Rendimento in doppia cifra per i bond Transocean

Il mercato obbligazionario europeo tratta sui livelli di chiusura di venerdì. Il Bund rende lo 0,73%, il Btp l’1,92% con spread a 119 punti base. Per quanto concerne il fronte dei dati macro, le vendite al dettaglio in Germania a luglio hanno fatto registrare un incremento superiore alle attese, risultando pari a +1,4% m/m e +3,3% a/a (+1,2% m/m e +1,5% a/a il consenso).

Il tasso di inflazione dell’Eurozona, nella lettura preliminare, si e’ attestato allo 0,2% a/a, lievemente piu’ alto delle attese allo 0,1% a/a e in linea con il dato di luglio.

Intanto, Transocean è in difficoltà. Il crollo del prezzo del petrolio sta mettendo alle corde il gruppo svizzero attivo nelle perforazioni sottomarine di petrolio e di gas. Il costo di finanziamento delle obbligazioni in dollari è praticamente raddoppiato da un anno a questa parte superando la doppia cifra per le scadenze medio-lunghe. Le quotazioni azionarie di Transocean sono ai minimi degli ultimi cinque anni e la compagnia ha convocato gli azionisti in assemblea per votare una riduzione del valore nominale delle azioni del 50% per coprire parte delle perdite e sospendere il pagamento due delle quattro tranches del dividendo già approvato.

Le difficoltà di Transocean sono ben visibili anche sui rendimenti dei bond in dollari: il titolo da 900 milioni con cedola 6,50% e scadenza 2020 (US893830AY53 ) prezza 83 e rende più del 11%. Sotto pressione anche le scadenze più corte, come il bond Transocean 3% 2017 (US893830BD08) che prezza 93 e rende il 6,80% a 25 mesi dalla scadenza. La debolezza prolungata nel tempo del mercato petrolifero e la concorrenza hanno degradato la qualità del credito di Transocean – fanno notare gli analisti -. Solo la scorsa primavera, sia Standard & Poor’s che Moody’s hanno ridotto il merito creditizio a BB+ e Ba1 rispettivamente, al di sotto della fascia “investment grade”

 

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