I Fondi Comuni d’Investimento alla conquista dell’Italia

Fondi Comuni

In Italia i Fondi Comuni d’Investimento hanno ormai superato, per dimensioni, i mercati finanziari, e rappresentano, con quasi 1000 miliardi, il 54% degli investimenti dei nostri cittadini, per la felicità delle banche e dei gestori di fondi, che corrispondono rendimenti minori, chiaramente, rispetto a quelli che si otterrebbero attraverso una gestione diretta dei propri investimenti.

Ad agosto i fondi hanno raggiunto una raccolta di 972 miliardi, con 55 miliardi in più, raccolti da gennaio, rispetto all’anno precedente.

Le famiglie italiane insomma, cercano di investire sempre più nei fondi, forse per scarsa fiducia dei mercati, ma probabilmente, per il senso di sicurezza nell’affidare a qualcuno di competenza, la gestione degli investimenti. E infatti sulla mancanza di competenze che puntano il dito gli analisti, mentre le banche e i gestori dei fondi sono ben contenti della loro potenza finanziaria. I fondi difatti, si rivolgono poi ai mercati, e qui speculano, mentre sono sempre di meno gli investimenti nelle obbligazioni statali italiane. Siamo infatti ai minimi storici, per quel che riguarda le aste dei Bot, nonostante a propensione al risparmio degli italiani, con la piccola ripresa economica, abbia segnato un buon +11,8%, tornando ai livelli pre-crisi. Ma negli ultimi due anni, questi sodi vengono investiti in fondi, e non direttamente.

Poste italiane, rimborsi Irs a gennaio

Poste Italiane ha reso noto di essere intenzionata ad eseguire i rimboris IRS a gennaio. Il fondo immobiliare, scaduto il 31 dicembre del 2016 ha rilevato perdite per circa l’80% della sua liquidità. L’investimento eseguito nel 2003 dalla cittadinanza si è vanificato.

Fondi obbligazionari in calo a gennaio

Il 2016 archivia durante il suo primo mese un calo per l’industria del risparmio gestito, malgrado altri dati dimostrino che gli italiani congelano la loro liquidità e depositino in banca piuttosto che consumare.

Azimut, raccolta superiore ai sei miliardi

Il gruppo Azimut ha fatto registrare durante il mese di novembre una raccolta netta positiva pari a 730 milioni di euro, portando così la raccolta netta da inizio anno a superare i 6 miliardi di euro.

I Fondi comuni sono molto apprezzati dagli investitori italiani

Le famiglie italiane sono più restie ad acquistare bot, btp, bond bancari e azioni e al contrario più fondi comuni, comparti di sicav, polizze vita e prodotti previdenziali. È questa l’immagine che viene fuori dal supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia che descrive dettagliatamente i flussi degli investimenti degli italiani.

Tra gennaio e marzo, le famiglie italiane hanno disinvestito dai BTP 7,8 miliardi di euro: ne possiedono ancora tanti, 193 miliardi ai quali vanno uniti circa 18,8 miliardi di CCT, ma ora prediligono starne alla larga. Così come schivano anche i bond bancari (che pure mantengono in portafoglio per 299 miliardi): nel primo trimestre i deflussi da questa asset class, cioè la differenza tra i capitali in ingresso e quelli in uscita per richieste di riscatto, sono stati pari a 16,8 miliardi. In rosso pure il bilancio dei flussi di investimento verso le azioni italiane (-7 miliardi).

Fondi comuni: EstCapital investe su Venezia

Gli italiani preferiscono maggiormente i fondi comuni e i settori di sicav estere che hanno attirato sottoscrizioni nette trimestrali per 16,5 miliardi: a fine marzo, l’ammontare di questa componente in portafoglio ai risparmiatori italiani era pari  a 327 miliardi. Al secondo posto come preferenza, si collocano le polizze vita e i prodotti previdenziali che, unitamente, hanno incassato flussi di investimento per 12 miliardi. Il risultato finale che viene posto in evidenza è abbastanza indicativo di come la cosiddetta repressione finanziaria, cioè i tassi di interesse forzatamente mantenuti a zero o al minimo storico grazie alla volontà delle banche centrali più importanti, stia cambiando in maniera totale i metodi di investimento degli italiani.

Jp Morgan consiglia ora di investire sui fondi bilanciati

Jp Morgan am, uno tra i maggiori investitori impegnato in Italia sul fronte del risparmio gestito dice di trasferirsi dai Titoli di stato ed equilibrare azioni e bond scegliendo i fondi bilanciati per investire. Lorenzo Alfieri, responsabile per l’Italia dell’asset manager americano, spiega così la situazione: “Nell’ultimo anno le principali Borse hanno valicato i propri massimi storici: investire in azioni è un’idea ritenuta vincente da molti esperti ma è chiaro che le valutazioni, almeno sui mercati che hanno macinato tanti record non sono in saldo”.

Investire nei Fondi, puntare su quelli “tematici”

btpQuando si decide di investire nei in fondi di investimento e conviene orientarsi su quelli cosiddetti tematici: i più preformanti sono quelli collegati al comparto del biotech, dell’ecologia e delle energie alternative. Vediamo la classifica

Cosa sono e come funzionano i Pac

L’obiettivo principale di questa tipologia di investimento che prende il nome di Piani di Accumulo, abbreviati in Pac è di diminuire il rischio di investimento legato al timing. Scaglionando il tempo dell’investimento, infatti, si riduce la possibilità che la volatilità dei mercati incida negativamente, quindi garantisce ottimi risultati in termini di rapporto rischio/rendimento.

Quali vantaggi offre un fondo comune di investimento?

Photo Credits - Fedel Senna - AFP - Getty Images - 184055686Uno dei maggiori e più importanti strumenti di raccolta del risparmio e di intermediazione finanziaria, sono i cosiddetti Fondi Comuni di Investimento. Vediamo quali sono le principali caratteristiche di questi prodotti.

Quali sono gli investimenti che assicurano la tranquillità

africaI piani di accumulo sono gli strumenti migliori per coloro che desiderano investire somme basse in modo graduale e contare su una entrata sicura. Sono ideali per coloro che desiderano realizzare un capitale nel lungo periodo mettendo da parte piccole cifre progettando le entrare e le uscite. Piccoli investimenti che danno la possibilità di risparmiare e investire senza rischiare troppo.