Le obbligazioni giapponesi concludono una settimana da sogno

Il comparto obbligazionario del Giappone sta dunque vivendo un momento più che positivo: i bond nipponici, infatti, sono riusciti a portare a conclusione la seconda settimana consecutiva di rialzi, un risultato che è stato possibile ottenere grazie soprattutto alla crescita economica generalizzata a livello globale e alla nuova situazione che sta circondando il debito governativo della nazione asiatica. In particolare, c’è da dire che i bond future a dieci anni hanno raggiunto il loro livello più alto addirittura dal 2003, ma tutto questo è avvenuto prima che un report evidenziasse la necessità della banca centrale di introdurre nuove misure di sostegno economico. Il rendimento del benchmark decennale ha perso circa 5,5 punti base nel corso di questa settimana e una conferma in tal senso è giunta anche da Japan Bond Trading Corporation, il maggior broker giapponese.


A questo punto, il livello totale ammonta allo 0,925%. In aggiunta, i bond future decennali per il prossimo mese di settembre sono previsti in aumento dello 0,47% al Tokyo Stock Exchange: è stato dunque inevitabile prolungare il rally settimanale e portare nuovo ottimismo nel mondo degli investimenti finanziari. Tra l’altro, i bond hanno anche beneficiato della speculazione praticata da Bank of Japan, la quale ha su di sè una sempre maggiore pressione per quel che concerne i tassi di interesse e il rafforzamento dello yen.

La crescita delle esportazioni, invece, ha subito un rallentamento fino a quota 21,8% nel mese di luglio, visto che soltanto un mese prima veleggiava molto vicina al 28%: altri fattori determinanti per le performance delle obbligazioni giapponesi sono stati anche i dati statunitensi sul mondo del lavoro. I bond a lunga maturità, infine, hanno completato il loro maggior guadagno sempre nel corso di questa settimana; entrando nel dettaglio, si può dire che i rendimenti ventennali hanno attestato le loro perdite, mentre quelli a dieci anni dovrebbero conseguire un calo dello 0,80% entro la fine di questo anno.

Lascia un commento