Crollo lira turca colpa del presidente Erdogan?

Il crollo della lira turca è da attribuire al presidente Erdogan ed alla sua incapacità di valutare le conseguenze delle proprie parole? La risposta è positiva, almeno in parte: parzialmente la colpa è anche di una Banca Centrale che sembra incapace di farsi rispettare.

Bond bancari, qual è la situazione?

intesa sanpaoloLa situazione degli istituti di credito italiani, oggi, e dei bond bancari in particolare, è abbastanza negativa, a causa del rally dello spread italiano. Negli ultimi giorni si è assistito a molti sell off, in particolare di Mps, dopo le dichiarazioni dell’esponente leghista Borghi, e quelli di Unicredit e Sanpaolo. I rendimenti stanno sentendo la pressione degli investitori.

La situazione

Molte vendite sono state effettuate per i decennali Bond Tier 2 di Mps, per monetizzare un titolo che aveva avuto una quotazione iniziale troppo alta.

E l’istituto deve ancora cartolarizzare i suoi NPL per circa 24 miliardi. L’attuale situazione italiana, con un governo che stenta a decollare, sta affossando il comparto bancario, Mps in testa, detenuta al 68% dal Tesoro.

Una grossa mano arriva dalla BCE, che sta cercando d risolvere i problemi degli istituti di credito italiani con l’acquisto di obbligazioni. Ma nonostante le massicce operazioni, i crediti inesigibili sono ancora troppi, e il programma di QE dovrà necessariamente terminare per la fine dell’anno, o al massimo tra 18 mesi, quando Draghi dovrà lasciare il suo mandato in scadenza ad un tedesco, che non sarà così accomodante.

Per Intesa Sanpaolo e Unicredit invece, nonostante i sell off siano stati importanti, la situazione patrimoniale è solida. Le due banche non hanno sofferto grazie ad una gestione più attenta e florida finanziariamente.

Le azioni di oggi. Chi vola e chi scende

wall-streetGli analisti avevano già predetto che l’apertura di Wall Street sarebbe stata negativa, e così è stato. Ora il Dow Jones perde lo 0,32% e il Nasdaq fa esattamente la stessa cosa nel suo indice. Lo S&P 500 scende dello 0,45%. Però ci sono molti elementi per quel che riguarda le azioni.

Chi scende e chi sale

Tra le azioni c’è il solito saliscendi. La Hewlett Packard Enterprise pere il 6% per le prese di profitto, grazie ad una buona trimestrale, ma a stupire è Tiffany con il+14,95%. Per l’azienda del lusso, la trimestrale distribuisce 1,14 dollari per azione grazie al fatturato a +15% (1 miliardo di vendite a +10%).

Altro titolo a stupire è Netweek, con un +13%, ma qui gli analisti non riescono a comprendere il motivo del rally. Sono state infatti scambiate 1,17 milioni di azioni, molto di più della media di 964.752 titoli nell’arco dell’ultimo mese.

Poi le analisi di Filippo Diodovich e Vincenzo Longo di IG sulle utility italiane, che saranno coinvolte nelle misure del nuovo governo a guida Lega-M5S.
Dovrebbero salire le quotazioni delle utility delle rinnovabili come Alerion Clean Power, Erg e Falck Renewables, mentre le energetiche tradizionali dovrebbero entrare in sofferenza.
Con le conversioni verso le rinnovabili, le aziende come Enel dovrebbero incassare meno dalle bollette.

Il titolo Enel è già dell’8%, A2A del 10% e Terna del 5%.

Alitalia, decreto di proroga attaccato da emendamenti

Sembra impossibile ma per Alitalia e la sua vendita il percorso verso la risoluzione dei problemi sembra aumentare con il passare dei giorni: sono infatti 17 gli emendamenti presentati relativamente al decreto di proroga ora presente in Senato.

alitalia

Grandi manovre per gli investitori dei bancari a Milano

intesa sanpaoloComparto bancario italiano in crisi all’apertura della borsa di Milano, con nette perdite e spread a 170 punti base. Continua l’agonia dei bancari, dopo la firma del contratto di Governo tra Lega e M5S, con lo spread che non ferma la sua corsa. Poi il recupero dei bancari.

I titoli in difficoltà

A Milano l’apertura è delle peggiori, con un calo netto del 1,7% che continua fino all’1,84% di perdita, per poi segnare un leggero recupero a -1,3%. A soffrire tutti i bancari, a partire da Intesa Sanpaolo, che perdeva pesantemente, prima di recuperare fino alla parità.

A pesare non solo la situazione dello spread, ma anche i dividenti, con le cedole staccate questa mattina. Gli investitori hanno voluto procedere con le prese di profitto, prima che lo spread desse segnali ancor più negativi per il mercato azionario.

Anche Banca Generali apre sotto la chiusura, per poi iniziare un rally, con il +1,10%, con la promessa di mantenere il prezzo e continuare a salire.

Stesso discorso per Unicredit, con una caduta iniziale e poi il +0,68% messo in cassaforte, per il momento, sull’indice milanese.

In controtendenza Mediolanum, che apre sotto la parità e non riesce a reagire, mentre continua la discesa del prezzo di Monte Paschi, ancora in negativo, dello 0,14%, dopo un’apertura ancor più pesante.

Alitalia, sindacati voglio nuova governance

Nuovo capitolo dell’infinita storia di Alitalia: ora i sindacati richiedono una nuova governance in azienda al fine di proteggere i lavoratori ed indirizzare in modo migliore l’operato relativo alla vendita del vettore: è stato chiesto in Commissione speciale del Senato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl, ascoltati sul Dl di proroga Alitalia.

Il giorno pesante di Piazza Affari e le previsioni di oggi

unicreditA Piazza Affari ieri è stata una giornata pesante, con un rosso del 2,32%. La giornata è stata caratterizzata dalle molte vendite e dall’impennata dello spread italiano, che ha visto i titoli governativi tornare sopra al 2% e il differenziale raggiungere i 150 punti.

La giornata è stata caratterizzata dalle forti vendite, e le previsioni per questa mattina non sono favorevoli.

La situazione

Pesa, sulla borsa milanese, l’attuale situazione politica, incerta e confusa, e in particolare la bozza di contratto tra Lega e M5S con la richiesta di cancellazione del debito italiano per 250 miliardi. Una richiesta di difficilissima attuazione, perché comporterebbe degli scenari finanziari disastrosi per l’economia italiana, la credibilità del debito, oltre ad avere implicazioni tecniche di difficile soluzione, secondo le attuali regole contabili, pur avendo delle possibilità normative.

Non a caso, il settore che più ha sofferto ieri, è stato quello bancario, con una perdita del 3,7%. Una mano l’ha data Saipem, con un rialzo di oltre il 12%, ma oggi sarà un’altra giornata convulsa. Gli investitori punteranno gli occhi sempre sul settore bancario. Sarà da capire se l’aria di diffidenza dei mercati, verso l’Italia, continuerà, oppure si tornerà agli acquisti, per tentare di ottenere dei profitti dalle vendite di ieri. Attenzione quindi all’apertura di questa mattina.

Titolo Vodafone in calo dopo addio Colao

Vodafone perde il suo amministratore delegato: Vittorio Colao ha infatti annunciato che ad ottobre, dopo 10 anni di guida praticamente priva di sbavature, l’azienda dovrà andare avanti senza di lui: il titolo Vodafone, a differenza del board della società, non ha preso bene l’annuncio.

Investire in Bond o azioni?

azioniInvestire in Bond o azioni? La risposta è affidata ad un’intervista di Investire Oggi a Marco Ianniello, fondatore di Trendin Time e studioso dei mercati.

L’intervista

Marco Ianniello risponde alle domande, a partire da quelle sul mercato valutario, con il dollaro che avanza, dopo un lungo periodo di flessione in cui aveva perso fino al 20%, dopo aver guadagnato anche di più.
Ora tutto dipenderà dalla BCE, che continua a mantenere la sua politica monetaria, in attesa di tempi migliori. È probabile che bisognerà aspettare il 13 settembre, con la riunione della BCE, per capire quando Draghi inizierà ad abbandonare il QE.
Oggi i Bond governtivi statunitensi hanno fatto guadagnare anche il 3%, e molti analisti sono critici con il rialzo dei tassi della Fed. L’economia americana comunque non si ferma, anche se i risultati dell’inflazione sono deludenti.

Comunque tanti altri vedono il tasso del dollaro al 1,75% corretto.
Dopo il 2017 in cui le borse hanno ruggito (Wall Street a +45%), l’analista Iannello si aspetta dei punti di supporto (per Wall Street a 23.300 punti), ma continua ad indicare le azioni come investimento, giudicando pericolosi i bond.

I mercati azionari stanno apportando delle correzioni, ma non crolleranno, mentre per i bonds, il futuro è molto incerto.

Donald Trump affonda la Zte con un bando

Donald Trump affonda la ZTE con un bando, creando in qualche modo la prima vittima della guerra fiscale tra gli Stati Uniti e la Cina: l’azienda ha infatti deciso di cessare tutte le attività dopo il bando di 7 anni ricevuto da parte dell’amministrazione statunitense.

Enel e Unicredit: trimestrali e azioni

unicreditContinuano le pubblicazioni delle trimestrali a Piazza Affari, e le conseguenti reazioni dei mercati sul prezzo delle azioni. Se per Unicredit è boom, per Enel è invece un flop, e i mercati premiano il titolo bancario e puniscono quello energetico. Azioni Unicredit su, e azioni Enel giù.

Unicredit

Gli azionisti e investitori di Unicredit possono sorridere, grazie ad un bilancio che parla di un boom di utili nel primo trimestre dell’anno. Utile netto a +22,6%, pari a 1,1 miliardi di euro, e margine operativo netto a +25,5%, pari a 1,9 miliardi di euro.
Le commissioni aumentano del 2,8%, e solo i ricavi scendono, da 5,15 miliardi a 5,11 miliardi di euro, ma questo è dovuto dai tassi bassi imposti dalla BCE.
Migliora anche la situazione patrimoniale, con la diminuzione delle esposizioni deteriorate di più di 10 miliardi.

Balzo delle azioni in apertura questa mattina a Piazza Affari. Il titolo segna il +2,77% a 18,02 euro per azione.

Enel

Male invece Enel, con la trimestrale che delude i mercati. L’apertura sul MIB di Milano è pessima, con perdite per il titolo in apertura fino al 2,4%, per poi riprendersi a -1,76%. A pesare sulle quotazioni la flessione, del 2,2%, dei ricavi, fermi a 18,95 miliardi di euro. Risultato netto a 1,17 miliardi di euro, +18,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Unicredit, affondo di Caius sul capitale

Caius Capital, il fondo speculativo specializzato in crediti deteriorati mette sotto accusa Unicredit sollevando alcune perplessità e mettendo in discussione il CET1 della banca. Ovviamente la banca non è rimasta a guardare, rispondendo immediatamente alle illazioni, che però hanno già portato Piazza Affari a reagire debolmente per ciò che riguarda il titolo.

Trimestrali e azioni. Alcuni spunti ed esempi

posteOramai è tempo di trimestrali per molte aziende quotata, e si muovono le agenzie di rating con le valutazioni outlook. Per Poste Italiane arriva la conferma dell’agenzia Fitch, su outlook BBB/F2 per le azioni dell’azienda.

La situazione delle azioni di Piazza Affari

Il rating sovrano dell’Italia resta a BBB perché secondo Fitch l’Italia continua a fallire il raggiungimento degli obiettivi sul rapporto debito/Pil. Per questo Poste resta con valutazione BBB, essendo una controllata dello Stato per il 35% del capitale. Ci sono poi i titoli garantiti dal Governo che vanno a compensare i servizi.

Altro titolo sotto osservazione è quello di Moncler, il famoso marchio che apre debole dopo il downgrade di JP Morgan e Banca Akros. Per la JP Morgan il rating di Moncler scende a neutral con target price che sale a 33,5 euro. Banca Akros lo vede a 37,5 euro. La Moncler ha avuto un ottimo rally nell’ultimo anno, con un aumento del valore delle azioni del 50%, e le trimestrali stanno dando risultati al di sopra delle previsioni. I ricavi salgono a 332 milioni di euro ma su Moncler il sell off delle azioni che stanno portando il prezzo giù.
Oggi arriveranno le trimestrali anche per Italgas, Ferragamo, Banco di Sardegna, Cerved, Elica, Fincanieri, Prima Industrie, Risanamento, Valsoia e KI Group.

Mycrypto-Invest: investimenti e garanzie

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