Collaborazione industriale Italia – Germania

Italia e Germania hanno necessità di lavorare in più stretto contatto industriale, al fine di contribuire in maniera decisiva al rilancio del settore manifatturiero europeo. È quanto ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi che, in compagnia del presidente di Bdi, Hans Peter Keitel, è stato tra i protagonisti della conferenza stampa stampa di chiusura della due giorni dei lavori del bilaterale BDIConfindustria che si è recentemente svolto a Bolzano. Ma vediamo quali sono gli intenti da parte dei due vertici delle confederazioni industriali.

“Non esistono altre industrie con cosi’ tanti punti in comune come quella italiana e quella tedesca. Dobbiamo essere complementari per l’Europa. E’ come nel calcio: la creativita’ degli italiani e’ riuscita ad avere la meglio sull’ordine tedesco. Se riusciamo a coniugare questi due aspetti saremo ancora piu’ forti in capo economico” – ha esordito Keitel, per poi aggiungere come – “negli ultimi mesi l’Italia ha fatto molto e bisogna diffondere questa cosa ancora di piu’ perche’ potrebbe essere utile”, sia all’Italia che all’UE.

Gli ha fatto eco il presidente Squinzi, che ha evidenziato come “l’Italia e la Germania sono i due Paesi maggiormente manifatturieri in Ue e vogliamo lavorare insieme per coordinare il piu’ possibile sul piano della politica industriale. Solo con un impegno forte nel manifatturiero riusciremo a ritrovare la crescita. L’Europa e’ l’area economica leader al mondo e” occorre lavorare insieme “perche’ riconfermi questo ruolo. Da Bolzano ripartiamo arricchiti e confortati sulla condivisione con gli amici tedeschi di quelli che sono i problemi”.

“L’Italia e la Germania hanno tanti problemi in comune. Uno di questi riguarda il costo dell’energia che in entrambi i Paesi e’ molto alto” – ha poi affermato Keitel, aggiungendo che “non c’e’ nessun motivo per cui i prezzi dell’energia in Italia e in Germania siano cosi’ alti dato che vanno a oberare le nostre industrie”.

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