Azioni USA in calo, cosa significa

Il calo delle azioni USA è qualcosa che non ci si aspettava. Gli ultimi giorni di contrattazione in Borsa hanno evidenziato come la crescita non sia più da dare così scontata.

Cosa sta accadendo alle azioni USA tecnologiche?

Nessun allarmismo, ovviamente. Ma appare curioso che quelli che sono stati considerati come i magnifici 7, ovvero le Big cap dell’S&P 500 stiano vivendo una inversione di tendenza. Mettendo in qualche modo in discussione la sostenibilità nella crescita in conto capitale. Parliamo delle società a forte contenuto tecnologico che già nella prima metà di quest’anno hanno mantenuto attivo il dibattito che le riguarda. .

E quindi è arrivato il momento di chiedersi, pensando a queste azioni USA, se non stia per palesarsi un nuovo periodo di ribasso. In particolare ci riferiamo a Meta, Apple, Netflix, Amazon, Google e i loro titoli corrispettivi. Quelle azioni USA che sono in grado in qualche modo di fare il buono e il cattivo tempo proprio per il loro campo di azione.

Tecnicamente il loro indice è chiamato FAANG ed è possibile notare un andamento contrario dei prezzi, iniziato successivamente alla rottura dei massimi del 2023, avvenuti a luglio. Al momento la contrazione dei l’indice FAANG è arrivata al 4% rispetto ai massimi registrati, ma Meta in particolare sta facendo registrare una flessione intorno al 5%.

Fattore questo che sta portando gli analisti a riflettere su come potranno comportarsi le azioni USA in generale, se quelli appartenenti a questo indice stanno mostrando una certa debolezza.

Attenzione anche ai dati macroeconomici

È importante non dimenticare di aggiungere a questo quadro quelli che sono i dati macroeconomici statunitensi generali. Non sono solo le azioni USA a dettare il buono e cattivo tempo economicamente. Dobbiamo tenere conto dell’inflazione, in calo rispetto al passato, ma pur sempre non al livello del 2% tanto agognato.

Dobbiamo pensare alla politica economica della Fed che, sebbene abbia fermato il rialzo dei tassi, non sembra essere intenzionata al momento a eseguire dei tagli. Tutto quindi collabora alla creazione di una certa situazione, che non può essere risolta con uno schiocco di dita. E non è un caso che questo ribasso delle azioni dei tecnologici sia saltato fuori in concomitanza con la divulgazione dei dati relativi al PIL statunitense.

Assurdamente, la positività di questi dati va in contrasto col raggiungimento degli obiettivi della Banca centrale in materia di politica monetaria. Ragione per la quale sarà necessario per gli Stati Uniti trovare un nuovo equilibrio. E osservare l’andamenti questi grandi per prevedere cosa potrà accadere.

Amazon: resta alta l’attenzione degli analisti per il titolo

Cresce l’attesa fra gli analisti finanziari per la conclusione dell’earning season iniziata a Luglio: i dati, rilasciati dalle società quotate, relativi al secondo trimestre dell’anno dovrebbero servire infatti a far emergere con maggior chiarezza se effettivamente, e come, l’inflazione stia impattando sui bilanci delle aziende a causa della contrazione dei consumi. Com’è ben noto, l’equity market rappresenta il comparto che meglio reagisce nel lungo periodo agli scenari iperinflattivi ed è proprio per questo motivo che gli addetti ai lavori vorrebbero avere più visibilità sulle prospettive future dei titoli azionari.

Amazon
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Ecco i 5 migliori titoli azionari da acquistare e tenere d’occhio in questo momento

L’acquisto di un’azione è facile, ma acquistare l’azione giusta senza una strategia collaudata nel tempo è incredibilmente difficile. Quindi quali sono le migliori azioni da acquistare ora o da inserire in una lista di controllo ? Northrop Grumman ( NOC ), Dollar General ( DG ), BYD ( BYDDF ), Centene ( CNC ) e Vertex Pharmaceuticals ( VRTX ) sono i principali candidati.

migliori titoli azionari
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Periodo nero per le banche. Con Savona potrebbe peggiorare

azioni bancheQuesto è il periodo nero delle banche, che sono sotto la pressione dello spread, e con la nomina di Paolo Savona, la situazione potrebbe peggiorare, se si attuerà il suo piano di forzatura.

Secondo Repubblica infatti, Paolo Savona avrebbe confidato di voler portare lo spread a 600 punti base, per forzare la mano alla UE, e costringerla a rivedere i parametri europei. Altrimenti l’Italia sarebbe costretta ad uscire dall’eurozona.

Le situazione delle banche

Le banche sono sotto pressione, e in particolare Banco Bpm, che ha registrato ieri, forti vendite. Il titolo ha perso il 7,2%, con l’indice milanese sotto, invece, dell’1,4%. Il titolo ha subito una vera e propria asta verso la chiusura della seduta.

Anche Fineco Banca ha perso il 4,6%, mentre Mediobanca ha chiuso con una perdita del 4,2%. Più si allarga lo lo spread Btp Bund, più il comparto bancario soffre.

Gli investitori dovranno quindi seguire bene la situazione politica, che sta portando incertezza sul differenziale italiano.

In particolare è la nomina di Paolo Savona a ministro dell’economia a suscitare la diffidenza europea, e quella degli investitori.

Il periodo d’oro delle azioni bancarie dovrebbe comunque concludersi, nel 2019, con il passaggio della presidenza della BCE da Draghi ad un tedesco.

Le azioni di oggi. Chi vola e chi scende

wall-streetGli analisti avevano già predetto che l’apertura di Wall Street sarebbe stata negativa, e così è stato. Ora il Dow Jones perde lo 0,32% e il Nasdaq fa esattamente la stessa cosa nel suo indice. Lo S&P 500 scende dello 0,45%. Però ci sono molti elementi per quel che riguarda le azioni.

Chi scende e chi sale

Tra le azioni c’è il solito saliscendi. La Hewlett Packard Enterprise pere il 6% per le prese di profitto, grazie ad una buona trimestrale, ma a stupire è Tiffany con il+14,95%. Per l’azienda del lusso, la trimestrale distribuisce 1,14 dollari per azione grazie al fatturato a +15% (1 miliardo di vendite a +10%).

Altro titolo a stupire è Netweek, con un +13%, ma qui gli analisti non riescono a comprendere il motivo del rally. Sono state infatti scambiate 1,17 milioni di azioni, molto di più della media di 964.752 titoli nell’arco dell’ultimo mese.

Poi le analisi di Filippo Diodovich e Vincenzo Longo di IG sulle utility italiane, che saranno coinvolte nelle misure del nuovo governo a guida Lega-M5S.
Dovrebbero salire le quotazioni delle utility delle rinnovabili come Alerion Clean Power, Erg e Falck Renewables, mentre le energetiche tradizionali dovrebbero entrare in sofferenza.
Con le conversioni verso le rinnovabili, le aziende come Enel dovrebbero incassare meno dalle bollette.

Il titolo Enel è già dell’8%, A2A del 10% e Terna del 5%.

Piazza Affari: vola Fiera di Milano, crolla la Juventus, sale la Roma

Fiera di MilanoPiazza Affari nel segno di Fiera di Milano, che sta seguendo un rally in questa seduta. A metà della seduta infatti, il titolo guadagna il 3%, grazie alla notizia del ritorno nel segmento Star per la società. Soddisfazione naturalmente dai vertici aziendali, che hanno parlato attraverso l’amministratore delegato e direttore generale, Fabrizio Ciucci. Il percorso di rivalutazione societaria sta iniziando a dare i suoi frutti, dopo che la stessa Fiera di Milano aveva chiesto, un anno e mezzo fa, di uscire dal segmento Star a causa del coinvolgimento nella nota vicenda giudiziaria, che a settembre ha visto la conclusione. Ora si torna in star, e il titolo prende il volo.

Il titolo della Juventusjuventus

Il campionato di calcio ha invece ieri subito una scossa, con la vittoria del Napoli a Torino, anche in borsa. Il titolo della Juventus sta reagendo male alla sconfitta, che la pone a serio rischio per lo scudetto. Le perdite di introiti che potrebbero derivare hanno fatto crollare il titolo del 4%, come era già plausibile dopo ieri sera. I risultati sul campo sono legati agli utili, e Koulibaly potrebbe costare molto alla Juve, non solo nel prestigio sportivo. La Juventus ha ora un calendario difficile, e il titolo oscillerà molto.as-roma

Discorso inverso per la Roma, che è attesa domani a Liverpool per la semifinale di Champions. Oggi il titolo dei giallorossi vola, con il più 6,50%.

Dazi USA: la BCE potrebbe prolungare i QE e i rally dei mercati azionari

azioni bancheOggi si riunisce la BCE e sembra che Draghi vorrebbe prolungare gli stimoli dei QE, per contrastare l’inflazione bassa, il calo del petrolio e le possibili ripercussioni dei dazi USA.

Da tempo la BCE cerca di svalutare l’euro, di fronte a un dollaro sempre debole, per facilitare le esportazioni. La ripresa economica europea ha visto infatti come protagoniste proprio le esportazioni, ora a rischio per la debolezza del dollaro.

L’inflazione

Anche dal fronte inflazione le notizie non sono positive, secondo i banchieri. A febbraio è all’1,2%, molto lontana dal 2% auspicato dal board della BCE. Il petrolio continua a mantenere un prezzo stabile, e la spesa pubblica non preoccupa. In questo scenario dunque, Draghi sta pensando di sostenere le esportazioni con il prolungamento dei QE.

I mercati

Questo si sta traducendo in bassi rendimenti per il mercato obbligazionario, mentre quello azionario potrebbe beneficiare di ulteriori prestiti a basso costo, e continuare i suoi rally.

Gli investitori si stanno rivolgendo a questo mercato ormai da tempo, e le borse continuano a macinare record.
Il vento che soffia su mercato valutario potrebbe spingere ancora verso le azioni e i profitti sul cambio. Nonostante il dollaro debole, l’euro è comunque sceso dal 1,40 di quattro anni fa, consentendo all’Europa un margine di manovra più ampio sui mercati americani e mondiali denominati in dollari.

Aumentano i rendimenti e portano giù le borse

mercato azionarioLe borse mondiali hanno iniziato a rallentare, a partire da Wall Street, regina di record nel 2017. Si cerca di capire se si tratta solo di una pausa di riflessione o se il mercato ha iniziato la sua contrazione. Dalla chiusura di venerdì l’azionario di New York ha perso il 4%, mentre i rendimenti del governo sono arrivati a 2,84%, con un +0,44%. Anche i rendimenti tedeschi stanno salendo. Il petrolio sale e l’inflazione inizia a decollare. Ora tra gli analisti è in corso uno scambio di analisi, per capire come questi fattori influiranno sul mercato azionario, e se questo invertirà la tendenza o no. Il mercato azionario e quello obbligazionario sono stati sempre in concorrenza. Quando uno sale, in genere l’altro scende. L’obbligazionario offre rendite fisse, e quando queste sono alte, vengono preferite alle azioni. Ma non tutti gli analisti sono concordi su questo. Ma con i tassi più alti sale anche l’indice VAN che calcola il rapporto tra tassi e profitti. Ma anche il costo del denaro sta salendo, almeno in usa, aumentando il costo dei debiti. E in particolare sono i debiti delle società quotate in borsa ad aumentare di costo. Quest’anno il costo è stato del 3,5% per le aziende dell’indice S&P 500. Dall’altra parte però, i forti profitti continuano a sostenere i debiti aziendali. N particolare è il settore energetico a beneficiare di questa tendenza, grazie al rincaro del petrolio. Infine, la riforma fiscale di Trump, i cui effetti potrebbero continuare a spingere l’azionario. Ma anche su questo i pareri sono discordanti.

Cosa comprare oggi

eniIl mercato di aggi, analizzato dai broker, propone almeno un paio di azioni segnalate per l’acquisto. La prima è l’Eni, che attualmente cede lo 0,76% ma è segnalata per il buy. Il prezzo attuale è di 13,73 euro, ma gli analisti, in particolare Fidentiis, hanno fissato il target price a 17 euro. Un ottimo guadagna dunque, e un buon suggerimento agli investitori.

Il secondo titolo segnalato per il buy è quello di Anima Holding, a cui Berenberg assegna il disco verde per un’inversione di tendenza per raggiungere il target price di 7,9 euro. Attualmente cede lo 0,72% con prezzo a 6,41 euro. Berenberg inoltre segnala un hold per Azimut Holding con il target price fissato a 18,70 euro. Azimut ora cede il 2,11%, ferma al prezzo di 16,67 euro. Per JP Morgan poi abbiamo Unipol in overweight, che sta guadagnando l’1,85% con prezzo a 3,87 euro. In hold, per Deutsche Bank, anche Pirelli, per cui si assegna un target price di 6,7 euro. Attualmente Pirelli è in perdita del 1,39% ad un prezzo di 6,37 euro.

Quindi oggi abbiamo una serie di target per gli investimenti che potrebbero portare a guadagni consistenti, in particolare per Eni, da cui si attendono buoni movimenti in avanti.

Eni, buon utile semestrale ed il titolo cresce

L’Eni rende pubblici i suoi conti semestrali e la Borsa d Milano approva dando spazio di crescita al titolo, sebbene mantenendo il suo ottimismo cauto. I dati fatti registrare dimostrano, in contrasto con il periodo nero dell’ultimo semestre del 2106, che la società  chiude il primo semestre del 2017 con un buon utile netto.

Bond e azioni: quale futuro?

mercati-azionari-2011-tendenzaA delineare il futuro dei mercati azionari ed obbligazionari è James Swanson, CFA MFS Chief Investment Strategist, e l’analisi rispecchia tutte le incertezze del momento, con i due mercati che sembrano divergere fortemente, con prospettive del tutto diverse, già delineate con l’elezione di Trump e con le politiche monetarie delle varie banche centrali. L’America e l’Europa non si muovono più nella stessa direzione, e i due mercati vanno in senso opposto, con le azioni che spesso segnano dei rush, mentre le obbligazioni riducono le loro rendite. Sullo sfondo, il previsto, ma ancora non realizzato, rialzo dell’inflazione e dei tassi di interesse, che stanno accentuando la forbice tra mercato azionario e mercato obbligazionario, con quest’ultimo sempre meno redditizio.

Ci sarà dunque un nuovo boom azionario in vista? Certamente qui vi sarà inflazione, con un rallentamento sempre più accentuato, specialmente il prossimo anno, che vedrà, sia Fed, che BCE, alzare i tassi, con l’interruzione, molto probabile, dei programmi di QE della banca centrale di Bruxelles.

Poi pesano le incertezze politiche americane, con Trump che sembra sempre più in difficoltà nel mantenere le sue promesse elettorali, soprattutto in materia di fiscalità e stimoli economici. I mercati sembrano non crederci più, o comunque sono assaliti dai dubbi, penalizzando le obbligazioni.

Crollano i bancari, attenzione ai vostri investimenti

Febbraio si preannuncia un mese difficile per i bancari italiani, nonostante a gennaio era sembrato, a tutti gli analisti, che le banche potessero, almeno in borsa, tenere un buon ritmo. Invece il mese ha mostrato i primi scricchiolii, e oggi la seduta è stata addirittura drammatica per le azioni delle banche, che occupano le ultime posizioni verso l’ora di pranzo, dell’indice. Le perdite sono ormai all’ordine del giorno, con BPER Banca a condurre il record negativo con un -4,08%, seguita da Unicredit, che continua a scendere dal giorno delle indiscrezioni su Generali e l’aumento di capitale. Alle 13 e 30 il negativo era di 3,58%. Unicredit sembra una delle banche maggiormente sotto pressione per le sue azioni, ed è presto per dire quando questa pressione finirà, per tutto il comparto. Un po’ meglio BPM, con un -3,05% e Unibanca con il -2,5%. Comunque le quattro banche hanno segnato gli ultimi quattro posti del Ftse Mib. Un periodo difficile, con vendite sostenute delle azioni, che sta portando in basso anche l’indice borsistico, che all’ora di pranzo registrava un -0,98%. Le banche italiane sono sotto l’occhio vigile dell’Europa, che non le crede sane, anche se a quanto sembra, gli analisti dovrebbero preoccuparsi più di quelle tedesche, ma al momento non sappiamo quando finirà questa pressione e quando si tornerà ad investire nel comparto.

Generali Assicurazioni: un titolo in rialzo su cui puntare

Le Generali Assicurazioni volano in borsa con un +5,7%, grazie alle indiscrezioni di un interessamento di Intesa-Sanpaolo, e questo potrebbe essere il titolo su cui investire in questi giorni. Il colosso bancario sembra infatti interessato all’acquisizione di un grosso pacchetto della società triestina, e il titolo potrebbe salire parecchio nei prossimi giorni. La banca, da parte sua, non ha affatto smentito l’interessamento, trincerandosi dietro un secco “no comment” che sa tanto di ammissione. Il consiglio è di investire oggi, perché, come riporta il quotidiano La Stampa, Intesa-Sanpaolo potrebbe arrivare presto a detenere quote alla soglia appena al di sotto dell’OPA; e a quel punto potrebbe lanciare una campagna di acquisizione che porterebbe il titolo ad ottime quotazioni, perfette per chi vuole realizzare un profitto in breve tempo. Anche l’altro colosso delle assicurazioni Allianz sembra essere interessato all’operazione, e potrebbe unirsi ad Intesa-Sanpaolo, per tentare una scalata. Un interessamento di Axa si era avuto nei mesi passati, ma poi il tutto è sfumato senza ripercussioni sul titolo. Gli appetiti odierni di Intesa-Sanpaolo invece sembrano più concreti, in quanto il settore bancario è oggi impegnato a migliorare le proprie garanzie patrimoniali, e un pacchetto di azioni di qualità, potrebbe fare proprio al caso di Sanpaolo.