Investimenti nell’arte: il rischio delle bolle speculative

L’arte, così come l’oro e il mattone, viene considerato da sempre un bene rifugio per gli investimenti:è ancora valida questa certezza? Il mercato in questione rimane vivace grazie alle aste delle principali compagnie internazionali (in primis le celebri Sotheby’s e Christie’s), ma ci si chiede se sia conveniente puntare su questo settore anche con una cifra iniziale piuttosto modesta, visto quelle che circolano attualmente. Qualche opera d’arte è accessibile anche con poche migliaia di euro, dunque non si può dire che vi siano ostacoli all’entrata; ovviamente, non si potrà ambire agli artisti più famosi, ma soprattutto a quelli emergenti. Precisato questo aspetto, c’è da dire che il rendimento medio può arrivare anche a quindici punti percentuali.

Questo però non vuol dire che si tratta di un segmento sicuro al 100%. In particolare, si rischiano bolle speculative come per qualsiasi altro prodotto finanziario: ma come si verifica una bolla artistica? Spesso le opere oggetto dell’investimento vengono a costare oltre il loro effettivo valore e il prezzo gonfiato è destinato a ridursi progressivamente dopo che diversi acquirenti si sono interessati, un declino che può avere effetti devastanti per il portafoglio. Appare scontato aggiungere che la disponibilità economica dell’investitore fa dipendere l’acquisto e le sue caratteristiche peculiari: ad esempio, le cifre più basse sono l’ideale per una vendita successiva, mentre chi può permettersi somme più sostanziose consolida l’investimento stesso, il quale darà frutti anche negli anni successivi.

Le gallerie d’arte, le biennali e le fiere sono, inutile precisarlo, i luoghi più adatti per tale tipo di acquisizione: bisogna però ragionare in maniera adatta, ricordando che la crisi economica è in una fase acuta e i titoli tossici sono all’ordine del giorno, tra gli strumenti derivati così come tra quelli più settoriali, come appunto quadri e sculture. Infine, occorre sempre informarsi sulle intenzioni degli artisti moderni e focalizzare l’attenzione soltanto su coloro che puntano a migliorarsi e a insistere sulla carriera artistica.

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