Btp a 6 anni, appena emesso rendimento positivo

Il Btp Italia a 6 anni emesso ieri si è assicurato un rendimento reale minimo garantito dello 0,45% ed un prezzo alla pari. Condizioni favorevoli a colui che li acquista ed a chi li emette, soprattutto all’interno di un’Europa dove questi titoli sembrano essere tutti caratterizzati da tassi negativi.

Anche per colpa di quel quantitative easing della BCE che per evitare la deflazione degli Stati sta però scombussolando non volendo gli altri: non si può ignorare che al momento i tassi nominali siano tenuti artificialmente bassi trascinando, a causa di conseguenze che era lecito aspettarsi, verso il basso i tassi reali degli indicizzati. Tornando ai Btp Italia a 6 anni, va sottolineato che il taglio degli ordini è stato contenuto e con lui contenuta anche le l’entità complessiva rispetto alle emissioni del passato: nonostante ciò i 29.399 contratti per circa 1,615 miliardi  possono essere considerati accettabili, tenendo da conto che ad essere chiamati in causa con il lancio di ieri sono stati gli investitori retail (giovedì sarà il turno degli istituzionali, N.d.R.) che secondo Stefano Inguscio, responsabile emissioni governative di Banca Imi, hanno la certezza matematica senza pagare commissioni di avere tutto ciò che loro spetta proprio per la natura di questo titolo.

Il Ministero dell’Economia ha avuto modo di valutare come una buona parte di coloro che avevano sottoscritto  Btp Italia in scadenza ad aprile abbiano deciso di mantenere liquidità in attesa di questo lancio. I titoli sottoscritti avranno scadenza a maggio 2016. Un dato da non sottovalutare ma nemmeno da sopravvalutare ala luce di dati specifici emersi relativi alla crescita del Pil.

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