Finanza famiglie: meno risparmi e più sofferenze

Meno risparmi e più sofferenze. Lo possiamo riassumere così, in estrema sintesi, il quadro a tinte fosche dei bilanci delle famiglie italiane. Al riguardo, l‘Adusbef e la Federconsumatori, per voce dei rispettivi Presidenti, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, prendendo a riferimento gli ultimi dati forniti dalla Banca d’Italia, sottolineano come nel biennio 2009-2010 abbiamo assistito nel nostro Paese ad un tracollo del risparmio delle famiglie. Secondo le due Associazioni c’è stata una vera e propria distruzione del risparmio a causa principalmente di due fattori: l’erosione dei redditi ma anche i cattivi consigli da parte degli istituti di credito e delle società di gestione che hanno in molti casi appioppato ai risparmiatori i cosiddetti “bond bidone“, ovverosia, in questi anni, le obbligazioni della Cirio, ma anche quelle della vecchia Parmalat per non parlare di Lehman Brothers e dei Tango Bond, ovverosia le obbligazioni dell’Argentina.

A fronte dell’erosione del risparmio sono contestualmente aumentate le sofferenze, con la conseguenza che aumentano ancora le famiglie che hanno contratto finanziamenti, mutui e prestiti, e che ora non riescono più ad onorare gli impegni. In particolare, sempre analizzando e disaggregando i dati forniti dalla Banca d’Italia, Adusbef e Federconsumatori hanno rilevato una sensibile crescita delle sofferenze bancarie che però è esplosiva se si concentra l’attenzione solo sulle società finanziarie.

Questo perché secondo le due associazioni con il perdurare della crisi finanziaria le famiglie da un lato erodono i loro risparmi, e dall’altro le banche tendono a chiudere sempre di più i rubinetti del credito. Con la conseguenza che sempre più consumatori e famiglie per ottenere un prestito, anziché bussare alla porta degli istituti di credito, si recano presso le società finanziarie. Per questo, al fine di ridare ossigeno alle famiglie, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti sono tornati a ribadire e chiedere al Governo di adottare politiche incisive a base di sgravi fiscali in modo tale da permettere il recupero del potere d’acquisto.

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