Bankitalia: per Carige aggregazione soluzione migliore

Vi è una soluzione da perseguire per Carige che può essere considerata la migliore e si tratta, senza ombra di dubbio, dell’aggregazione: è questo ciò che ha spiegato vicedirettore generale di Bankitalia Fabio Panetta.

BANCA CARIGE

Una mossa che tra l’altro è stata platealmente auspicata  anche dall’Europa  e che dovrebbe essere in grado di risolvere molti problemi dell’istituto. Panetta  ha sottolineato nel corso di un’audizione alle commissioni riunite del Parlamento:

Una operazione di aggregazione rappresenta la soluzione più adeguata ed efficace per preservare i valori e sfruttare le potenzialità inespresse, salvaguardando sia depositanti sia le famiglie e le imprese finanziate dalla banca. Lo strumento della ricapitalizzazione precauzionale è una extrema ratio cui si può ricorrere solo qualora l’auspicato rafforzamento patrimoniale dell’intermediario non possa essere realizzato altrimenti: secondo le indicazioni provenienti dal MVU la via maestra per Banca Carige resta quella del risanamento mediante il ricorso al mercato e di una soluzione aggregativa.

Secondo l’esperto devono essere gli strumenti di mercato a dover rappresentare la via principale del risanamento dell’istituto genovese e per ciò che concerne l’aumento di capitale precauzionale, bisogna comprendere come lo stresso sia un qualcosa che si rende necessario per “tutelare la stabilità finanziaria” a prescindere da tutto, per evitare una “crisi di fiducia” e quindi conseguenti ripercussioni negative sul funzionamento dell’intero sistema bancario. E conclude:

Qualora lo strumento dovesse essere effettivamente utilizzato gli esborsi di risorse pubbliche sarebbero comunque inferiori ai ben più ingenti costi economici e sociali che deriverebbero da fenomeni di instabilità finanziaria.

Ciò che è importante ora è che Banca Carige riesca a trovare il giusto partner per l’aggregazione nel minor tempo possibile.

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