Perché investire sui fondi aperti?

Ottimi i risultati conseguiti dal comparto del risparmio gestito durante il mese di novembre. Risultati che confermano il 2014 come uno dei migliori anni per il settore. La fiducia dei risparmiatori cresce a dismisura. Nel contempo, gli investitori continuano a fare scelte oculate.

I Fondi comuni sono molto apprezzati dagli investitori italiani

Le famiglie italiane sono più restie ad acquistare bot, btp, bond bancari e azioni e al contrario più fondi comuni, comparti di sicav, polizze vita e prodotti previdenziali. È questa l’immagine che viene fuori dal supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia che descrive dettagliatamente i flussi degli investimenti degli italiani.

Tra gennaio e marzo, le famiglie italiane hanno disinvestito dai BTP 7,8 miliardi di euro: ne possiedono ancora tanti, 193 miliardi ai quali vanno uniti circa 18,8 miliardi di CCT, ma ora prediligono starne alla larga. Così come schivano anche i bond bancari (che pure mantengono in portafoglio per 299 miliardi): nel primo trimestre i deflussi da questa asset class, cioè la differenza tra i capitali in ingresso e quelli in uscita per richieste di riscatto, sono stati pari a 16,8 miliardi. In rosso pure il bilancio dei flussi di investimento verso le azioni italiane (-7 miliardi).

Fondi comuni: EstCapital investe su Venezia

Gli italiani preferiscono maggiormente i fondi comuni e i settori di sicav estere che hanno attirato sottoscrizioni nette trimestrali per 16,5 miliardi: a fine marzo, l’ammontare di questa componente in portafoglio ai risparmiatori italiani era pari  a 327 miliardi. Al secondo posto come preferenza, si collocano le polizze vita e i prodotti previdenziali che, unitamente, hanno incassato flussi di investimento per 12 miliardi. Il risultato finale che viene posto in evidenza è abbastanza indicativo di come la cosiddetta repressione finanziaria, cioè i tassi di interesse forzatamente mantenuti a zero o al minimo storico grazie alla volontà delle banche centrali più importanti, stia cambiando in maniera totale i metodi di investimento degli italiani.

Andamento 2012 su Polizze Axa

Axa ha chiuso il 2012 con utile netto in calo rispetto all’anno precedente. Un dato che tuttavia non ha né sorpreso né allarmato gli analisti, visto e considerato che nel 2011 la società aveva beneficato di alcune poste straordinarie legate alla dismissione di asset. Nel 2012, profitti per 4,152 miliardi di euro, in calo dell’1 per cento rispetto al 2011, quando ottenne 1,4 miliardi derivanti dalla cessione di attività. Gli analisti avevano invece giudicato raggiungibile un obiettivo pari a 4,6 miliardi di euro.

Si rafforza il legame tra Bermuda e Cat Bond

Già ad aprile le Bermuda erano pronte ad aumentare le quotazioni di Cat Bond, a distanza di diverso tempo il territorio d’oltremare britannico sta continuando a promuovere sé stesso come la destinazione ideale di questi prodotti finanziari così particolari e per il mercato dei titoli collegati all’ambito assicurativo. In pratica, la nazione atlantica rappresenta già uno dei principali hub al mondo per quel che riguarda i Catastrophe Bond, con un moderno Stock Exchange che funziona in maniera molto precisa. Secondo la Bermuda Monetary Authority, inoltre, le isole che compongono l’arcipelago stanno diventando un centro d’eccellenza da questo punto di vista.

Segugio.it, il nuovo strumento per comparare i prodotti finanziari

Cercare di capire di questi tempi quali sono i prodotti delle compagnie assicurazione e degli istituti di credito che possono essere più vantaggiosi per i nostri investimenti non è certo semplice: è una vera fortuna, dunque, che il gruppo MutuiOnline abbia lanciato sul mercato un servizio elettronico molto interessante e nuovo di zecca. Di cosa si tratta esattamente? Entrando maggiormente nel dettaglio, si è alle prese con uno strumento che permette di confrontare i prodotti in questione, una iniziativa di sviluppo che la stessa società ha voluto far rientrare in quelle del proprio settore Broking.

Dove investono i “paperoni” italiani

L’incertezza che regna sul futuro della zona euro sta spingendo la maggior parte degli investitori italiani più facoltosi a prendere in considerazione la diversificazione del proprio portafoglio con investimenti alternativi all’euro, ma anche ad incrementare la componente assicurativa. L’interesse dei “paperoni” per le polizze assicurative viene confermato anche dall’Associazione private banking italiana: nel 2007, cioè prima che scoppiasse la tempesta sui mercati finanziari, la quota era inferiore al 7%, mentre a fino 2011 aveva toccato il 9,6%.

Axa Mps: le polizze Rc Auto finiscono in banca

Axa e Monte dei Paschi stanno unendo le loro forze per garantire un servizio assicurativo migliore nei confronti dei cittadini: l’iniziativa che è stata adottata dalla compagnia transalpina e dal gruppo senese è attiva per il momento in due regioni, vale a dire l’Umbria e le Marche, e consente di sottoscrivere l’Rc Auto recandosi direttamente in banca. Si tratta, nello specifico, di “Guidare Protetti”, un progetto che tenta di venire incontro a una delle principali esigenze dei cittadini; come già spiegato, la stipula del contratto avviene proprio nella filiale bancaria ed è la prima volta nel nostro paese che un istituto di credito si cimenta in una esperienza simile, con le polizze che si trovano disponibili presso lo sportello.

Fotovoltaico: la soluzione offerta da Energy Protection

Le fonti rinnovabili e le energie “verdi” sono la frontiera economica e finanziaria del nostro futuro, dunque è opportuno tenerle sempre in alta considerazione quando si parla di investimenti: è possibile proteggersi in questo caso con una polizza assicurativa adeguata al settore? Una soluzione può essere quella della Polizza Energy Protection messa a disposizione da Unicredit Banca. Di cosa si tratta esattamente? La garanzia che viene offerta, non certo trascurabile, è quella di tutelare l’impianto fotovoltaico con l’indennizzo degli eventuali danni che potrebbero verificarsi. Sono ormai moltissimi gli imprenditori che si impegnano a sottoscrivere un finanziamento per acquisire un impianto di questo tipo ed è proprio a questi soggetti che la banca in questione si rivolge.

Unicredit: i vantaggi della Polizza Agricoltura

Il Gruppo Unicredit, tra i più importanti istituti di credito europei e internazionali, offre una gamma di pacchetti assicurativi piuttosto variegata: l’intento principale è quello di venire incontro alle esigenze di ogni tipologia di impresa, oltre ad offrire una protezione specifica per quel che concerne i vari business. Uno degli esempi più interessanti è rappresentato senza dubbio dalla cosiddetta “Polizza Agricoltura”, la quale rientra a pieno titolo nel segmento relativo alla protezione settoriale. A chi è rivolto nello specifico questo strumento? Come si intuisce facilmente dalla denominazione, i soggetti coinvolti in tal senso sono gli imprenditori agricoli, ma anche i coltivatori diretti, le società cooperative agricole e tutti quegli enti che appartengono al settore primario e che avanzano una richiesta di mutuo o di finanziamento.

Pramerica Life: i rendimenti del primo semestre 2011

Il ramo assicurativo è uno dei più intricati per quel che concerne gli investimenti finanziari: a quali rendimenti si può fare affidamento con maggiore sicurezza? Alcuni dati interessanti in tal senso sono quelli che si riferiscono a Pramerica Life, una società per azioni attiva in questo settore per conto di un gruppo americano, la Prudential Financial Incorporated. Ebbene, si conoscono i ritorni economici dei fondi di questa società, più precisamente quelli che sono stati registrati nel corso dei primi sei mesi di quest’anno (quindi tra gennaio e giugno scorsi), vale a dire una media superiore ai tre punti percentuali. Come può essere letta e interpretata questa stima? Secondo i vertici della stessa Pramerica, ci troviamo di fronte a dei dati che sono sostanzialmente in linea con le tendenze degli ultimi anni, quindi delle performance che non hanno sorpreso del tutto.

Bancoposta Investimenti: assicurazione sulla vita Postafuturo Certo

Il nome fa intendere già qualche caratteristica del prodotto: Postafuturo Argento è uno degli strumenti più interessanti messi a disposizione dal ramo vita del gruppo Poste Italiane (Poste Vita spa per l’appunto). Di cosa si tratta esattamente? In pratica, le prestazioni che vengono garantite da questo specifico contratto vengono a rivalutarsi ogni singolo anno a seconda di quanto può aver reso la gestione interna separata di attivi. La durata prevista in questo caso, vale a dire quella compresa tra la decorrenza e la scadenza naturale della polizza assicurativa, è pari a quattro anni; tra l’altro, i sottoscrittori in questione hanno l’opportunità di porre in essere dei riscatti di tipo parziale.

Dai-ichi Life aumenterà i bond denominati in yen

Il nome di Dai-ichi Life Insurance è molto celebre in Giappone in ambito assicurativo, visto che si tratta della seconda maggior azienda nipponica per quel che concerne questo settore: l’ultimo annuncio della compagnia ha fatto intendere gli obiettivi finanziari di breve termine, anche perché è in programma un incremento consistente delle holding di bond governativi, una sorta di valida alternativa ai titoli azionari della nazione asiatica. La società detiene attualmente circa trenta trilioni di yen in assets (365 miliardi di dollari), ma l’intento rimane quello di investire con più convinzione sui titolo obbligazionari del governo di Tokyo, per lo meno quelli con una scadenza minima di venti anni. L’operazione, secondo quanto riferito da Takashi Iida, manager presso la stessa Dai-ichi Life, dovrebbe terminare entro il prossimo mese di marzo del 2012.

Unipol: incorporazioni e novità nel ramo assicurativo

L’ultima fusione che ha coinvolto Unipol dovrebbe riservare delle novità importanti per quel che riguarda gli investimenti finanziari: in effetti, il gruppo finanziario bolognese si è reso protagonista di una fondamentale incorporazione, vale a dire quella del segmento Navale Assicurazioni, un’operazione che è stata resa possibile dal via libera concesso dall’Isvap. La fusione in questione, la quale conferma la predilezione della spa emiliana per l’ambito assicurativo, comincerà a produrre i suoi primi effetti a partire dai primi giorni del 2011. Quali prospettive vi sono in questo senso?

Risparmio assicurativo con Genertellife

Si chiama “pianopiano“, ed è una interessante formula di risparmio assicurativo proposta da Genertellife, società appartenente al colosso europeo delle assicurazioni Generali, caratterizzata da convenienza, ma anche massima libertà e zero spese. Il prodotto è stato infatti ideato da Genertellife per permettere al sottoscrittore di andarsi a costruire un capitale in maniera sia nuova, sia conveniente e veloce, attraverso dei piccoli versamenti. “pianopiano“, non a caso, si attiva con appena 100 euro al mese a fronte di zero spese in quanto sugli investimenti non ci sono trattenute o caricamenti, ma solo l’1% annuo di commissioni prelevate sul rendimento finanziario ottenuto. Con il prodotto c’è convenienza anche sulle imposte visto che la tassazione è al 12,5% rispetto invece all’aliquota elevata, pari a ben 27%, che si paga con strumenti finanziari quali i conti di deposito. I soldi investiti con “pianopiano” confluiscono in Rialto, un’apposita gestione separata a fronte della scelta di un piano di versamenti a cadenza mensile o annuale.