La Polonia sceglie i franchi svizzeri per i propri bond

La Polonia ha venduto un totale di 825 milioni di franchi svizzeri in titoli obbligazionari: si tratta, per la precisione, della maggiore transazione del paese dell’Europa orientale per quel che concerne la valuta elvetica da almeno cinque anni a questa parte. Il governo di Varsavia ha infatti deciso di lanciare sul mercato 375 milioni di franchi in prodotti a tasso variabile e in scadenza nel mese di agosto del 2015. Questa prima tranche prevede un rendimento che è 125 punti base superiore a quello offerto dal Libor (London Interbank Offered Rate) a tre mesi, come è emerso dalle prime indiscrezioni relative alla trattativa in questione. Per il resto, bisogna ovviamente aggiungere gli altri 450 milioni di franchi svizzeri, i quali si riferiscono ai bond a tasso fisso e che sono previsti in scadenza nel mese di maggio del 2018.

Nuovo bond Fiat in franchi svizzeri

La domanda ha raggiunto un ammontare senza dubbio interessante e Fiat spa non ha potuto che approfittarne: l’occasione è infatti divenuta propizia per il Lingotto per aumentare le dimensioni del suo ultimo prestito obbligazionario, il quale è stato lanciato nel corso della giornata odierna e che beneficia della denominazione in franchi svizzeri. L’importo complessivo, inizialmente fissato in 250 milioni, è poi salito fino a 450 milioni di franchi. Che tipo di bond ha messo a disposizione la casa automobilistica di Torino? Volendo essere più precisi di quanto fatto finora, l’emissione vera e propria è stata curata dalla divisione Finance & Trade Limited della stessa Fiat (la società piemontese ha esercitato la garanzia finale).

Le banche indiane lanciano i primi bond in franchi svizzeri

Le principali banche indiane hanno cominciato a vendere per la prima volta negli ultimi ventiquattro anni delle obbligazioni denominate in franchi svizzeri: la scelta della divisa elvetica non è casuale, visto che sta crescendo l’interesse europeo nei confronti dei mercati emergenti e del loro debito sovrano. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che State Bank of India sta pianificando la quotazione di titoli di questo tipo, una decisione che non può che essere letta come la principale conseguenza dell’emissione di Union Bank of India, la quale ha portato fino a 160 milioni di franchi l’ammontare totale dei propri bond (il rendimento è pari al 3,375%). Sono gli stessi istituti che parlano di un’apertura nuova e innovativa che vedrà coinvolte altre società emittenti.