Tango bond. Il tribunale: risarcire l’investitore

La Corte d’Appello di Palermo ha deliberato una sentenza storica per la Banca Unicredit, condannata a risarcire un investitore in bond argentini, in quanto la banca sapeva essere rischiosi, e non avvertì il cliente. Il default dell’Argentina, nel 2011, ha lasciato numerosi risparmiatori senza i propri capitali, nonostante le banche avessero suggerito l’acquisto di questi titoli considerati sicuri. La polemica è montata nel corso degli anni, ma mentre molti si sono accontentati delle briciole, accettando dei piccolissimi rimborsi, i più tenaci hanno fatto causa alla propria banca per avere l’intero capitale più gli interessi.

A Palermo, un investitore ha ottenuto il risarcimento dei 75 mila euro che aveva investito, dopo che la sentenza di primo grado aveva invece assolto la banca. A fare la differenza, in secondo grado, è stata la nota integrativa della Consob, datata agosto 2000, che evidenziava l’indirizzo altamente speculativo dei bond argentini. La banca quindi sapeva di vendere dei titoli che non erano equiparabili a normali titoli di stato, ma indicate per azioni spericolate di alta speculazione. Come evidenziato dalla corte, il cliente era certamente attratto dall’alto rendimento dei tango bonds, che dovevano creare per lo meno qualche sospetto, ma la banca non evidenziò il rischio di non poter riavere il capitale perché il paese era a rischio.

Acquisti online: come farli in totale sicurezza

Nel corso del tempo la rete si sta sempre più riempiendo di interessanti proposte commerciali; oggi è possibile acquistare qualsiasi bene online, così come investire in titoli azionari o nei prodotti finanziari derivati, come le opzioni binarie. Molte persone però non approfittano delle proposte online perché temono che, dovendo indicare i dati della carta di credito, possano incappare in truffe e furti, chiaramente poco piacevoli. Per evitare questo tipo di fastidi oggi ci sono diversi strumenti, particolarmente utili, che permettono di fare acquisti in rete, senza dare alcun dato al commerciante, o al sito di trading online. Per poterlo fare è però necessario capire come si usa un conto Skrill, o paypal.

Skrill
Skrill è un prodotto offerto da Moneybrokers. Tutte le opzioni di Skrill si possono utilizzare comodamente online. In pratica chi apre un conto Skrill comunica al gestore i propri dati, come ad esempio i numeri scritti sulla carta di credito, o anche l’IBAN del conto corrente. Nel momento in cui si fa un acquisto online, o si devono versare dei soldi sul conto per investire nelle opzioni binarie, invece di consegnare al sito i dati della Carta di Credito, è possibile indicare solo l’indirizzo email con cui si è iscritti a Skrill. I soldi saranno versati tramite questo pratico strumento, senza temere di dover indicare i dati a terze persone di cui non ci si fida.

La praticità
Oltre a dare maggiore sicurezza a chi vuole utilizzare i propri soldi in rete, Skrill rappresenta un pratico strumento anche sotto altri punti di vista. Infatti non è più necessario prendere la carta di credito per vedere il codice a 16 cifre che la identifica e tutti i dati su di essa presenti. Per fare un acquisto i rete infatti basta ricordarsi il proprio indirizzo email  quello usato per aprire il conto Skrill. Non si deve neppure temere che tale operazione sia effettuata da terzi; prima di tutto perché dopo aver indicato il proprio indirizzo, viene richiesta anche la password scelta per il sito Skrill. Inoltre ogni volta che si fa un acquisto tramite Skrill si riceve una email, tramite la quale si può subito fermare l’esborso di contanti. Non c’è quindi più bisogno di temere nel fare acquisti online e, allo stesso tempo, non è più necessario tenere sempre a portata di mano la carta di credito, che può restarsene tranquilla al suo posto nel portafogli.

Le truffe in rete
Nonostante quanto si pensi le truffe in rete non sono così diffuse, anzi. La maggior parte dei negozianti presenti online sono controllati e verificati, quindi danno le stesse garanzie dei negozi fisici, se non di più. Chiaramente anche il consumatore deve fare la sua parte; ad esempio, se si decide di cominciare la propria attività di trader online, è consigliabile evitare tutti i siti che non possiedono le dovute autorizzazioni, rilasciate dalla Consob o dal Cysec. Se una piattaforma di trading online ha queste credenziali, è gestita da una società di cui ci si può fidare, e non nasconde alcun tipo di truffa.

Bond Exor, perché rende meno dei Btp?

Con un ottimo anticipo, arriva l’emissione del bond Exor. L’annuncio è stato dato in contemporanea con l’avvo del programma buy back. Il mercato ha subito risposto positivamente, con richieste per un totale di due miliardi. I tassi sono ai minimi storici e, come è noto, gli investitori sono alla ricerca di guadagni sicuri. Ma il Bond decennale rende meno dei Btp? Perché?

Il credito senza busta paga per le casalinghe

Chi non è in possesso di una busta paga o non ha un lavoro fisso che prevede un’entrata mensile, incontra solitamente molte difficoltà nel momento in cui ha necessità di richiedere e ottenere finanziamenti. I prestiti concessi in queste circostanze vengono definiti “atipici”, e in tale categoria rientrano anche i finanziamenti erogati alle casalinghe.

Carte di credito flessibili, la possibilità di rimborso rateale

Le donne casalinghe, che non hanno nessuna garanzia della busta paga, hanno la possibilità di richiedere un prestito che solitamente va tra i 2000 e i 3000 Euro (importo molto basso perché ritenuto dagli istituti di credito un’operazione rischiosa) per far fronte a spese inerenti all’abitazione o alla famiglia, come ad esempio l’acquisto di nuovi elettrodomestici, piccole ristrutturazioni di casa o spese per un figlio, così da avere un minimo di autonomia.

La garanzia richiesta in questo frangente è che la donna non sia stata mai protestata, e che non risulti essere una cattiva pagatrice. Solitamente  viene richiesto un garante, marito o un componente della famiglia, ma se la casalinga non può avere la firma di qualcuno che garantisca per lei, può anche firmare un’ipoteca sulla casa, se ha un immobile, riuscendo così ad avere accesso al finanziamento più facilmente e con maggior credito.

Molto spesso, dal momento che i crediti concessi sono molto bassi, alla casalinga viene data la carta revolving, una carta che dà la possibilità di rateizzare gli acquisti con importi mensili molto bassi, facendo pertanto un’unica pratica per più acquisti con lo svantaggio però che la carta ha di solito tassi piuttosto elevati.

Lo studio di Geneve Invest sulle stime di crescita del mercato italiano per il 2014

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A prescindere dalle smentite di circostanza, evidentemente ci sarà bisogno di una manovra correttiva molto profonda, da parte del governo, non credo inferiore ai 20 miliardi. Sarà una stangata per tutti i contribuenti italiani, l’ennesima, e temo si andranno ad attaccare ancora una volta il sistema pensionistico e quello del risparmio, con un possibile prelievo forzoso.“ A spiegarlo è Gianmaria Panini, di Genève Invest, gruppo di gestione patrimoniale indipendente con sedi a Ginevra e Lussemburgo, interpellato in merito alla situazione di stallo del mercato italiano ed alle prospettive di crescita future del „sistema Italia“.

Anche Jp Morgan e Mediobanca nelle ultima settimane hanno in effetti sostenuto la tesi della manovra da 20 miliardi, una stima credibile, anche in considerazione del rischio di un nuovo attacco dei mercati contro l’Italia. Centrare per l’Italia il previsto obiettivo di crescita per il 2014, fissato allo 0,8%, è chiaramente impossibile. Gli analisti lo avevano chiarito già da diverso tempo ed a sostegno di queste previsioni arrivano adesso anche le prime dichiarazioni ufficiali del presidente del consiglio italiano, Matteo Renzi, che per la prima volta nel corso di queste settimane ha chiarito senza mezzi termini come in nessun caso il sistema Italia andrà oltre la soglia dello 0,4%. In verità, le stime più realistiche parlano di uno 0,3%. Si tratta evidentemente di numeri drammatici, che declassano in maniera perentoria l’economia italiana e lasciano spazio ad una serie di profondissimi dubbi circa il futuro finanziario di un paese il cui Pil è oggi di 9 punti percentuali più basso rispetto al 2007 ed in cui la disoccupazione, a livello nazionale, sfiora, secondo i dati ufficiali forniti dall’Istat, il 15% per quanto riguarda il numero integrale e si attesta invece al 43,7% per quello che concerne i giovani: un dato fra i più alti in Europa, basta pensare in merito che il dato tedesco rimane ampiamente sotto l’8%. A tutto questo si aggiungono i deboli segnali di ripresa della nostra economia ed il durissimo confronto con le altre realtà europee. Anche senza andare a scomodare colossi come Germania e Svizzera (per cui l’FMI prevede una crescita intorno al 2%) si ha infatti la percezione del disastro italiano: il paragone con la Spagna è ad esempio impietoso, se si pensa che il Fondo Monetario Internazionale ha stimato la crescita degli spagnoli per il 2014 all‘1,2 % e al 2% per il 2015, numeri raggiunti grazie ad un sistema di riforme che ha prodotto segnali di concreta ripresa per Madrid e che in Italia è invece bloccato da un sistema politico fermo sulle riforme istituzionali. Ci supera addirittura persino la Grecia, che secondo il think thank Iobe dovrebbe raggiungere lo 0,7% spinta dal settore turistico e dai consumi delle famiglie, un‘analisi che si avvicina a quella che anche l’ Unione europea e il Fondo monetario internazionale hanno già previsto ( 0,6% quest’anno).

L’unico paese ad oggi in condizioni simili a quelle italiane risulta essere la Francia, le cui stime FMI parlano comunque di una crescita dello 0,7% per il 2014 (superiore, dunque a quella italiana ma in discesa rispetto alle previsioni) e la cui base industriale risulta comunque molto più solida di quella italiana.

„Sicuramente esiste il pericolo serio, per quanti stanno investendo sul mercato italiano in queesto momento, di dover fronteggiare un assalto di enormi dimensioni – continua Gianmaria Panini – Il sistema è debole, gli ambienti internazionali hanno ben chiara la mancanza di segnali di ripresa e miglioramento e lo stallo delle riforme politiche, per questo non è difficile ipotizzare uno scenario di criticità per la finanza italiana nei prossimi mesi. Per analizzare in diretta la situazione in questo senso basta anche solo concentrarsi sul grande numero di medi e grandi investitori che nel corso degli ultimi 12 mesi hanno deciso di trasferire i loro investimenti a società di gestione patrimoniali estere, come la nostra, Geneve Invest, o come tante altre che operano in contesti finanziari estremamente stabili e molto, molto solidi“. Il timore di una nuova crisi finanziaria è in effetti molto alto fra gli addetti ai lavori, per questo sono in molti ormai a proiettarsi sugli scenari esteri, ben consapevoli che un’eventuale nuova fase di crisi potrebbe stavolta significare il tracollo definitivo, in un sistema economico, quello italiano, già ampiamente scardinato.

Quale conto deposito ha il rendimento migliore

IBLBANCA restringe i tassi di interesse di conto su Ibl vincolato, la contrazione va tra i 15 e i 25 punti base; il deposito a 3 mesi rende 1.65% lordo, a 12 mesi 2% lordo a 24 mesi 2.25% lordo. Diminuiscono di 50 punti base i rendimenti di ContoConto di Banca Carige a 5,10,15 e 20 mesi, che divengono rispettivamente 0.75%, 1%, 1.25% e 1.50%.

Continuano a scendere i rendimenti di Deposito Sicuro Banca Marche (in amministrazione straordinaria), diminuiscono dello 0.20% i rendimenti di Deposito Sicuro Banca Marche, Linea Rendimento e Flessibilità; il deposito a 3 mesi Linea Rendimento rende 2.40% lordo, mentre la Linea Flessibilità dà 2% lordo; a 12 mesi Linea Rendimento remunera 2.80% lordo, quella Flessibilità 2.40% lordo; infine a 24 mesi Linea rendimento dà 2.90% , la Flessibilità 2.50%.

Depositare i risparmi in un conto deposito, è la soluzione preferita dagli italiani

Scendono  di 50 punti base i tassi di interesse di ContoIncreval a 6 e 12 mesi che vanno rispettivamente a 1.50% e 1.75%, mentre per le scadenze a 18 e 24 mesi il restringimento è di 25 punti base diventando 2.25% e 2.50%. Banca Medio Credito ha abbassato tra i 15 e 50 punti base i tassi di interesse di ContoForte. Vincolando le disponibilità per 90/180/365/540/730 giorni si possono ottenere  tassi ancora più vantaggiosi. Infatti, il tasso di rendimento in questo caso sarà rispettivamente del 1,40%, del 1,60%, del 1,95%, del 2,05% e del 2,20%.

Le offerte più remunerative a 3 mesi sono Deposito Più di banca Credem che dà 2.50% , 2.40% lordo offerto dalla Linea Rendimento di Deposito Sicuro Banca Marche (in amministrazione straordinaria), e il 2.25% lordo di Banca dinAmica.

La crisi Ucraina spinge i capitali russi in Europa

Gli investitori mondiali continuano ad andare via dalla Russia e, a dirlo, come scrive Ambrose Evans-Pritchard in un editoriale pubblicato sul Telegraph, è la stessa Bce.

L’Eurotower ha avvisato che la fuga di capitali dalla Russia dal principio della crisi ucraina potrebbe essere molto più alta di quanto stimato dal Cremlino, a riprova di come le sanzioni e la paura di vedere messe in futuro misure ancora più restrittive stiano danneggiando gravemente l’economia russa.

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“Stiamo assistendo a flussi in uscita molto significativi (dalla Russia), che sono stati stimati nell’ordine di 160 miliardi di euro”, ha detto Mario Draghi, senza precisare la fonte dei numeri. È  l’equivalente di $222 miliardi, contro isoli  $51 miliardi resi noti dal ministro delle finanze russo. Il dato è riferito al primo trimestre ed è destinato ad aumentare, dal momento che nelle ultime settimane pochi progressi sono stati fatti sul fronte Russia-Ucraina. Draghi ha anche sottolineato che la fuga di capitali è stata uno dei motivi che ha fatto salire il rapporto di cambio euro/rublo, motivo che ha complicato ancor di più la politica monetaria della Bce.

“I numeri resi noti da Draghi sono un ammontare enorme e se sono corretti indicano che la Russia è nei guai molto più di quanto si pensi – ha commentato al Telegraph Tim Ash, di Standard Bank – Si tratta della stessa intensità di flussi in uscita a cui abbiamo assistito alla fine del 2008 dopo la crisi di Lehman”.

La situazione è così grave che Chris Weafer, di Macro Advisory a Mosca, ha evidenziato che il danno finanziario sofferto da Mosca nelle ultime settimane può essere stato tale da spingere il Putin a attenuare le pressioni sull’Ucraina.

 

Probabile deflazione in Europa e scelte di investimento

Nonostante le ingenti iniezioni i liquidità immesse nel sistema economico finanziario europeo da parte della Banca Centrale europea che grazie a Mario Draghi ha messo a punto piani di sostegno all’economia, potrebbe presentarsi un periodo di pericolosa deflazione.

Piazza Affari ha fiducia del Governo Letta

piazza-affariPiazza Affari chiude, durante la giornata di ieri, con un rialzo del 3,1%. Ftse Mib durante la parte finale della seduta ha ampliato i rialzi segnando un +3%. Bene anche lo spread nonostante il suo rialzo, un rialzo che comunque è stato contenuto rispetto ai giorni scorsi. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund, a seguito di un cambio del titolo di riferimento, segna 262 punti con un rendimento italiano decennale che si appresta a stare al di sotto del 4,42%. La scadenza dei Bonus è inferiore a quella dei titoli di Stato ma il loro rendimento è del 4,1%.

Piazza Affari chiude a -1,2% per instabilità politica

piazza-affariÈ nuovamente la crisi politica e di governo a frenare gli investimenti dell’Italia, investimenti che sono andati in bilico a seguito delle possibili dimissioni dal governo delle larghe intesa da parte degli uomini del Pdl. Una settimana difficile per la borsa italiana, legata alla vicenda di Telecom e ora a quella della possibile caduta di governo, una caduta che potrebbe arrivare da parte dei parlamentari del Popolo delle Libertà qual’ora si decidesse di far decadere Silvio Berlusconi.

Piazza Affari chiude, sopra i minimi, a -1,2%. Parigi ha ceduto lo 0,21%, Francoforte -0,02% mentre ci sono stati rialzi per Londra +0,21% e Madrid +0,32%.

Azioni da comprare secondo Morgan Stanley

Morgan-StanleyMorgan Stanley ha selezionato una lista di 10 azioni da comprare, sulla base del rating overweight, a sua volta consigliato dalla crescita annua stimata degli utili per azione superiore all’8 per cento nel corso dei prossimi tre anni, più del 3 per cento di rendita in termini di dividendo e rapporto p/e inferiore a 13. Cerchiamo allora di scoprire quali sono questi 10 titoli da avere nel proprio portafoglio, e a quali settori industriali appartengono.

Scommesse rialziste sull’oro

oro-bene-rifugioNel corso degli ultimi giorni gli hedge fund hanno aumentato le proprie posizioni rialziste sull’oro. A sostenerlo sono le valutazioni sugli ultimi dati diffusi alla stampa ad opera dell’americana Commodity Futures Trading Commission (Cftm), che confermano un buon trend di “scommessa” sulle quotazioni del lingotto. Valutazioni che invertono almeno parzialmente quanto maturato negli ultimi mesi, e che sembrano aprire una nuova stagione della “corsa all’oro”.

Ripresa americana secondo Bernanke

La crisi in Europa è complessa, e investire nel breve termine nel vecchio Continente potrebbe non esser un impiego così cautelativo. Stando a quanto affermato dal presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, l’economia americana è invece “significativamente più forte di quattro anni fa ma ancora lontana da dove vorremmo che fosse”. Particolare attenzione dovrà essere posta alla stabilità bancaria e alle sue attività creditizie nei confronti del retail.