De’ Longhi propone dividendo da 0,08 euro per azione

il-de-longhi-cafe_articleimage-300x194De Longhi si appresta a proporre un dividendo di poco superiore a quello che era stato offerto nel corso del 2009: dopo gli 0,06 euro dello scorso anno, infatti, il noto gruppo italiano, operante prevalentemente nella climatizzazione, nel riscaldamento e nei prodotti per la cottura di cibi, ha portato il dividendo fino a 0,08 euro per azione, un piccolo incremento che viene comunque a contestualizzarsi in un momento non troppo positivo per quel che riguarda i conti. In effetti, c’è da sottolineare che l’azienda è riuscita a chiudere gli ultimi 365 giorni con un utile netto in brusco calo di oltre 19 punti percentuali (-19,4%) rispetto a un anno prima, per un totale che è stato pari a 32,4 milioni di euro.


Ovviamente, la crisi economica e i suoi effetti a ogni livello di settore si sono fatti ampiamente sentire e una conseguenza è proprio illustrata da tali dati; tra l’altro, le notizie non sono positive nemmeno per quel che concerne i ricavi netti, declinati fino a 1,4 miliardi di euro, vale a dire un calo di 8,4 punti percentuali, a causa, in particolare, di una domanda non troppo irresistibile dei beni di investimento. Nonostante ciò e nonostante l’unica nota lieta sia stata la buona tenuta da parte della divisione household e degli elettrodomestici, l’azienda è venuta incontro agli investitori proponendo questo nuovo dividendo. Altri dati interessanti sono sicuramente quelli relativi all’Ebit (Earnings Before Interests and Taxes, vale a dire il risultato operativo aziendale) e al margine industriale netto.

 

Nel primo caso, il calo è stato pari a circa dieci milioni di euro, mentre il secondo dato operativo ha mostrato un sostanziale attestamento, visto che si è passati dal 39,4 al 42,6% dei ricavi totali. Infine, prendendo a riferimento il 2010, dopo soli tre mesi è indubbiamente ancora troppo presto per avanzare delle previsioni aziendali e di investimento, ma si può partire dalla certezza del quarto trimestre del 2009, il quale è stato notevolmente incoraggiante.

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