Ottimi risultati per Tiscali, e il titolo vola

tiscaliTiscali vola in borsa con un ottimo +11% delle sue azioni, grazie alla pubblicazione dei risultati semestrali che segnano dati più che positivi. Tiscali ha segnato un fatturato di 103,6 milioni, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso dunque, che era di 96.9 milioni, l’incremento è del 6,9%. Risultati che riportano Tiscali in auge, e rispetta le previsioni degli analisti, che avevano pronosticato risultati migliori tra il 5 e l’8%. Previsioni rispettate dunque, e grande felicità per gli investitori, che vedono il loro capitale rivalutato. Probabilmente si assisterà ad una flessione, nei prossimi giorni, dovuta alle prese di profitto, ma il titolo Tiscali continuerà a dare soddisfazione al propri azionisti. Il margine operativo lordo infatti cresce di 2 milioni, attestandosi a 14,4 milioni, registrando un incremento del 16,3%. Buoni i risultati dell’utile netto, che arriva a 24,5 miliono, mentre il passivo registra 17,7 milioni.

Sarà dunque un anno positivo per l’azienda, e gli analisti suggeriscono un buy per le azioni, in attesa di nuove crescite del titolo, alla fine dell’anno, che dovrebbe concludersi in linea con il primo semestrale. Anche se l’incremento maggiore dovrebbe essere passato, il titolo potrebbe dare ancora soddisfazioni, e nei prossimi giorni, dopo le prese di profitto, dovrebbero ripartire gli acqusti.

Ipo Pirelli: come si comporterà il titolo?

E’ partita ieri l’offerta pubblica delle azioni Pirelli volta al ritorno della società alla borsa di Milano: essa avrà fine il prossimo 28 settembre e con molta probabilità il titolo ritroverà il suo posto a Piazza Affari già dal 4 ottobre prossimo.

Il Dow Jones farà un nuovo record?

Tra poco il Dow Jones apre le contrattazioni, e molti investitori si stanno fregando le mani, perché è attesa una nuova seduta record per il listino americano. Tutte le indicazioni sui futures danno segnali di un’altra giornata molto positiva per New York, e l’apertura è già in verde, con un +0,16 per cento e 22307 punti. I futures segnavano, a due ore dall’apertura, già uno 0,26 per cento in più, e la leggera flessione è solo un piccolo assestamento, in previsione dell’apertura ufficiale. Intanto sul listino S&P 500 la crescira è dello 0,21% mentre i futures sul Nasdaq viaggiano a +0,17%. questi numeri di pre-apertura sono segnali molto positivi, e molti investitori stanno osservando il mercato americano o hanno già investito, sicuri di un segna più piuttosto significativo per l’apertura della settimana. Il week-end infatti si è svolto senza sorprese, ed è possibile che Dow Jones e l’S&P 500 soddisferanno quanti hanno puntato su questi listini. In particolare la situazione di trend positivo potrebbe protrarsi anche per il resto della settimana, imprevisti permettendo, perché sono previsti buoni dati macro per oggi, con la pubblicazione delle previsioni sull’indice del mercato immobiliare NAHB a settembre e i risultati degli acquisti netti di attività finanziari a lungo termine di luglio.

Avanzo commerciale: si riduce quello dell’Eurozona

Buone notizie ancora per ciò che concerne il commercio estero: il dato continua a rimanere positivo per l’Unione Europea, un fattore che fa generalmente ben sperare per il bilancio generale e l’economia della zona stessa.

Continua il crollo delle cripto

bitcoinIl trend negativo delle criptovalute continua anche oggi, con un crollo totale di tutti i principali listini. Gli investitori hanno ormai perso più del 25 per cento in tre giorni, e il trend sembra non invertirsi, in mancanza di notizie positive per le cripto, sempre molto sensibili alle dichiarazioni e ai movimenti dei governi e delle banca mondiali.

A scatenare il crollo ci ha pensato JP Morgan, per bocca del suo Ceo, con le dichiarazioni contro Bitcoin, definito una truffa.

Così, oggi la regina delle cripto perde un altro 6%, scendendo sotto quota 3700 dollari. Una diminuzione di 1000 dollari in una sola settimana. Peggio va a Ethereum Classic, sotto del 12% e a quota 12,35 dollari, e al LiteCoin, con una perdita secca del 13%. Ripple perde il 7% e torna sotto quota 0,19 dollari, mentre Ethereum scende sotto la resistenza dei 260 dollari.

Un calo vistoso, che richiederà del tempo per essere recuperato. Ma intanto si stempera il divieto cinese sulle Ico, e i principali quotidiani della Cina si dicono fiduciosi in una regolamentazione nell’immediato futuro, che riporti le criptovalute in auge. Nessuno vuole perdere questo mercato, volatile ma anche internazionale. Perdere le criptovalute, in futuro, potrebbe rivelarsi un errore grossolano.

Intesa Sanpaolo e Unicredit escono da Eramet

Intesa Sanpaolo e Unicredit escono da Eramet. Si è conclusa nella notte la cessione dell’11,176%, equivalenti a 2.971.186 di azioni ordinari per un corrispettivo economico di circa 169,4 milioni di euro. Un cambiamento atteso che non stupisce.

La Banca Popolare di Bari e gli attacchi di stampa

Sul portale della Banca Popolare di Bari è stato pubblicato un comunicato stampa in cui l’Istituto bancario ha denunciato attacchi di stampa falsi e diffamatori, con contenuti che “trascendono i limiti del legittimo esercizio del diritto di cronaca e della corretta informazione”.

Alla base di questa denuncia c’è un articolo pubblicato ieri sull’inserto economico di Repubblica, Affari e Finanza, considerato diffamatorio per la banca. Il quotidiano ha pubblicato notizie del tutto infondate, prive di fondamento e particolarmente lesive, che hanno provocato un vero e proprio allarmismo tra gli investitori, gli obbligazionisti e i depositanti. Questo ha messo in discussione la solidità della Banca Popolare di Bari, che ha voluto sottolineare anche i riferimenti dell’inserto economico del quotidiano alla vicenda totalmente diversa delle banche venete, con accostamenti inopportuni ed offensivi rivolti alla profonda devozione religiosa di Bari per il suo Santo Patrono. Perchè è avvenuto tutto ciò? C’è qualche manovra politica dietro la vicenda?

La banca non ha perso tempo ed è subito intervenuta a livello giudiziario contro coloro che hanno diffuso notizie prive di qualsiasi fondamento, per richiedere i danni di immagine causati dall’abuso dello strumento informativo, tutelando così tutti i risparmiatori che hanno sempre avuto una grande fiducia nei confronti dell’Istituto.
Questa nota stampa è stata diffusa alla CONSOB per tutte le valutazioni di competenza.

Link alla nota stampa

Mediobanca: Unipol occasione d’acquisto

Unipol è considerata “occasione d’acquisto” da Mediobanca che in questa giornata fa un vero e proprio upgrade del titolo relativo al gruppo assicurativo: un azione che porta il titolo a respirare e l’istituzione a consolidare quei cambiamenti intrapresi proprio necessari a ritirare su la sua reputazione.

Carige: i bond subordinati 2020 volano

carigeLe obbligazioni high yield 7,321% al 2020 tornano a salire, con un altro +2,6% per superare quota 80. Si tratta di un forte rialzo sul medio periodo, dopo il minimo storico di giugno. Da allora, i rendimenti sono cresciuti e le obbligazioni hanno fato segnare un rialzo del 100%, grazie soprattutto al nuovo piano industriale che spinge gli investitori alla fiducia sull’acquisto dei bond, oggi al 14% di rendimento. Il piano verrà divulgato in settimana, dopo la riunione dello scorso venerdì che ha dato il via libera alle nuove strategie di Banca Carige, incentrate sulla ristrutturazione degli esuberi, e sul ritorno al verde in bilancio. Su queste due problematiche è stato basato il piano, che vuole far tornare la banca in attivo già dall’anno prossimo, anche se lo scorso trimeste si è chiuso con un passivo di 113 milioni di euro, comunque minore dei 154,9 milioni di perdite registrate nel primo trimestre, di cui 66 milioni sono per la cessione Gacs. Bene il risultato dei crediti deteriorati, scesi a 7,2 miliardi lordi, con una diminuzione di 1 miliardo rispetto ai due trimestri precedenti. Togliendo la cessione Gacs, secondo la Banca Carige, i crediti deteriorati sarebbero inferiori ai 3 miliardi lordi, pari ad 1 miliardo netto.

Questi sono i numeri che stanno portando i band subordinati di Carige in alto.

Nuovo bond a tasso fisso per Eni

Novità (ma non proprio) per gli investitori da parte di Eni: il colosso italiano del settore oil decide infatti di lanciare un bond a tasso fisso: ha infatti avviato in queste ore il collocamento di un bond senior unsecured a tasso fisso in euro con scadenza al 14 marzo 2025.

Ferrari in picchiata, borsa Milano in negativo

Azioni Ferrari

Non è stato un buon giorno per gli investitori del titolo Ferrari, dopo il downgrade di JP Morgan che ha scatenato le prese di profitto. Il titolo scivola del 6,7%, dopo giorni di rally costante, ma molte sono le critiche al downgrade di JP Morgan, per alcuni analisti ingiustificato nelle motivazioni. Per la banca americana, la Ferrari potrebbe entrare in business rischiosi come quello del Suv, ma in realtà oggi, sono proprio i Suv uno dei segmenti più trainanti del settore, e comunque Ferrari ha già dichiarato di non volersi impegnare nel settore. Poi la possibile IPO su Maserati, che però è stata già seccamente smentita da Marchionne. Infine la concorrenza sempre più agguerrita dei grandi marchi come Lotus e McLaren, che però il Cavallino ha sempre gestito egregiamente, da decenni, e quindi sembra una motivazione del tutto debole. Anzi, vincendo sempre la concorrenza la Ferrari è diventata un mito talmente solido tra le supercar, che la concorrenza degli altri marchi l’ha rafforzata, piuttosto che indebolirla.

Insomma, la realtà sembra dire che il downgrade di Morgan sia stato solo un segnale per scatenare le prese di profitto di alcuni investitori, più svelti degli altri nel capire i movimenti del mercato. Chi ha approfittato dei rally dei giorni scorsi ha realizzato un buon profitto, chi invece pensa di investire in azioni Ferrari, adesso potrebbe approfittare del ribasso del prezzo, per aspettare il prossimo rally.

Cala il fatturato della Lego, provvedimenti presi

Brutte notizie per la Lego ed i suoi lavoratori sparsi in tutto il mondo: cala il fatturato e partono licenziamenti per almeno 1400 unità.  Il gruppo danese, a sorpresa, ha incontrato problemi in questi primi sei mesi del 2017 in modo tanto radicale da rendere necessario un intervento drastico.

Crollo delle Criptovalute: la Cina vieta e ICO

bitcoinOggi la Banca Centrale cinese ha annunciato il divieto, per i provati, di utilizzare le ICO, le offerte di criptovaluta per raccogliere fondi, stabilendo anche che i risparmiatori dovranno essere risarciti. È un colpo durissimo per le criptovalute, che hanno perso in un’ora fino al 20% del loro valore. Per la banca centrale, le ICO sono una illegale raccolta di risparmio, e le critptovalute perdono una parte importante, seppur non essenziale, della loro circolazione. Ma la Cina ha vietato anche le piattaforme di scambio valutario con le currency ufficiali, e questo è un altro duro colpo per il mercato, visto che proprio la Cina era diventata terreno fertile per le criptovalute. Il paese passa dunque da un’assenza di regolamentazione ad una delle regolamentazioni più ferree del mondo. Proprio l’Asia si stava segnalando come grande protagonista della circolazione della crittografia valutaria, anche in Corea.

Bitcoin cade del 8%, ma il tonfo più grande è quello di Ethereum, che cede più del 17%, e LTC più del 18%. Alle altre non va meglio, con perdite di almeno il 10%.

Il crollo medio del mercato è del 18%, con una capitalizzazione di 150 miliardi, 30 miliardi in meno in pochissimo tempo.

Quale sarà il futuro delle cripto ora? Certamente avranno tempo e modo di riprendersi, e questo potrebbe anche essere il momento buono, per i ritardatari, di investire per avere buoni guadagni a breve, quando gli investitori avranno assorbito la botta.

Moody’s rivede in rialzo Pil Italia: +1,3%

Anche Moody’s ha buone notizie per l’Italia: l’agenzia di rating ha infatti rivisto al rialzo le stime di crescita del Pil italiano. Per i suoi esperti quest’anno e l’anno prossimo l’Italia crescerà dell’1,3% contro lo 0,8% e l’1% stimato in precedenza.