicredit accordo uscite personaleCon lo spread che sale sempre di più, il comparto bancario soffre alla borsa di Milano, con Unicredit e Carige che si segnalano tra le peggiori.

Unicredit è interessata da forti vendite, e attualmente perde quasi il 5%. Il prezzo delle azioni si trova ora ai minimi storici da due anni a questa parte. Era infatti dal dicembre 2016 che non si vedeva il prezzo di 11,84 euro. Molto male anche Mediobanca, che perde ora il 4,86%, con un prezzo per azione do 7,83 euro. Banco BPM è stato sospeso per eccesso di ribasso, e ora è sotto del 6%. Ubi Banca invece è sotto del 5,16% e Mediobanca il 4,7%. Crisi profonda anche per Banca Carige, con un crollo del 6,7%, e le sue azioni valgono la metà del valore della capitalizzazione di quasi un anno fa.

Il nuovo amministratore delegato Fabio Innocenzi è pronto per l’11 ottobre per il piano di azione, che prevede la dismissione del pacchetto di Utp e la vendita di Creditis.

Gli upgrade di oggi

Oggi è giorno di upgrade per due azioni in particolare, Enel e Prysmian. Ma per Enel il target price scende e il titolo va in sofferenza. Ora perde lo 0,47%, ad un prezzo di 4,40 euro. Per Credit Suisse il target price è a 6 euro. Anche Prysmian c’è un ribasso del target price, da parte di Hsbc he lo porta a 26 euro mantenendo però il giudizio su buy.