Monte Paschi e l’attivazione dei CDS

La situazione di Monte Paschi di Siena è senza dubbio una tra le più curiose attualmente in atto in Italia. L’ultimo avvenimento in ordine di tempo riguarda la ricapitalizzazione precauzionale con burden sharing sui detentori delle obbligazioni subordinate Lower Tier II che, si è potuto osservare, ha fatto attivare il credit event sui credit default swap.

Cosa significa questo? Molto semplice: gli acquirenti dei cds potrebbero innescare il contratto sottoscritto e recuperare le perdite subite facendo attivare la protezione sul loro investimenti. Ovviamente non si parla di ipotesi ma di quello che è accaduto con le obbligazioni subordinate Lower Tier II di Mps nel momento in cui le stesse sono state trasformate in azioni.

E’ il primo caso di attivazione di Cds per via di una ricapitalizzazione precauzionale ed è stato il comitato dell’ISDA, l’associazione internazionale di swap e derivati a stabilire, in seguito alla pubblicazione del decreto di burden sharing e di conversione in azioni delle obbligazioni subordinate del Monte del 29 luglio, che il credit event si è verificato due sui prestiti subordinati Lower Tier II, evidenziando che “la conversione forzosa delle Lower Tier 2 notes in azioni ammonta a una riduzione del valore nominale delle obbligazioni”.

I possessori dei credit defaul swap di Mps collegati alle suddette obbligazioni subordinate oggetto di burden sharing possono quindi attivare il proprio contratto e chiuderlo con la liquidazione e la compensazione fisica per un importo equivalente alla sua posizione netta. Basta consegnare i bond al venditore del Cds o in alternativa, chiudere gli stessi attraverso il meccanismo dell’asta che permette la liquidazione in contanti sulla base di un prezzo di mercato da definirsi.

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