Erg e Total: via libera Ue alla joint-venture

totalergDal prossimo mese di ottobre 2010 sarà pienamente operativa TotalErg, la joint-venture tra la società Erg e Total attraverso un’operazione di fusione tra Total Italia ed Erg Petroli. A darne notizia è la società petrolifera italiana dopo che l’operazione ha ottenuto il via libera da parte della Commissione Europea che in merito all’operazione ha espresso un parere positivo. Potrà così essere avviato il progetto di integrazione tra le due società con l’obiettivo di far nascere nel nostro Paese un player, TotalErg appunto, in grado di avere una quota di mercato sulla rete di distribuzione dei prodotti petroliferi pari ad oltre il 12% a fronte di vendite di carburanti annue pari a ben 3,4 milioni di tonnellate. La joint-venture, inoltre, attiverà tra le due società delle sinergie in grado sia di rafforzare la presenza sui mercato, sia di poter offrire ai clienti un ventaglio più ampio di prodotti e di servizi.

Telecom Italia Media: aumento di capitale, tutti i dettagli

telecom-italia-media-la7Il rapporto di opzione per l’operazione di aumento di capitale della società Telecom Italia Media è stato stabilito in ragione di dieci nuove azioni ordinarie per ogni tre azioni ordinarie e/o di risparmio possedute. A darne notizia è il Gruppo Telecom Italia Media dopo che il Consiglio di Amministrazione  della società ha fissato tutti i dettagli dell’operazione caratterizzata dall’emissione di un numero massimo di 1.116.780.650 azioni ordinarie Telecom Italia Media, prive di valore nominale, ad un prezzo di emissione pari a 0,2145 euro, di cui 0,1145 euro a titolo di sovrapprezzo. Per quel che riguarda il prezzo di emissione delle nuove azioni, il Consiglio di Amministrazione della società lo ha definito applicando uno sconto del 28% a fronte di un’operazione di aumento di capitale avente un controvalore massimo di 240 milioni di euro, dei quali 128 milioni di euro circa a titolo di sovrapprezzo.

Credito Valtellinese acquisisce controllo Banca della Ciociaria

crevalA fronte di un corrispettivo pari a circa 17 milioni di euro, il Creval, Gruppo bancario Credito Valtellinese, ha reso noto mercoledì scorso, 19 maggio 2010, alla comunità finanziaria, d’aver acquisito il 15% del capitale sociale, corrispondente a numero 902.573 azioni, dell’Istituto di credito regionale Banca della Ciociaria S.p.A. dopo aver acquisito tutte le autorizzazioni al via libera all’operazione da parte delle Autorità competenti. Il Credito Valtellinese, già in possesso del 38% del capitale sociale della Banca della Ciociaria, sale così al 53% nell’Istituto di credito acquisendone il controllo a seguito dell’esercizio di un’opzione d’acquisto. All’interno del Gruppo Creval – Credito Valtellinese – entra così a far parte un’altra Banca integrata sul territorio italiano dopo che con la Banca della Ciociaria il Credito Valtellinese ha sviluppato nel tempo, a partire dall’anno 2005, un ampio progetto fatto sia di collaborazioni, sia di accordi strategici con conseguenti sinergie di natura sia operativa, sia commerciale.

Schroders: un nuovo fondo completa la piattaforma societaria

schroders_1016718cSchroders è un nome che fa pensare immediatamente a uno dei principali gruppi finanziari indipendenti: la sua specializzazione nella gestione dei capitali si arricchisce ora di un nuovo capitolo. In effetti, la compagnia britannica ha deciso di completare la propria piattaforma GAIA (acronimo che sta a indicare il Global Alternative Investor Access) con un nuovo fondo gestionale. In questo senso, occorre ricordare che il prossimo 30 giugno sarà una data molto importante per gli investitori interessati alle performance del settore, dato che si provvederà a negoziare il nuovo prodotto finanziario, denominato nello specifico Sloane Robinson Emerging Markets. C’è dunque ancora molto spazio per quel che riguarda i prodotti UCITS, vale a dire quei fondi che prendono come riferimento le direttive europee raggruppate nell’Undertakings for Collective Investments in Transferable Securities.

 

Investimenti e Sviluppo: CdA delibera aumento di capitale

risparmio-gestitoIl Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo, società italiana specializzata negli investimenti nel capitale sociale di piccole e di medie imprese quotate e non quotate sui mercati finanziari, ha deliberato per un aumento del capitale sociale fino ad un massimo controvalore di 30 milioni di euro mediante l’emissione di un numero massimo di 3 miliardi di nuove azioni ordinarie Investimenti e Sviluppo, prive di valore nominale, da offrire in opzione ai Soci. A darne notizia è stata la società con un comunicato ufficiale precisando in particolare che la delibera segue la delega che è stata attribuita al Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo dall’Assemblea degli Azionisti, riunitasi in Sede Straordinaria, lo scorso 19 marzo del 2010. Per quanto riguarda in particolare l’esercizio del diritto di opzione derivante dall’operazione di aumento del capitale sociale, questo dovrà essere esercitato entro un termine che, a partire dalla pubblicazione dell’Offerta, non potrà comunque essere inferiore ai quindici giorni.

Mercato azionario italiano: capitalizzazione torna a scendere

piazza-affariNello scorso mese di aprile la capitalizzazione del mercato azionario italiano è tornata a scendere attestandosi nello specifico a 438,9 miliardi di euro; trattasi, in accordo con quanto rende noto l’Abi, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Monthly Outlook del mese di maggio 2010, di un calo pari a 20,5 miliardi di euro rispetto al mese di marzo 2010, mentre la variazione annua è positiva e pari a 63,7 miliardi di euro. A livello settoriale, a scendere in Italia nello scorso mese di aprile è stata anche la capitalizzazione del settore bancario, attestandosi a 107,7 miliardi di euro con una diminuzione pari a 9,1 miliardi di euro; su base annua invece il saldo è ampiamente positivo con una variazione della capitalizzazione di Borsa per il sistema bancario pari a 12,8 miliardi di euro. In virtù dell’andamento sopra indicato, l’Abi ha rilevato di conseguenza come alla fine dello scorso mese di aprile l’incidenza del comparto bancario sul totale della capitalizzazione di Borsa in Italia sia sceso al 24,7% dal 25,6% di marzo rispetto al valore del 29,8% del mese di settembre 2007, ovverosia quando ancora la crisi finanziaria era solamente agli inizi.

Telecom Italia Media: via libera all’aumento di capitale

telecom-italia-mediaNella giornata di domani, giovedì 20 maggio 2010, il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media provvederà a definire le condizioni relative all’aumento di capitale. A darne notizia con una nota è la società dopo aver ottenuto, da parte della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob), il via libera alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’aumento del capitale sociale; trattasi, nello specifico, di un’operazione di aumento del capitale sociale fino a massimi 240 milioni di euro così come deliberato l’8 aprile scorso dall’Assemblea degli Azionisti, in Sede Straordinaria, della società Telecom Italia Media. Il CdA, relativamente all’offerta in opzione agli azionisti delle nuove azioni Telecom Italia Media emesse, con conseguente ammissione delle stesse a negoziazione presso l’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., dovrà tra l’altro fissare il prezzo di emissione dei titoli di nuova emissione unitamente alla quantità ed al rapporto di opzione.

Tassi titoli di Stato: il confronto tra Italia e Germania

spread-bund-btpQuella attuale sui mercati finanziari è una fase di grande tensione e di nervosismo tra gli investitori non solo per l’azionario e per i mercati valutari, ma anche per il mercato dei titoli di Stato, i cui rendimenti registrano oramai ogni giorno una volatilità superiore alla media degli ultimi mesi. Il salvataggio della Grecia, e la rete di protezione da 750 miliardi a difesa dell’euro, non hanno infatti convinto del tutto i mercati. Intanto, ad inizio maggio il picco massimo di differenziale di tasso tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, con scadenza a dieci anni, a conferma di quanto detto, è stato pari a ben 147 punti base rispetto ad una media che nello scorso mese di aprile si è attestata a 83 punti base. A rilevarlo è l’Abi, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Monthly Outlook del mese di maggio 2010, la quale ha inoltre rilevato, comunque, come il differenziale tra il decennale tedesco e quello italiano ad aprile sia rimasto sostanzialmente stabile rispetto alla media di marzo 2010 quando il valore era stato pari a 81 punti base.

Gruppo Tesmec verso la quotazione in Borsa

piazza-affariCon il provvedimento numero 6682 datato ieri, lunedì 17 maggio 2010, Borsa Italiana S.p.A. ha reso noto che è stata disposta l’ammissione alle negoziazioni, sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario, delle azioni ordinarie della società Tesmec S.p.A. Con un successivo avviso, e previa verifica della sufficiente diffusione degli strumenti finanziari, Borsa Italiana stabilirà per le azioni ordinarie Tesmec S.p.A. la data relativa all’inizio delle negoziazioni. Il Gruppo Tesmec, in accordo con quanto riporta la società sul proprio sito, opera in prevalenza nel comparto relativo alla progettazione, produzione e commercializzazione di servizi integrati per la manutenzione e la costruzione di infrastrutture, tra cui le reti aeree, i tubi e le reti interrate. Il Gruppo Tesmec, fondato nell’anno 1951, e condotto da Ambrogio Caccia Dominioni, che ricopre la carica di Amministratore Delegato, ha oltre trecento dipendenti e quattro siti produttivi, di cui uno in America, ed in particolare ad Alvarado, nel Texas; gli altri tre impianti si trovano invece in Italia e precisamente a Sirone (Lecco), Endine Gaiano (Bergamo) e Grassobbio (Bergamo).

Socotherm: potenziali investitori per aumento capitale riservato

SocothermIl Consiglio di Amministrazione di Socotherm, società italiana attiva nel comparto dei rivestimenti dei tubi per l’estrazione e per il trasporto di gas, acqua e petrolio, si è riunito nella giornata di ieri, lunedì 17 maggio 2010, per esaminare e per approvare le proposte dei nuovi potenziali investitori che, attraverso un aumento di capitale riservato, previa approvazione dell’Assemblea dei creditori, dovrà garantire la continuità aziendale nonché il mantenimento della società quale azienda quotata a Piazza Affari. Ebbene, al riguardo l’advisor dell’operazione, la Compagnia finanziaria, ha presentato la propria relazione al CdA di Socotherm, dalla quale è emerso come da quattro nuovi potenziali investitori si sia passati a due: nel dettaglio, un’offerta è stata presentata da 4D Global Energy Advisors e Sophia Capital Partners, che sono due fondi di private equity, mentre l’altro potenziale investitore è ShawCor Ltd, azienda canadese che risulta essere quotata in Borsa sulla piazza azionaria di Toronto.

Parmalat conferma i target 2010

dividendo-parmalatIl Gruppo Parmalat ha confermato i target relativi all’anno 2010 che prevedono, tra l’altro, un giro d’affari in progresso attorno al livello dei quattro miliardi di euro a fronte di un Ebitda che, a meno di eventi tali da modificare in maniera significativa l’attuale scenario, peraltro incerto, è atteso attorno ai 365 milioni di euro. Questo è quanto la società leader nel settore alimentare, ed in particolare in quello lattiero/caseario, ha reso noto in concomitanza con l’esame e l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Parmalat, dei dati del primo trimestre del 2010, caratterizzati nello specifico da un aumento del fatturato netto del 5,5%, e da un margine operativo lordo che si è attestato in progresso dell’8,6% a fronte di buone performance aziendali registrate in Paesi come il Canada e l’Australia. Alla fine del primo quarto del 2010 il Gruppo Parmalat poteva contare su disponibilità finanziarie nette pari a 1.362 milioni di euro che risultano essere sostanzialmente in linea con i 1.385 milioni di euro di disponibilità finanziarie nette alla fine dell’ultimo trimestre del 2009.

Intesa Sanpaolo: risultato gestione operativa in aumento

intesa-sanpaoloIntesa Sanpaolo per l’intero 2010 stima di conseguire, rispetto allo scorso anno,  un recupero dei proventi operativi netti a fronte di una contestuale diminuzione degli oneri operativi. Questo è quanto, tra l’altro, ha comunicato in via ufficiale con una nota il Gruppo Intesa Sanpaolo in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati relativi al primo trimestre 2010, caratterizzati in particolare, anno su anno, da un calo del 36% dell’utile netto rispetto a 1.075 milioni di euro del primo quarto del 2009, ma da un aumento del 26,7% a 688 milioni di euro rispetto ai 543 milioni di euro di utili netti conseguiti dal Gruppo bancario Intesa Sanpaolo nel quarto trimestre dell’anno 2009. Per quel che riguarda il trimestre in corso ed i prossimi dell’anno 2010, il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo ha tra l’altro ribadito come le linee d’azione siano finalizzate a preservare la redditività nel medio periodo attraverso un controllo calibrato dei costi e degli investimenti, unitamente ad azioni di ottimizzazione dell’efficienza e, cosa importante, lo sviluppo di relazioni di lungo periodo con la propria clientela.

Geox: solida posizione di cassa nel primo trimestre 2010

geox-calzatureGeox ha archiviato il primo quarto del 2010 con una posizione netta di cassa solida, e pari a ben 68,8 milioni di euro, rispetto ai 22,6 milioni di euro con cui era stato chiuso il primo quarto dell’anno 2009. E’ questo uno dei dati salienti, e positivi, comunicati dalla società dopo l’esame e l’approvazione dei conti di Geox da parte del Consiglio di Amministrazione, caratterizzati comunque da una contrazione dei ricavi, nel periodo, pari al 13% a 333,1 milioni di euro, e da un risultato netto che è sceso dai 72,4 milioni di euro del primo quarto 2009 ai 53,6 milioni di euro del periodo gennaio – marzo 2010. Secondo quanto dichiarato dal Presidente e fondatore di Geox, Mario Moretti Polegato, la società nel primo quarto di quest’anno ha dovuto far fronte ad un trimestre impegnativo sul quale hanno inciso le difficoltà legate al permanere della situazione di crisi a livello internazionale.

UBI Banca: utile netto sale nonostante contesto difficile

ubiUBI Banca, nonostante le persistenti incertezze legate al contesto ed al quadro macroeconomico globale, ha archiviato il primo trimestre del 2010 con un utile netto che, rispetto al primo quarto dell’anno 2009, è passato da 24,3 milioni di euro al 31 marzo 2009 ai 38,1 milioni di euro al 31 marzo del 2010. E’ questo uno dei dati salienti emersi dall’esame e dall’approvazione della trimestrale da parte del Consiglio di Gestione di UBI Banca. Bene anche gli impieghi nel periodo con una crescita che è stata pari allo 0,9% a 97,8 miliardi di euro rispetto al primo quarto 2009, quindi in termini tendenziali, mentre a livello congiunturale, e quindi rispetto all’ultimo quarto del 2009, gli impieghi hanno invece fatto registrare una frazionale contrazione pari allo 0,2%. La raccolta totale rispetto al Q1 2009 è salita del 5,6% a 178,6 miliardi di euro, frutto di un incremento del 9,2% della raccolta indiretta, e di un +2,8% di incremento della raccolta diretta.