Salini fa offerta per Astaldi: salgono entrambi i titoli

Salini Impregilo offre 225 milioni per Astaldi ed il mercato reagisce al meglio: dopo il via libera al piano di salvataggio sebbene Astaldi non riesca a fare prezzo in Borsa, resta in preapertura con un rialzo teorico del 9,8% mentre il titolo Salini guadagna in avvio il 5,6% .

astaldi

Astaldi, via libera al concordato dal Tribunale di Roma

Astaldi ha un’opportunità incredibile da sfruttare: è arrivato infatti nella giornata di ieri un importante via libera da parte del Tribunale di Roma. La Corte ha infatti accettato la richiesta di Astaldi di presentare una proposta di concordato in continuità aziendale.

I titoli di oggi a Piazza Affari: giù Astaldi, su Poste Italiane

poste-italianeOggi sono due i titoli in evidenza a Piazza Affari, per motivi diametralmente opposti. Mentre il titolo di Astaldi crolla, quello di Poste Italiane segna un’ottima performance.

Poste Italiane

Poste Italiane segna un +1,8%, nettamente superiore alla performance dell’indice Ftse Mib , fermo ad un +0,3%.

Il titolo guadagna grazie ai nuovi upgrade di Equita e JP Morgan. Per Equita il giudizio sulle Poste passa da “hold” a “buy”. Con JP Morgan si passa da “neutral” a “overweight”. La banca americana imposta il nuovo target price passato da 6,62 a 9 euro.

Tutto grazie al piano industriale varato da Poste, che ha entusiasmato il mercato.

Il titolo Astaldi

Completamente opposta la giornata di Astaldi, che sta perdendo fino al 5,14%. Il gruppo è coinvolto nelle voci di ricapitalizzazioni, prevenienti in particolare da Il Sole 24 Ore. Secondo il famoso quotidiano finanziario, il gruppo ha escluso che si possano emettere nuove obbligazioni, e provvederà ad un aumento di capitale semplice. Questo sarà di 300 milioni. Inizialmente invece era prevista una ricapitalizzazione di 400 milioni, equamente divisi tra liquidità e nuove emissioni obbligazionarie.

La crisi venezuelana dunque si è fatta sentire sul gruppo, che ha dovuto rinunciare anche alle sue mire per il ponte del Bosforo, per puntellare gli assets patrimoniali.
Dure prova che si è trasmessa alla borsa, dove il titolo è crollato.

Astaldi: utile netto semestrale cresce in doppia cifra

E’ cresciuto in doppia cifra l’utile netto semestrale di Astaldi S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, in accordo con quanto emerso dai dati semestrali esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione, Astaldi al 30 giugno del 2011 ha conseguito profitti netti a 35 milioni di euro con un incremento del 12,4% a fronte di un Ebit a +9,4% a 119,6 milioni di euro, e ricavi totali che, a 1.122,3 milioni di euro, sono cresciuti su base annua del 14,3%. A fronte di una forte accelerazione, nel periodo, degli investimenti in concessione, Astaldi al termine del semestre ha riportato una posizione netta finanziaria complessiva per 525,5 milioni di euro. Robusto è anche il portafoglio ordini che, grazie a 1,1 miliardi di euro di nuove acquisizioni, al 30 giugno del 2011 si è attestato a ben 9,1 miliardi di euro.

Astaldi: maxi-commessa in Russia

Nuova commessa corposa in casa Astaldi. Nella giornata di ieri, venerdì 10 giugno 2011, infatti, la società quotata in Borsa a Piazza Affari, e specializzata nelle grandi opere di ingegneria, ha annunciato d’essersi aggiudicata in Russia un contratto avente un controvalore complessivo pari a 700 milioni di euro. Trattasi, nello specifico, dell’acquisizione dei lavori per andare a realizzare, a San Pietroburgo, il nuovo terminal internazionale dell’aeroporto. La commessa, per la quale Astaldi è in quota al 50%, è stata acquisita attraverso la joint venture con la IC Ictas, società di costruzioni turca, e per iniziativa del committente NCG, Northern Capital Gateway, che è un consorzio internazionale al quale partecipano Copelouzos Group, VTB Capital e Frankfurt Airport Group, operatore leader a livello internazionale nella gestione aeroportuale.

Astaldi: dividendo 2010 aumenta del 15%

Aumenta del 15% il dividendo 2010 del Gruppo Astaldi che sarà pagato agli azionisti, previa approvazione da parte dell’Assemblea, il prossimo 5 maggio del 2011. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che il Consiglio di Amministrazione della società, sotto la presidenza di Paolo Astaldi, ha esaminato ed approvato sia il progetto di bilancio individuale, sia il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre del 2010. Nel dettaglio, l’anno si chiude con una crescita del 9,2% a 2,04 miliardi di euro dei ricavi totali a fronte di un Ebitda cresciuto dell’11,2% a 229,2 milioni di euro, ed un portafoglio ordini che ha superato il livello dei 9 miliardi di euro; il cash-flow generato dal settore costruzioni è stato nell’anno positivo e pari a ben 60 milioni di euro. La posizione finanziaria netta totale si è attestata a 384,3 milioni di euro rispetto ai 421,4 milioni di euro al 31 dicembre del 2009.

Astaldi: commessa per estensione metropolitana Milano

La società di progetto Metro 5 S.p.A., di cui fanno parte Astaldi S.p.A. e, tra gli altri, anche le società di Finmeccanica Ansaldo Breda e Ansaldo STS, ha stipulato un contratto, avente un controvalore pari a 872 milioni di euro, per l’estensione della “M5“, la nuova linea della metropolitana di Milano. A darne notizia con un comunicato congiunto sono state in data odierna le due società quotate in Borsa a Piazza Affari Astaldi e Ansaldo STS, sottolineando come il contratto sia stato sottoscritto con il Comune di Milano; trattasi di un’opera che prevede il prolungamento della linea M5 della metropolitana di Milano fino allo stadio di San Siro. Il controvalore della commessa che, come sopra citato, è pari a 872 milioni di euro, comprende sia la progettazione, sia la realizzazione delle opere tecnologiche e di quelle civili a fronte di finanziamenti che giungono in parte dal Comune di Milano e dai privati, ed in parte dal Ministero delle Infrastrutture in base ad una delibera del CIPE del mese di novembre del 2009.

Astaldi: costituita la NewCo sulle Concessioni

In linea con quanto già reso noto nelle scorse settimane alla comunità finanziaria, Astaldi ha comunicato in data odierna che è stato costituita la NewCo Astaldi Concessioni. La notizia arriva in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione della società, dei dati semestrali al 30 giugno scorso, caratterizzati da una crescita dell’utile netto consolidato del 15,3% a fronte di un fatturato in crescita del 5,5% a 976,3 milioni di euro, e nuove acquisizioni per oltre un miliardo di euro che portano il portafoglio ordini sopra i nove miliardi di euro. Migliora inoltre in maniera significativa la posizione finanziaria netta, attestatasi a 456 milioni di euro rispetto al valore di 543 milioni di euro rilevato alla fine del primo trimestre del corrente anno. Nel primo semestre del 2010, inoltre, l’Ebitda è aumentato del 6,3% a 109,7 milioni di euro, mentre l’Ebit nel periodo ha fatto registrare, allo stesso modo, un incremento del 6,3% a 84,1 milioni di euro.

Astaldi: parte la NewCo sulle concessioni

astaldi-concessioni-newcoIl Consiglio di Amministrazione di Astaldi, riunitosi nella giornata di ieri, venerdì 18 giugno 2010, ha approvato una delibera che porterà alla nascita di una nuova società, una “Newco“, nel settore delle concessioni. Il progetto rientra nell’ambito di una razionalizzazione della presenza della società in un settore che, come messo in evidenza dall’Amministratore Delegato, Stefano Cerri, ha oramai assunto una valenza strategica. La “Newco” sarà interamente posseduta da Astaldi e, in accordo con quanto sottolineato dall’Ad Cerri, permetterà alla società sia di valorizzare ulteriormente i propri asset, sia di consolidare la propria leadership in Italia e all’estero garantendo di conseguenza un nuovo impulso in termini di crescita dimensionale. Nel dettaglio, l’operazione relativa alla creazione della “Newco” sarà articolata in più fasi e partirà con il trasferimento delle partecipazioni societarie detenute da Astaldi nel settore delle concessioni unitamente alle iniziative in essere riguardanti i parcheggi e tutte quelle che risultano essere nel settore in fase di sviluppo.