Buzzi Unicem: Bilancio 2010, pesano le svalutazioni

A causa di un impatto, pari a 113 milioni di euro, legato alle svalutazioni, l’esercizio 2010 di Buzzi Unicem s’è chiuso con un utile netto negativo per 41,4 milioni di euro a fronte di margini operativi che, in accordo con una nota ufficiale emessa dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari, hanno risentito della dinamica dei prezzi. Il tutto a fronte, comunque, di un andamento delle vendite che ha mostrato segnali di ripresa nel secondo semestre dello scorso anno. Il 2010, inoltre, per Buzzi Unicem è stato un anno caratterizzato da un lato dal completamento dei programmi previsti per la propria espansione strategica, e dall’altro per il conseguente rafforzamento della competitività. A fronte di un ulteriore rafforzamento, nel 2010, della struttura patrimoniale, il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem ha deliberato per proporre il pagamento del dividendo ai soli azionisti di risparmio; la cedola proposta, nello specifico, è pari a 0,03 euro per ogni azione posseduta.

A2A: dividendo 2010 ordinario e straordinario

Il Gruppo A2A, quotato in Borsa a Piazza Affari, ha annunciato, a valere sul bilancio 2010, l’erogazione di un dividendo ordinario e di un dividendo straordinario, quindi non ricorrente, tenendo conto dei risultati legati alla cessione delle partecipazioni non strategiche. Nel dettaglio, in accordo con quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione di A2A all’Assemblea degli Azionisti, il dividendo ordinario ammonta a 0,060 euro per azione, corrispondente ad un pay out pari all’incirca al 60%. Al riguardo A2A con un comunicato ufficiale ha reso noto che la società intende mantenere la percentuale di pay out del 60% anche per i prossimi esercizi di Bilancio. Intanto, previa approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti, A2A distribuirà il dividendo ordinario il 23 giugno con data stacco fissata al 20 giugno del 2011. Il dividendo straordinario, quindi aggiuntivo, ammonta a 0,036 euro per azione ordinaria che, allo stesso modo previa approvazione, sarà distribuito agli azionisti in data 24 novembre con stacco cedola fissato al 21 novembre del 2011.

Banca MPS: CdA convoca Assemblea ordinaria e straordinaria

E’ stata convocata per il 29 aprile 2011, ed occorrendo il giorno dopo, in seconda convocazione, l’Assemblea ordinaria e straordinaria del Gruppo MPS, Banca Monte dei Paschi di Siena. In accordo con l’avviso a firma del Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo bancario, per la parte ordinaria l’Assemblea sarà chiamata ad approvare il bilancio d’esercizio e consolidato al 31 dicembre del 2010, unitamente alle deliberazioni inerenti la vendita e l’acquisto di azioni proprie, ed il conferimento dell’incarico di revisore dei conti per gli esercizi di Bilancio dal 2011 al 2019. Inoltre, sempre in sede ordinaria, l’Assemblea di Banca Monte Dei Paschi di Siena SpA sarà altresì chiamata ad approvare l’allineamento alle nuove disposizioni in materia di incentivazione e remunerazione, da parte degli Istituti di credito, a favore dei componenti del CdA, dei dipendenti e dei collaboratori che non risultano essere legati da rapporti di lavoro di tipo  subordinato. Per la parte straordinaria invece l’Assemblea sarà chiamata ad approvare le modifiche ad alcuni articoli dello statuto sociale, ed in particolare relativamente agli articoli 13, 14 e 17, e 33 e 35.

Banco Popolare distribuisce 53 milioni di dividendi

Ammonta a 53 milioni di euro il monte dividendi che il Banco Popolare distribuirà a valere sull’esercizio 2010. Questo dopo che il Consiglio di Sorveglianza ed il Consiglio di Gestione del Gruppo bancario hanno esaminato il progetto di bilancio, ed hanno di conseguenza ritenuto opportuno proporre la distribuzione di un dividendo pari a 3 centesimi di euro per azione con pagamento in data 26 maggio e stacco fissato per il 23 maggio del 2011. L’anno per il Banco Popolare s’è chiuso con un utile netto consolidato in crescita, dai 267 milioni di euro del 2009 ai 308 milioni di euro al 31 dicembre del 2010; luce verde anche per i proventi operativi, che sono aumentati del 2% a 3.720 milioni a fronte di un +3,3% per quel che riguarda la gestione operativa, a 1.268 milioni di euro. Bene anche la performance della rete commerciale del Banco Popolare con una forte crescita, pari a ben il 10%, dei mutui ai privati a fronte di un +8% dei finanziamenti alle imprese retail, +1% per i prestiti personali, ed un robusto +13% per quel che riguarda la Bancassicurazione.

Banca Profilo: ritorno al dividendo per gli azionisti

Grazie all’incremento dell’utile, ed ai ricavi 2010 in crescita, Banca Profilo, nel corso del prossimo mese di maggio 2011, tornerà a distribuire il dividendo agli azionisti. A darne notizia è stata proprio Banca Profilo dopo che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Matteo Arpe, ha approvato il progetto di Bilancio al 31 dicembre del 2010, caratterizzato in particolare da una crescita dei ricavi netti che passano anno su anno da 36,5 milioni a 46,7 milioni di euro; il fatturato del Private Banking, sempre anno su anno, è inoltre quasi raddoppiato con un +94,3% a 16,5 milioni di euro, mentre la raccolta totale consolidata è cresciuta nell’esercizio del 19,5% a 2,76 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2010, inoltre, Banca Profilo conferma il proprio elevato indice di patrimonializzazione in virtù di un Tier 1 ratio al 25,3%. L’utile netto annuo consolidato, a 5,6 milioni di euro, è cresciuto del 79%, anno su anno, rispetto ai 3,1 milioni di euro al 31 dicembre del 2009.

Btp e CCTeu: asta 30 marzo 2011

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha disposto per la giornata di mercoledì prossimo, 30 marzo 2011, un’emissione di titoli di Stato, con data di regolamento fissata per l’1 aprile del 2011. Trattasi, nello specifico, in undicesima tranche, dell’offerta di CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor con scadenza a sei mesi, con decorrenza il 15 ottobre 2010, scadenza il 15 ottobre 2017, e con codice ISIN IT0004652175; i titoli offrono un interesse lordo pari all’euribor a sei mesi maggiorato di uno spread che è pari allo 0,80%. La prossima cedola dei titoli che saranno collocati dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), è stata già fissata ed è pari, in data 15 aprile 2011, all’1,016%.

Fotovoltaico: Beghelli, aumentano i progetti

Nel 2010 il Gruppo Beghelli, quotato in Borsa a Piazza Affari e leader nel settore dell’illuminazione e del risparmio energetico a favore delle famiglie e delle aziende, ha conseguito un giro d’affari pari a ben 55,3 milioni di euro solo dai progetti legati al fotovoltaico. A darne notizia è stata proprio Beghelli dopo che il Consiglio di Amministrazione della società si è riunito per esaminare ed approvare il progetto di Bilancio 2010, caratterizzato da una forte crescita del fatturato consolidato con un +34,9% a 203,9 milioni di euro, di cui 138,8 milioni di euro provenienti dal solo core business legato all’illuminazione. E’ cresciuto a due cifre anche l’utile netto di Gruppo con un +16,3% a 9,3 milioni di euro; luce verde anche per il risultato operativo, l’Ebit, con un balzo del 34,2% a 15,6 milioni di euro, anno su anno, e per l’Ebitda con un +10,9% a 25,2 milioni di euro.

Ctz e Bot semestrali: asta 28 marzo 2011

Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per lunedì prossimo, 28 marzo 2011, un’asta di BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza a sei mesi, per un controvalore pari a 8 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei BOT 30.09.2011, con scadenza a 183 giorni a fronte della data di regolamento fissata per giovedì 31 marzo 2011; l’emissione è stata disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in concomitanza con la scadenza, in data 31 marzo 2011, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 9,10 miliardi di euro. I risparmiatori potranno come al solito prenotare in asta i Buoni Ordinari del Tesoro, per lotti pari a mille euro nominali o multipli, entro e non oltre la giornata di venerdì 25 marzo 2011, mentre le domande in asta dovranno essere presentate dagli intermediari entro le ore 11 di lunedì prossimo.

Azioni Unicredit: dividendo 2010 cash confermato

Anche per il 2011, a valere sull’esercizio 2010, il Gruppo bancario europeo Unicredit pagherà agli azionisti lo stesso dividendo pagato lo scorso anno, il 27 maggio del 2010, sia sulle azioni ordinarie, sia sui titoli a risparmio. Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit, riunitosi per esaminare ed approvare i dati 2010, ha infatti deliberato per proporre all’Assemblea ordinaria degli Azionisti il pagamento di un dividendo cash pari a 3 centesimo di euro per i titoli ordinari, e 4,5 centesimi di euro per le azioni Unicredit a risparmio. Questo dopo che l’utile netto 2010 si è attestato in calo del 22,2% a 1,32 miliardi di euro a fronte di una struttura dello stato patrimoniale e del capitale che si è mantenuta solida, in accordo con una nota emessa da Unicredit, per effetto di un Core Tier all’8,58%. Il tutto a fronte di un andamento positivo delle commissioni nette, ma anche dei costi operativi, con una contrazione pari allo 0,1%, a perimetro e cambi costanti, e delle rettifiche nette sui crediti.

Elica: dividendo 2010, CdA propone distribuzione cedola

Una cedola pari a 2,51 centesimi di euro per azione con pagamento il 26 maggio e stacco il 23 maggio del 2011. E’ questa la proposta di distribuzione del dividendo 2010 da parte del Consiglio di Amministrazione di Elica S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader nella produzione di cappe aspiranti da cucina. Il CdA si è riunito per esaminare ed approvare il bilancio consolidato 2010, caratterizzato da una crescita dei ricavi, anno su anno, del 9,9% a 368,3 milioni di euro. mentre l’Ebitda è balzato del 30,6% passando dai 20,1 milioni di euro del 2009 ai 26,2 milioni di euro al 31 dicembre del 2010. In forte miglioramento si è inoltre attestato il risultato netto di pertinenza del Gruppo, passato da 0,2 milioni di euro a 4,3 milioni di euro. Per effetto degli investimenti che sono stati realizzati in Cina ed in India dalla società, la posizione finanziaria netta, in debito, è passata dai 22,9 milioni di euro al 31 dicembre 2009 ai 34,9 milioni di euro al 31 dicembre del 2010.

Mondadori: fatturato consolidato 2010 in aumento

E’ aumentato, seppur in maniera lieve, anno su anno, il fatturato 2010 del Gruppo editoriale Mondadori. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che il Consiglio di Amministrazione si è riunito ed ha esaminato ed approvato i dati di Bilancio 2010, caratterizzati nel dettaglio da un aumento dei ricavi consolidati dell’1,2% a 1.558,3 milioni di euro rispetto ai 1.540,1 milioni di euro dell’esercizio 2009. Luce verde anche per il margine operativo lordo, balzato del 32% a 140,2 milioni di euro, e per il risultato operativo consolidato con un +59,1% a 114,2 milioni di euro. Di riflesso, l’utile netto consolidato del Gruppo editoriale Mondadori, attestandosi nel 2010 a 42,1 milioni di euro, è cresciuto del 22,7% rispetto ai 34,3 milioni di euro al 31 dicembre del 2009. L’Assemblea degli Azionisti del Gruppo editoriale Mondadori è stata convocata per il 21 aprile del 2011 ed eventualmente il giorno dopo, venerdì 22 aprile 2011, in seconda convocazione.

Conto di deposito IW Power

Per far crescere i risparmi in modo semplice e sicuro, senza importi minimi da depositare e soprattutto senza spese. Sono queste le principali caratteristiche di “IW Power“, il conto di deposito di IW Bank che si apre a zero spese e che è sicuro in quanto i soldi si muovono da e per il conto di deposito solo attraverso conti correnti bancari aventi la stessa intestazione, ovverosia attraverso il conto o i conti correnti bancari predefiniti. IW Power si distingue dagli altri conti di deposito attualmente presenti sul mercato per il fatto che l’accredito degli interessi è addirittura con cadenza mensile, ragion per cui ogni 30 giorni si ha la possibilità di “monetizzare” gli interessi legati alle giacenze presenti sul prodotto; inoltre, si guadagna su IW Power senza minimi, ovverosia anche per 1 euro depositato per un solo giorno, ragion per cui c’è grande libertà nella gestione dei propri risparmi e della propria liquidità al fine di poterla far rendere al meglio.

CIR annuncia il ritorno al dividendo

Torna il dividendo per gli azionisti CIR grazie ai risultati conseguiti nell’esercizio 2010. A darne notizia è proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari che, lo ricordiamo, opera in prevalenza nei seguenti cinque settori di attività: attività finanziarie, comparto dei media con l’Espresso, componenti auto con la società Sogefi, sanità con la controllata KOS, ed energia con Sorgenia. Il Consiglio di Amministrazione di CIR si è infatti riunito e, nell’approvare i dati al 31 dicembre del 2010, ha deliberato per proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,025 euro per azione. Il 2010 si è chiuso per CIR con margini in crescita, con ricavi in aumento anno su anno del 12,6% a 4,8 miliardi di euro, ed un utile pari a 56,9 milioni di euro. Rispetto al 2009, quando i profitti si attestarono a 143,4 milioni di euro, i profitti 2010 sono in calo ma occorre comunque tener conto del fatto che una quota rilevante, pari a 106,7 milioni di utili 2009, era derivante da proventi non ricorrenti; al netto di tale voce, quindi, l’utile 2010 è cresciuto rispetto al 2009 grazie prevalentemente al maggiore contributo da parte delle società operative.

Recordati: l’outlook per il 2011

Fatturato sul livello dei 750 milioni di euro, a fronte di un utile operativo a 160 milioni di euro circa, ed un utile netto attorno ai 110 milioni di euro. Sono questi i target per l’esercizio 2011 comunicati da Recordati, società quotata in Borsa a Piazza Affari, dopo che il Consiglio di Amministrazione della società, riunitosi in data odierna, mercoledì 9 marzo 2011, ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio della capogruppo, caratterizzato da ricavi netti consolidati in moderata discesa, del 2,6%, a 728,1 milioni di euro, a fronte di un utile operativo in contrazione del 4,6%, a 154,8 milioni di euro, corrispondente al 21,3% dei ricavi; l’utile netto scende anno su anno dell’1,8% a 108,6 milioni di euro a fronte di una posizione finanziaria netta che, al 31 dicembre del 2010, fa registrare una disponibilità pari a 46 milioni di euro.