Crédit Agricole aggancia il proprio Equity Protection a Telecom Italia

La celebre banca francese Crédit Agricole ha iniziato da qualche giorno la negoziazione dei suoi nuovi certificati di investimento sull’apposito segmento di Borsa Italiana, il Sedex: si tratta, nello specifico, di Equity Protection che andranno a monitorare con la massima attenzione il titolo azionario di Telecom Italia. Quali sono le caratteristiche più importanti in questo senso? Anzitutto, bisogna precisare che la liquidazione sarà di tipo monetario: in aggiunta, la data di negoziazione ex-diritto al versamento dell’importo periodico comincerà a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione. Lo strumento in questione (il codice Isin di riferimento è GG00B716M659) prevede una maturazione tra cinque anni, con la data di scadenza che è stata fissata al 22 dicembre del 2017.

Barclays sceglie Ftse Mib e Dax per i suoi Mini Futures Certificate

I nuovi certificati di investimento che verranno messi a disposizione a partire da domani da Barclays sono della tipologia Mini Futures: in pratica, questi dieci strumenti saranno collegati a indici finanziari, con il comparto Sedex “Leveraged Certificates” a rappresentare il mercato di quotazione in tal senso. Di cosa si tratta esattamente? A parte uno di questi benchmark, tutto il resto beneficerà della tipologia Bull. In pratica, gli indici che sono stati scelti dalla banca anglosassone sono due, vale a dire il Ftse Mib e il tedesco Dax di Francoforte. La scadenza, invece, sarà sempre la medesima, vale a dire il 20 gennaio del 2017, il che vuol dire che si tratta di titoli quinquennali.

Natixis seleziona varie azioni per il proprio certificato

Natixis, banca parigina nata appena cinque anni fa dalla fusione tra la Banque Populaire e la Caisse d’Epargne, ha scelto il comparto Sedex di Borsa Italiana per negoziare il proprio certificato d’investimento: il prodotto in questione, la cui denominazione ufficiale è Multi-Bonus Certificates linked to a Selection of Shares, ha beneficiato giusto ieri del proprio battesimo ufficiale, sfruttando la consueta modalità monetaria per quel che concerne la liquidazione. Volendo essere ancora più precisi, la società emittente in questo caso è stata la divisione Structured Products dello stesso istituto di cre dito transalpino.

Bnp Paribas: primi Bonus Cap del 2012 per Borsa Italiana

Soltanto un giorno ci divide dall’ultima quotazione “italiana” di Bnp Paribas Arbitrage Issuance: l’istituto francese ha optato in questa occasione su dei certificati di investimento di tipo Bonus Cap che seguono da vicino l’andamento di alcune azioni. Il Sedex di Borsa Italiana non poteva che essere il collocamento più adatto per tali strumenti. Si tratta, per la precisione, di sei prodotti distinti: due di essi sono stati collegati al titolo di Deutsche Bank, altri due alla banca transalpina Crédit Agricole, concludendo poi il tutto con Eni ed Assicurazioni Generali.

Banca Aletti emette un Planar Certificate in scadenza nel 2015

La denominazione del nuovo certificato di investimento di Banca Aletti è davvero lunghissimo, ma si propone come uno dei primi e più interessanti strumenti finanziari del 2012: l’istituto del gruppo Banco Popolare ha infatti emesso appena due giorni fa il Planar di tipo Quanto su basket di indici: Planar Quanto su Basket Index 10_11 Protezione 90% Partecipazione 100% 21 Ottobre 2015. Di cosa si tratta esattamente? Questo prodotto, il quale è stato collocato presso il comparto Sedex di Borsa Italiana, beneficia, come accade di consueto in questi casi, di una liquidazione di tipo monetario.

Rbs propone altri certificati presso il Sedex di Borsa Italiana

Royal Bank of Scotland torna a bussare alle porte di Borsa Italiana, più precisamente del suo comparto Sedex, con ben trentuno Mini Futures Long & Short Certificates su indici: tali strumenti, la cui negoziazione è stata avviata proprio nel corso della giornata odierna, viene incontro alle esigenze di quegli investitori che sono particolarmente amanti di strutture finanziarie simili, visto che non è la prima volta che il gruppo di Edimburgo si affida a questa opzione. Entrando maggiormente nel dettaglio, bisogna comprendere quali sono gli indici di riferimento dell’offerta in questione.

Twin Win Certificates su Eurostoxx per Deutsche Bank

Deutsche Bank, una delle principali banche tedesca ed europee, ha deciso di affidarsi nuovamente ai cosiddetti Twin Win Certificates, strumenti derivati in cui il prezzo dipende in larga misura dal livello del sottostante, dalla volatilità dei mercati e dai dividendi attesi: stavolta si fa un gran affidamento sull’indice per eccellenza del Vecchio Continente, vale a dire l’Eurostoxx 50. La negoziazione di questi specifici prodotti è avvenuta proprio nel corso della giornata di ieri e ha beneficiato della collocazione presso il comparto Sedex di Borsa Italiana.

Banca Aletti: Enel ed Eurostoxx 50 per i nuovi certificati

Enel ed Eurostoxx 50 sono i due sottostanti che Banca Aletti, la banca di investimento del gruppo Banco Popolare, ha deciso di associare ai tre certificati lanciati presso il Sedex di Borsa Italiana: le negoziazioni di questi prodotti finanziari sono cominciate proprio nel corso della giornata di ieri, con la liquidazione monetaria e la modalità europea di esercizio. Si tratta, volendo essere ancora più precisi, di due Autocallable Step Plus Eurostoxx 50 Protezione 80% (i codici Isin di riferimento sono IT0004759988 e IT0004766355) e dell’Autocallable Step Plus Enel Protezione 75% (IT0004748510). Quali sono le caratteristiche peculiari di questa offerta?

Banca Imi quota diciassette certificati Equity Protection

Banca Imi, l’organo di investimento di Intesa Sanpaolo, dimostra ancora una volta di pensare soprattutto agli investitori amanti dei certificati: in effetti, l’ultima negoziazione di questo tipo è stata avviata oggi presso il segmento Sedex di Borsa Italiana, una operazione che ricomprende diciassette strumenti finanziari incentrati sugli indici azionari. Di cosa si tratta esattamente? L’istituto di credito in questione ha deciso di focalizzare la propria attenzione sui sottostanti europei, vale a dire l’Eurostoxx 50, lo Europe 600 Health Care, l’Eurostoxx Telecommunications e l’Eurostoxx Oil & Gas. Le scadenze, poi, sono piuttosto variegate e vanno da quella minima nel 2013 a quella massima nel 2016 (si tratta dunque di un termine quinquennale), ma sono contemplati anche il 2014 e il 2015.

Sedex: quotati 32 certificati Easy Express di Bnp Paribas

Ventotto Easy Express Certificate legati alle performance di vari titoli azionari e altri quattro con gli indici come riferimento: la matematica non è un’opinione, quindi la nuova offerta finanziaria che Bnp Paribas ha riservato per Borsa Italiana consta di ben trentadue certificati di investimento. Bisogna anzitutto cercare di comprendere quali sono le caratteristiche peculiari di tali strumenti. La descrizione può cominciare con i prodotti collegati alle azioni, la gamma più numerosa in questo caso. Le negoziazioni sono cominciate due giorni fa presso il segmento Sedex di Piazza Affari: i titoli contemplati sono davvero moltissimi, ventotto come i certificati stessi.

Ubs dà fiducia alle performance del Ftse Mib

L’Unione delle Banche Svizzere (Ubs) ha scelto il più importante riferimento azionario del nostro paese per strutturare il suo nuovo certificato: nello specifico, si tratta di un Express Certificate che è appunto collegato alle performance del Ftse Mib, con le quotazioni ufficiali che sono cominciate da appena due giorni. L’obiettivo dell’emittente elvetica è quello di ottenere una esposizione adeguata alla piazza italiana, nella quale sono stati riscontrati elementi positivi, nonostante le turbolenze piuttosto recenti. In realtà, volendo essere ancora più precisi, c’è anche un titolo obbligazionario che è legato a questo andamento, vale a dire il bond Ubs Ftse Mib Italia 2016, uno strumento che beneficerà di una scadenza quinquennale. Ovviamente, questo ulteriore prodotto è stato negoziato presso il Mercato Telematico delle Obbligazioni, mentre il certificato ha trovato la sua normale collocazione nel segmento Sedex.

Barclays, un Tracker Certificate dal sapore americano

Barclays ha appena avviato la negoziazione italiana di un certificato che interesserà sicuramente gli amanti di questo specifico strumento di investimento: si tratta del Nasdaq OMX Emerging Markets Technology Index Tracker Certificate, il quale fa riferimento, come si intuisce piuttosto facilmente, al mercato azionario americano. Le caratteristiche del prodotto in questione sono presto dette. Anzitutto, c’è da precisare che il codice Isin per la sottoscrizione è GB00B3WSK572 e che la data di scadenza è prevista tra cinque anni, visto che è stata fissata alla data del 27 settembre del 2016. Inoltre, elemento non certo da trascurare, l’indice sottostante sarà lo statunitense Nasdaq Omx Emerging Markets Technology: quest’ultimo è stato progettato ed ideato in modo da replicare in maniera più fedele possibile l’andamento e le performance del settore tecnologico, in particolare di quelle compagnie che hanno sede nei paesi generalmente conosciuti come “mercati emergenti”.

Commerzbank: il nuovo certificato è legato all’Eurostoxx Banks

Phoenix Autocallable Certificates on Eurostoxx Banks: è questa la denominazione scelta da Commerzbank per uno dei suoi ultimi prodotti finanziari che sono stati lanciati presso la nostra borsa. La scelta della banca di Francoforte, come si può facilmente intuire, è ricaduta su un certificato di investimento che è stato già collocato presso il segmento Sedex e che prenderà a riferimento le performance di uno specifico indice, appunto l’Eurostoxx Banks. Lo strumento in questione (il codice Isin è IT0006720020) avrà una durata quadriennale, dato che la scadenza è stata fissata alla data del 26 giugno 2015; il valore nominale è pari a mille euro, per un quantitativo di ventimila certificati e un ammontare complessivo di venti milioni di euro.

Rbs, tredici Mini Long Futures su oro, argento e cotone

Royal Bank of Scotland conferma la propria predilezione finanziaria per la categoria dei Mini Futures Long e Short Certificates: l’ultima emissione presso Borsa Italiana, infatti, è avvenuta appena due giorni fa, con la consueta negoziazione continua del segmento Sedex. Che cosa prevede stavolta questa quotazione? I sottostanti saranno esattamente tredici, anche se poi faranno riferimento a due sole piazze finanziarie degli Stati Uniti, vale a dire il Comex e il Nybot. Nello specifico, verranno contemplati i contratti futures relativi all’argento, oro e rame (Commodity Exchange di New York) con tutte le scadenze previste a dicembre del 2011, mentre il New York Board of Trade sarà rappresentato da altri contratti con la medesima scadenza per quel che concerne le spedizioni e il cotone come unica commodity prevista.