Shell e Bg: fusione storica nel comparto gas

C’è un nuovo e importante matrimonio nel comparto energetico europeo: la società petrolifera anglo-olandese Royal Dutch Shell ha confermato di aver chiuso l’acquisizione della rivale britannica British Gas (Bg) per un valore pari a 47 miliardi di sterline: si tratta pertanto di una cifra traducibile in 65 miliardi di euro.

Questa passa in rassegna come la prima super-fusione di Shell da 10 anni a questa parte. L’obiettivo della compagnia? Espandere la produzione di gas colmando il gap con ExxonMobil, il colosso Usa. Bg ha il controllo grandi progetti in Brasile, Africa orientale, Australia, Kazakhstan e Egitto. Era valutata sul mercato 46 miliardi di dollari. La capitalizzazione di mercato di Shell è di 202 miliardi di dollari, contro i 360 miliardi di dollari di ExxonMobil. Shell pagherà 383 pence e 0,4454 azioni B Shell per ogni titolo di Bg. L’azionariato di Bg peserà circa il 19% sulla nuova entità che nascerà dalla fusione.

Ben Van Beurden, amministratore delegato di Shell, subito dopo l’annuncio dell’offerta amichevole per Bg, ha dichiarato:

L’operazione con Bg garantirà un aumento dei ricavi di Shell entro il 2017 ed è strategica per gli azionisti. Shell ha in programma di cedere 30 miliardi di sterline di asset nel 2016-2018 L’operazione dovrebbe completarsi all’inizio del 2016. Shell non prevede “grandi questioni” Antitrust su questa operazione.. Shell prevede che la nuova società registrerà un “leggero” aumento dell’utile per azione già nel 2017 e un “forte” aumento degli utili per azione dal 2018 in poi; dall’operazione si prevede anche una crescita del flusso di cassa operativo per azione a partire dal 2016. Shell ha confermato l’intenzione di pagare un dividendo di 1,88 dollari per azione ordinaria nel 2015 e almeno lo stesso importo nel 2016. La compagnia prevede di iniziare un programma di riacquisto di azioni proprie nel 2017, pari ad almeno 25 miliardi dollari nel periodo 2017-2020.

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