Rating bond ibrido Enel Bbb-

enelStandard & Poor’s ha fissato il proprio rating sul bond ibrido Enel. Il titolo, che verrà emesso dalla società energetica nel corso dei prossimi giorni, è stato valutato a Bbb-, due “gradini” sotto il rating assegnato alla compagnia elettrica italiana. Il taglio di due notch, secondo quanto precisato dall’agenzia di rating, rifletterebbe il rischio implicito di questa tipologia di emissioni ibride, un prodotto subordinato, con pagamento della cedola potenzialmente posticipabile.

Standard & Poor’s si sofferma inoltre sul trattamento ai fini del debito di tale bond ibrido, sottolineando come Enel abbia deciso di ricorrere a tale titolo poichè classificabile per il 50 per cento come debito e per il 50 per cento come equity, riducendo dunque l’impatto sulla posizione finanziaria della società ai fini della determinazione del rating.

Nonostante ciò, Standard & Poor’s “avverte” come tale classificazione potrà essere mantenuta in validità solamente fino alla prima finestra prevista per il rimborso di questa obbligazione. L’emissione ibrida di Enel – spiega ancora l’agenzia di rating – avrà una durata fino al 2073 e sarà suddivisa in euro, sterline e dollari statunitensi (qui il nostro recente speciale sul bond ibrido Enel 2013).

Per quanto conerne la quota in valuta europea, la prima call per il rimborso è stimata per il 2019, mentre per quella in sterline e per quella in dollari occorrerà rispettivamente attendere il 2020 e il 2023. In altri termini, tra sei anni tutta la tranche in euro verrà classificata a debito, tra sette anni quella in sterline e tra dieci anni quella in dollari.

Lunedì partirà invece il road show internazionale di Enel, che si protrarrà per tutta la settimana. Obiettivo è quello di emettere con successo tra i 2 e i 3 miliardi di euro entro la metà del mese di giugno, andando così a soddisfare le esigenze finanziarie del gruppo, senza tuttavia pesare eccessivamente sul fronte del debito (o, per lo meno, ritardare temporalmente il suo peso).

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