Conti deposito vincolati: come smobilizzare gli investimenti

I conti di deposito sono strumenti per il parcheggio e per la remunerazione della liquidità molto semplici, comodi, ma anche low cost, anzi a zero costi. Quasi tutti i conti di deposito remunerati presenti sul mercato bancario italiano, infatti, sono a zero spese di gestione, di apertura e di chiusura, così come non si paga alcuna imposta di bollo. Chi apre un conto di deposito remunerato ha poi anche la possibilità, di norma, di guadagnare di più con gli investimenti vincolati. Ma se al risparmiatore i soldi servono prima, li può smobilizzare? E se sì, a che prezzo? Ci sono delle penali da pagare? Oppure si è costretti ad attendere la scadenza prima di rientrare dal capitale investito?

Ebbene, in accordo con quanto mette in risalto il portale di comparazione online Supermoney, ogni Banca da questo punto di vista offre al cliente più o meno libertà e flessibilità per quel che riguarda la possibilità di svincolare o meno le somme vincolate prima della scadenza. Ad esempio, IBL Banca con il prodotto denominato “ContosuIBL” non permette gli svincoli prima della scadenza, ma in compenso offre un tasso di interesse al lordo ed al netto superiore alla media del mercato.

Poi, tra le altre, c’è CheBanca!, la Banca per tutti del Gruppo Mediobanca, che permette in qualsiasi momento lo svincolo delle somme vincolate; non ci sono penali o costi aggiuntivi da pagare, solo che il rendimento offerto viene ricalcolato. Gli interessi in anticipo pagati, infatti, vengono stornati e viene comunque riconosciuto al cliente il tasso base, come se la liquidità nel tempo fino allo svincolo fosse stata in tutto e per tutto una somma in giacenza libera. Anche con il Conto Arancio di Ing Direct, anche per una quota parte della somma vincolata, è possibile lo svincolo a fronte però, anche in questo caso, di un tasso di interesse riconosciuto che è pari a quello base.

Lascia un commento