Oro perde 25$ in un minuto a causa dei fondi speculativi

Ieri il mercato dei metalli preziosi è stato scosso, intorno alle ore 14,20 italiane, da un’improvvisa liquidazione che ha fatto perdere ben 25 dollari alla quotazione dell’oro. L’episodio è finito sotto i riflettori non tanto per l’ampiezza della discesa dei prezzi, bensì per il tempo che ci è voluto per assistere al crollo della quotazione da 1.735 dollari a 1.710 dollari l’oncia. Infatti, l’oro ha perso 25$ in meno di un minuto. Ma cosa è successo esattamente? C’è lo zampino dei fondi speculativi

Infatti, alcuni hedge funds hanno premuto eccessivamente il grilletto, scaricando contemporaneamente sul mercato ben tre milioni e mezzo di once attraverso la vendita di contratti finanziari sull’oro scambiati sulla borsa dei futures del Comex. Secondo quanto affermato da diversi trader, è giunta una vendita di 35.000 contratti futures sull’oro. La discesa delle quotazioni è proseguita anche nei minuti successivi, tanto che i prezzi del gold raggiungevano 1.705,5 dollari, tornando sui livelli minimi di metà novembre.

Il crollo dell’oro, che oggi ha ripreso quota tornando poco sotto 1.730 dollari, ha influenzato negativamente anche il mercato dell’argento, che è crollato in pochi minuti da 33,8 dollari a 32,9 dollari prima di risalire la china tornando oggi in area 33,9 dollari. Secondo quanto affermato dai vertici del CME (Chicago Mercantile Exchange), si è trattato di “una liquidazione guidata dal mercato”, per cui non ci sono stati errori nella digitazione dell’ordine di vendita (il cosiddetto “fat fingers”) né errori tecnici causati dalla borsa di riferimento. La liquidazione è stata poi facilitata dalla cosiddetta “caccia gli stop”.

Infatti, il sell-off ha spazzato via gli ordini di stop loss posizionati sul livello di supporto di 1.730 dollari, accentuando così la discesa dei prezzi. Alcuni trader hanno fatto notare che il giorno prima erano avvenuti importanti acquisti di opzioni put, mentre altri ritengono che il calo sia dovuto all’azione di fondi speculativi che hanno puntato ad una transazione short mentre altri ancora sono convinti che ci sia lo zampino degli high frequency trader.

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