I due Etf di iShares da evitare a maggio

960_ishares_buildingsI primi quattro mesi di questo 2013 sono stati caratterizzati soprattutto da un rafforzamento interessante del mercato azionario americano: alcuni settori si sono ben comportati, mentre vi sono altri asset o comparti che sono destinati a perdere terreno nel corso del mese di maggio appena cominciato e fino al prossimo autunno. Le performance in questione potrebbero suggerire agli investitori di “stare alla larga” soprattutto da due prodotti finanziari ben precisi, entrambi Etf. Di quali si tratta esattamente?

EtfPlus: da oggi cinque nuovi Etf di State Street Global Advisors

State_Street_Global_Advisors_LimitedProprio oggi Borsa Italiana darà il suo benvenuto sul mercato EtfPlus a cinque Etf nuovi di zecca, i quali verranno emessi dalla società Ssga Spdr Etfs Europe I Plc (vedi anche Dove investire nel 2013 secondo State Street Global A.) . Si tratta di Exchange Traded Fund che prevedono tutti un differenziale massimo di prezzo compreso tra l’1 e il 2%, oltre che beneficiari della negoziazione in euro. I nomi di questi prodotti fanno intuire alcune delle loro caratteristiche principali. Il primo strumento è l’Spdr Msci Emu Ucits (il codice Isin di riferimento è IE00B910VR50).

Gli Etf evidenziano il rallentamento economico della Polonia

PolandFlagLa Polonia è uno di quei pochi paesi del continente europeo che è riuscito a dimostrare una abilità particolare nel resistere alla crisi economica dell’eurozona (vedi anche Gli Etf polacchi conquistano sempre più investitori): le performance molto solide della nazione orientale sono dovute soprattutto alla forza interna dell’economia, oltre all’esposizione minima alla congiuntura negativa rispetto agli stati “meridionali”. Ciò nonostante, da qualche tempo viene registrato qualche segnale di debolezza. Gli investitori finanziari devono cominciare a preoccuparsi?

Consultazione della Consob sul regolamento Esma relativo agli Etf

esmaÈ una vera e propria consultazione quella avviata dalla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa) sulle modifiche che sono state apposte al regolamento delle società emittenti di Exchange Traded Fund: nello specifico, si sta parlando dell’operazione necessaria dopo aver recepito gli orientamenti dell’Esma (European Securities and Markets Authority) proprio sull’Etf e su altri Oicvm, sigla che sta a identificare gli organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari. Volendo essere ancora più precisi, si tratta di osservazioni al documento che devono pervenire entro e non oltre il prossimo 3 maggio, dunque siamo quasi agli sgoccioli (vedi anche Etf: le nuove regole e gli obiettivi dell’Esma).

Dal 13 maggio delisting per dieci Etf di Rbs Market Access

ETF_annuncio2Rbs Market Access, la divisione di Royal Bank of Scotland che si occupa di prodotti strutturati, ha deciso di cancellare dal listino di Borsa Italiana dieci Exchange Traded Fund a partire dal prossimo 13 maggio (vedi anche A fine mese delisting per due Etf di Amundi). Il delisting in questione è una liquidazione a tutti gli effetti, cerchiamo di capire quali prodotti finanziari sono coinvolti. Le tipologie di fondi sono diverse, dunque andiamo per ordine: si fa riferimento soprattutto all’indice britannico Ftse 100, il Ftse Mib, il Dax di Francoforte, l’EuroStoxx 50 e lo Standard & Poo’rs Gsci (Goldman Sachs Commodity Index).

Fari puntati sugli Etf legati al granturco

È il granturco la commodity alimentare che sta destando in questi ultimi giorni le maggiori attenzioni da parte degli investitori interessati agli Exchange Traded Fund. In effetti, uno dei trading più solidi in assoluto da questo punto di vista è quello del Teucrium Corn Etf, la scelta migliore per sfruttare nel migliore dei modi le performance del bene. Bisogna anzitutto ricordare che la grande siccità dello scorso anno, insieme alle preoccupazioni per la stretta alimentare globale, hanno contribuito all’andamento positivo del granturco, il migliore di tutte le commodities settoriali con un incremento pari a ben venticinque punti percentuali.

L’influenza degli Etf aurei sul mercato

Gli investitori finanziari stanno “celebrando” il decimo anniversario dalla prima emissione mondiale di un Exchange Traded Fund collegato all’oro fisico (vedi anche Mercato degli Etf compie 10 anni). A questo punto sorge spontanea una domanda: in che modo tale veicolo di investimento è riuscito a influenzare il mercato dei metalli preziosi? Già sette anni fa questi cambiamenti potevano essere avvertiti in maniera evidente. Ora si può invece dire che il lancio di quel prodotto ha avuto un impatto significativo sulla piazza aurea, diventandone progressivamente una parte integrante.

Gli Etf polacchi conquistano sempre più investitori

C’è un paese ben preciso a cui si riferiscono alcuni tra gli Exchange Traded Fund più appetibili di questo momento, la Polonia. Due giorni fa il premier Donald Tusk ha annunciato l’apertura di un referendum per consentire delle modifiche alla costituzione polacca, il possibile preambolo all’ingresso nell’eurozona. Come è noto, l’attuale valuta di questa nazione è lo zloty, ma nulla è più sicuro alla luce di quanto sta accadendo ultimamente. Il passaggio all’euro come moneta unica potrebbe richiedere ancora alcuni anni, ma gli effetti di un simile passaggio di consegne si possono avvertire già ora per quel che concerne due Etf specifici (vedi anche Importi record per i nuovi bond della Polonia).

Il nuovo Etn di Barclays legato a società americane e canadesi

Barclays ha dimostrato di nutrire una certa predilezione nei confronti degli Exchange Traded Notes (vedi anche Da Barclays un Etn legato al Cape Ratio). L’ultima offerta in questo senso da parte della banca britannica consiste in un prodotto che tenta di replicare le performance dell’Atlantic Trust Select Mlp Index, un indice che ricomprende al suo interno Mlp americane e canadesi che fanno parte del settore energetico e di quello del gas. La sigla Mlp sta a indicare le Master Limited Partnership, l’equivalente delle nostre società in accomandita semplice per intenderci.

Gli Etf per puntare sui rialzi del dollaro

C’è chi paragona il business degli Etf a uno dei videogame tanto di moda ambientati nel Medioevo: si formano alleanze su alleanze, gli attacchi a sorpresa sono sempre possibili e tutti vogliono diventare sovrani. In effetti, gli Exchange Traded Fund stanno beneficiando di un ritmo di crescita molto interessante da diverso tempo a questa parte (vedi anche Le difficoltà delle imprese nell’accedere al mercato degli Etf), nonostante qualche difficoltà e ostacolo perfettamente comprensibili a causa della crisi economica e finanziaria.

Da domani il nuovo Etf di Amundi legato all’indice Topix

Borsa Italiana, più precisamente il suo segmento EtfPlus, è pronta ad accogliere per la giornata di domani il nuovo Exchange Traded Fund che è stato progettato da Amundi, la società di gestione del risparmio che fa capo a Crédit Agricole (vedi anche Amundi lancia in Italia due Etf su S&P 500 e titoli tripla A). Il nuovo strumento finanziario, la cui denominazione precisa è quella di Amundi Etf Topix Eur Hedged Daily, farà parte del segmento degli Oicr aperti indicizzati, con il codice Isin di riferimento che è FR0011314277.

Le difficoltà delle imprese nell’accedere al mercato degli Etf

Secondo William Katz, analista della banca americana Citigroup, il nuovo accordo tra iShares (gruppo BlackRock) e Fidelity Investments rappresenta un segnale ben preciso. In effetti, le società più piccole protagoniste di emissioni di Exchange Traded Fund avranno in questa maniera molto meno tempo per attrarre nuovi clienti (vedi anche BlackRock si assicura la divisione Etf di Crédit Suisse). Quali barriere ci sarebbero nello specifico per quel che concerne il settore in questione? Gli emittenti di nicchia continueranno senza dubbio a beneficiare di uno spazio tutto loro, ma vi sono tre precisazioni importanti.