Italcementi: dividendo 2010 in pagamento a maggio

cementoIl Gruppo Italcementi ha conseguito nel 2009 un calo dei ricavi consolidati del 13,3% a 5 miliardi di euro a fronte di un utile netto totale in contrazione del 22,2% a 215 milioni di euro; sono questi, in particolare, alcuni dei principali indicatori economici emersi dalla gestione del 2009 in concomitanza con l’approvazione della relazione finanziaria da parte del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Italcementi. A fronte di questi risultati, il CdA ha deliberato per proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo in calo rispetto ai 0,18 euro pagati sui titoli ordinari a valere sull’esercizio di bilancio 2008; nel dettaglio, la cedola proposta che, dopo l’approvazione, sarà messa in pagamento dal 20 maggio 2010, ammonta a 0,12 euro per azione sia per i titoli Italcementi ordinari, sia per quelli a risparmio.

I risultati 2009 da parte di Italcementi sono stati ottenuti in un contesto economico che a livello globale è sia difficile, sia mutevole, con la conseguenza che anche per il 2010 il Gruppo Italcementi, con l’eccezione di alcuni Paesi emergenti di rilievo, proseguirà col portare avanti le proprie azioni di gestione oculata del capitale circolante e di riduzione dei costi che hanno permesso già nel 2009 di far fronte alle difficoltà di mercato.

In particolare, la società prevede, tra l’altro, di far fronte per il 2010 al possibile incremento dei prezzi dell’energia, ed alle pressioni sul fattore volume-prezzi del cemento in alcuni mercati in cui Italcementi opera, attraverso una maggiore efficienza industriale data dalla messa in esercizio di nuovi impianti che per l’azienda sono strategici. Per quanto riguarda l’emissione di titoli, Italcementi non ha effettuato operazioni in tal senso nel corso dei dodici mesi del 2009 mediante delle emissioni obbligazionarie. Per il futuro, invece, il CdA ha approvato un piano di emissione di Bond per un importo massimo di due miliardi di euro, riservati agli investitori istituzionali, al fine sia di diversificare le fonti di provvista, sia di allungare le scadenze del debito.

Lascia un commento