Dalla previdenza integrativa alla fuga all’estero: ecco come cambia il mondo degli over 60

pensionati foto presa dal sito ilturistaQuella di fuggire all’estero è una scelta che non viene abbracciata solo dai giovani che sperano di avere un futuro roseo davanti e che da un pezzo si sono stancati di contratti fittizi, promesse non mantenute e il pensiero di una pensione che mai arriverà, ma anche da coloro che effettivamente alla pensione ci sono arrivati e che lottano quotidianamente tra tassazioni, spese e caro-vita.

Ma per chi non vuole prendere in considerazione l’idea di lasciare il proprio Paese, una soluzione per mantenere il proprio livello di vita, o migliorarlo, una volta giunti all’età del pensionamento può essere quella di affidarsi ad una pensione integrativa. I Fondi Pensione sono lo strumento principale della previdenza integrativa e rappresentano una possibile risposta al “gap previdenziale”, cioè il fenomeno per cui il reddito che molti otterranno dalla pensione sarà inferiore al reddito conseguito negli ultimi anni dell’attività lavorativa. La contribuzione ai Fondi Pensione avviene durante l’attività lavorativa e il trattamento integrativo viene erogato soltanto una volta maturati i requisiti per la pensione.

Come funziona? L’aderente versa i contributi al fondo pensione, che vengono così investiti in strumenti finanziari. In questo modo una volta raggiunto il pensionamento, l’interessato riceverà una pensione aggiuntiva che potrà scegliere di ricevere immediatamente o in più mesi.

E poi esiste un fenomeno che sta prendendo piede negli ultimi anni ed è quello della fuga all’estero dei pensionati. Per l’Istat sono 473mila gli over 60 che vivono all’estero, in Paesi dell’Unione europea, ma anche nel Caribe, in Asia e Maghreb. Tra le ragioni principali che spingono sempre più anziani a cambiare vita ci sono appunto le pensioni troppo leggere, che non permettono di avere una vita dignitosa in Italia (nel nostro Paese la metà dei pensionati vive con meno di 1000 euro al mese) e sono attirati da Stati con un regime fiscale agevolato. E per supportare gli anziani in questa importante scelta si sono diffuse anche agenzie specializzate, società che svolgono un vero e proprio lavoro di analisi circa i benefici, i costi, il clima e le spese da sostenere in diverse località, così da offrire una panoramica completa a chi sta decidendo di partire.

Articolo scritto in collaborazione con Online Sim, piattaforma italiana del risparmio gestito.

Pensione integrativa col Credem

La nuova manovra finanziaria 2011 del Governo di centrodestra, pari a ben 45 miliardi di euro, dimostra come il futuro sia sempre più difficile per i lavoratori non solo negli anni di attività, ma anche dopo, ovverosia quando si tratta di andare ad incassare la liquidazione, il trattamento di fine rapporto per intenderci (Tfr), ed a percepire la pensione. Le pensioni, per quel che riguarda gli importi, non sono state toccate, ma comunque è stata anticipata la misura di equiparazione uomo-donna per quel che riguarda l’età pensionabile nel settore privato; così come possono esserci problemi nell’incasso del trattamento di fine rapporto (Tfr) che, in caso di pensionamento anticipato, stando alla manovra sarà riconosciuto al lavoratore solo dopo due anni.

Fondo Pensione Azurprevidenza

Più gli anni passano, e più gli importi delle pensioni pagate dallo Stato italiano, rispetto a quelle percepite dai nostri padri, tenderanno a diminuire. La conseguenza di tutto ciò è che, senza essere stati previdenti, sotto tutti i punti di vista, a fine ciclo lavorativo si rischia di percepire una pensione tale da non poter più avere lo stesso tenore di vita di quando si era attivi sul mercato del lavoro. Ed allora è bene valutare al riguardo se non sia il caso di andare a mettere da parte del denaro in un Fondo Pensione in modo da costruirsi una rendita integrativa quando si raggiungerà l’età per il meritato riposo. Al riguardo il Credem, Gruppo bancario Credito Emiliano, propone il Fondo Pensione Azurprevidenza, un prodotto che, sia in base alle proprie necessità, sia in base all’età ed alla propria propensione al rischio ed agli investimenti, offre quattro possibili linee: il comparto azionario, il comparto obbligatorio garantito, con un minimo annuo del 2%, il comparto bilanciato ed il comparto monetario.