Corporate bond record emissioni a 4mila miliardi nel 2012

Il 2012 è stato un anno spettacolare per il segmento dei corporate bond del mercato obbligazionario. Le emissioni mondiali di obbligazioni societarie hanno raggiunto la soglia record dei 4.000 miliardi di dollari. E’ stato così battutto anche il record del 2009, che aveva visto le emissioni toccare la soglia dei 3,89 trilioni di dollari, quando grazie alla garanzia del governo statunitense ci fu un forte afflusso di fondi in un contesto di mercato ancora sotto shock per lo scoppio della crisi dei mutui subprime e per il tracollo di Lehman Brothers.

Il record del 2012 è stato reso possibile da interessi di mercato ai minimi storici e dall’azione delle banche centrali mondiali, che hanno spinto sull’acceleratore il tasto della liquidità facendo espandere in modo eccezionale la massa monetaria sui mercati finanziari mondiali. Con i bond governativi ad alto rating caratterizzati da tassi su livelli minimi e spesso negativi in termini reali, la caccia ai rendimenti ha spinto gli investitori a focalizzarsi sui corporate bond e in particolare nella nicchia di mercato delle obbligazioni ad alto rendimento.

Ormai è opinione comune tra analisti finanziari e gestori di fondi che nei prossimi anni il contesto di financial repression manterrà i tassi di mercato su livelli minimi. La Fed ha annunciato lo scorso 12 dicembre di voler iniettare liquidità a un ritmo di 45 miliardi di dollari al mese, maanche People’s Bank of China, Bank of Japan, Bank of England e perfino la Bce stanno portando avanti una politica monetaria ultra-espansiva, fatta di tassi vicino allo zero e misure anti-convenzionali a sostegno dell’economia reale.

Oltre al ruolo delle banche centrali, c’è quello fondamentale dei grandi investitori istituzionali che quest’anno hanno destinato ben 475,3 miliardi di dollari nel mercato obbligazionario. Negli Stati Uniti c’è stato un aumento delle emissioni del 30% a 1,47 trilioni di dollari. Il comparto degli high-yield bond è cresciuto a livelli record a 354 miliardi di dollari. Per il 2013 Bank of America Merrill Lynch stima un calo delle emissioni del 16%, a causa di un possibile aumento dei tassi e di condizioni sulla liquidità meno favorevoli. Secondo molti gestori molto denaro quest’anno riversato nei coroporate bond finirà nel mercato azionario.

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