Nike: primo trimestre fiscale migliore delle attese

Chissà come si sarà festeggiato a Beaverton: la città statunitense è infatti la sede ufficiale della Nike e la celebre multinazionale dell’abbigliamento e degli accessori sportivi è riuscita a mettere a segno una trimestrale che francamente in pochi si attendevano. Le stime finanziarie relative al periodo che è terminato lo scorso 31 agosto sono state superiori a qualsiasi attesa, perfino a quelle degli investitori: l’arco temporale rappresenta, nello specifico, il primo trimestre fiscale per l’azienda a stelle e strisce. Quali risultati sono stati conseguiti di preciso? Anzitutto, c’è da rimarcare come i ricavi complessivi siano aumentati di ben diciotto punti percentuali, attestandosi a quota 6,08 miliardi di dollari, ma non è stato da meno neanche l’utile netto con il suo +15% e gli 1,36 dollari che hanno contraddistinto ogni singolo titolo azionario.

Le previsioni degli ultimi giorni avevano invece parlato di ricavi inferiori ai sei miliardi (nello specifico si attendevano 5,75 miliardi di dollari) e un utile netto che consentisse 1,21 dollari per ogni azione del titolo Nike. Ci sono vari motivi per spiegare un simile miglioramento: ad esempio, il colosso in questione è riuscita a trarre il massimo vantaggio dal rialzo delle sue tariffe di riferimento, ma ancora di più dalla domanda in costante crescita proveniente da due economie emergenti di primo livello come la Cina e l’India. Non deve stupire più di tanto questa stretta correlazione con il continente asiatico, anche perché Nike è ben presente nelle nazioni principali, un business da sempre in grande voga.

Un altro buon contributo è stato offerto dal Nord America. Infine, un cenno lo meritano anche gli ordinativi del periodo compreso tra il mese attualmente in corso e gennaio del 2012, visto che questo dato ha subito un incremento del 13% a parità di tassi di cambio: c’è un ottimismo che regna sovrano a Beaverton, sentimento accresciuto dal rialzo del titolo a Wall Street (+4,4%).

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