Eni, buon utile semestrale ed il titolo cresce

L’Eni rende pubblici i suoi conti semestrali e la Borsa d Milano approva dando spazio di crescita al titolo, sebbene mantenendo il suo ottimismo cauto. I dati fatti registrare dimostrano, in contrasto con il periodo nero dell’ultimo semestre del 2106, che la società  chiude il primo semestre del 2017 con un buon utile netto.

I numeri parlano chiaro: l’utile netto ottenuto è stato di 983 milioni mentre l’utile adjusted è stato di 1,2 miliardi. Nel comunicare i dati Eni ha reso noto, entrando nello specifico, che nel secondo trimestre l’utile netto è stato di di 18 milioni e quello adjusted di 463 milioni. Impossibile non notare come sia in forte rialzo l’utile operativo adjusted che nel trimestre è stato pari a 1,01 miliardi e nel semestre a 2,8 miliardi. Come è stato reso noto dall’Eni stessa:

Tutti i business hanno registrato performance robuste e in forte crescita rispetto al 2016 [con un incremento dell’utile] dovuto per 1,9 miliardi alla ripresa dello scenario e per 0,2 miliardi alla crescita dei volumi e alle azioni di efficienza e ottimizzazione. L’andamento del primo semestre non è stato lineare, con l’utile realizzato interamente nel primo trimestre, riflettendo la volatilità delle quotazioni del greggio che nei primi tre mesi dell’anno sono state sostenute dall’effetto annuncio dei tagli Opec per poi rallentare in modo significativo nel secondo trimestre a causa delle incertezze del mercato circa i tempi di riequilibrio dei fondamentali.

Risultati importanti quindi, ma aiutati anche da tutta una serie di fattori tra i quali il prezzo del Brent aumentato del 30% rispetto al primo semestre 2016, la crescita delle produzioni ed il miglioramento della performance dei business mid e downstream grazie alle rinegoziazioni dei contratti long-term e alle ristrutturazioni eseguite. Per tali motivi si è deciso in cda di proporre all’assemblea la distribuzione di un acconto sul dividendo di 0,40 euro per azione.

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